google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 TUTTOPROF.: Finanziamento dell'Educazione dell'Infanzia e dell'Istruzione Scolastica in Italia google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Finanziamento dell'Educazione dell'Infanzia e dell'Istruzione Scolastica in Italia



Il sistema di finanziamento
La dotazione finanziaria delle istituzioni scolastiche è costituita dai fondi assegnati da parte dello Stato per il funzionamento amministrativo e didattico (che si suddivide in assegnazione ordinaria e assegnazione perequativa). Tale dotazione è attribuita senza vincolo di destinazione se non quello della utilizzazione prioritaria per lo svolgimento dell'attività di istruzione, di formazione e di orientamento proprie di ciascuna tipologia e indirizzo di scuola.
Altri contributi possono anche venire dalle Regioni, dagli Enti locali, da altri enti e privati per l'attuazione di progetti promossi e finanziati con risorse a destinazione specifica. Le scuole non possono ricevere donazioni ed eredità.
Lo Stato provvede direttamente per il finanziamento amministrativo e didattico della scuola, le Regioni provvedono direttamente ma più spesso per delega alla fornitura di servizi e assistenza in favore degli alunni (mense, trasporti, libri di testo nella scuola primaria, sussidi ai meno abbienti, assistenza sociosanitaria); le Province e i Comuni possono fornire assistenza e servizi su delega delle Regioni e per competenza propria erogano alle scuole il riscaldamento, l'illuminazione e il telefono, curano la costruzione e la manutenzione degli edifici scolastici.
Per quanto riguarda i percorsi triennali e quadriennali di istruzione e formazione professionale regionale (IeFP), le risorse impegnate per le azioni formative dei giovani 14-17enni sono principalmente risorse proprie regionali/provinciali (quasi la metà, il 48%); la seconda fonte è costituita ancora dal Fondo Sociale Europeo (circa il 27%); i restanti 19% e 6% di risorse provengono rispettivamente dal Ministero del lavoro e dal Ministero dell’Istruzione (Fonte dei dati: ISFOL, Rapporto di Monitoraggio del diritto-dovere, anno 2008, p. 62).
Le risorse sono destinate per il 90% direttamente all’erogazione delle azioni formative, mentre il restante 10% finanzia le attività formative per apprendisti minorenni, azioni di sistema (come ad es. lo sviluppo delle anagrafi ) e misure antidispersione (attività di recupero da parte dei centri per l’Impiego).
I corsi post diploma/post qualifica sono in prevalenza finanziati dal Fondo Sociale Europeo che arriva dai Ministeri competenti alle Regioni che ne usufruiscono.
Alla realizzazione del sistema di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore non universitaria concorrono stabilmente le risorse messe a disposizione dal ministero della pubblica istruzione con apposito fondo, sulla base dei piani triennali deliberati dalle regioni (legge 296/2006). Ai fini dell’ammissibilità alle risorse del fondo e della realizzazione dei percorsi IFTS, resta fermo l’obbligo del cofinanziamento da parte delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano per almeno il 30% dello stanziamento ad esse destinato sul fondo medesimo. I piani triennali, deliberati dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano, sono sostenuti dal contributo ministeriale, previa verifica, da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, della sussistenza di specifiche condizioni finanziarie e procedurali.

Autonomia finanziaria e controllo
Le modalità per la gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche sono state definite con Decreto Interministeriale n.44 del 2001.
Poiché gli edifici scolastici sono forniti dagli enti locali (dai Comuni per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado e dalle province per le scuole secondarie superiori) e il personale è fornito e pagato dallo Stato, le risorse finanziarie assegnate dallo Stato sono finalizzate alla copertura delle spese per il funzionamento amministrativo e didattico. Le istituzioni scolastiche hanno piena autonomia negoziale e possono stipulare convenzioni e contratti, costituire o partecipare a consorzi, nell’ambito del perseguimento delle proprie finalità istituzionali. Le istituzioni scolastiche provvedono all'autonomo utilizzo anche delle risorse finanziarie derivanti da entrate proprie o da altri finanziamenti dello Stato, delle regioni, di enti locali o di altri enti, pubblici e privati, salvo che tali finanziamenti non siano vincolati a specifiche destinazioni.
L'attività finanziaria delle istituzioni scolastiche si svolge sulla base di un documento contabile annuale denominato “programma”, predisposto dal dirigente scolastico e deliberato dal Consiglio d'istituto. Nella relazione che accompagna il documento sono illustrati gli obiettivi da realizzare e la destinazione delle risorse in coerenza con le previsioni del Piano dell'Offerta Formativa.
Al termine di ciascun esercizio finanziario viene predisposto il conto consuntivo. I controlli di regolarità amministrativa e contabile sono effettuato dal Collegio dei revisori dei conti.
Le risorse per i percorsi di IeFP sia che provengano dai Ministeri sia dal FSE passano dalle Regioni e da queste eventualmente alle province. Le risorse impegnate ed erogate dipendono, in quanto alla tempistica, dal trasferimento da parte delle strutture che, a monte, affidano alle regioni le risorse (Unione europea, ministeri ed autorità di gestione del FSE).
In base alle risorse ricevute, le Regioni sono obbligate ad inviare al Ministero del lavoro e all’ISFOL una scheda di monitoraggio con informazioni qualitative (curricula dei percorsi, linee guida delle regioni, misure di accompagnamento) e quantitative (numero dei corsi e degli allievi, numero dei qualificati, risorse finanziarie) sui percorsi in base alle quali viene poi redatto il rapporto annuale di Monitoraggio.

Tasse nell'istruzione pubblica
Nella scuola dell'infanzia, anche se non obbligatoria, non sono richieste tasse di frequenza. Per i servizi di trasporto e mensa le famiglie versano un contributo, dal quale sono esonerati i meno abbienti.
L'iscrizione e la frequenza sono gratuite nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado statale e paritaria. I libri di testo nella scuola primaria sono forniti gratuitamente da parte dei Comuni a tutti gli alunni, che per questo ricevono appositi fondi dalle Regioni.. I servizi di trasporto e mensa sono gestiti sempre dai Comuni, ma sono richiesti contributi alle famiglie, salvo eventuali esoneri legati alle condizioni economiche.
Tasse di iscrizione e frequenza sono richieste solo nelle scuole secondarie di secondo grado. L'ammontare è modesto ed è stabilito dallo Stato. Tuttavia, gli studenti che si iscrivono al primo, secondo e terzo anno dei corsi di studio degli istituti di istruzione secondaria superiore sono esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche erariali, in quanto soggetti al diritto/dovere all'istruzione e alla formazione.
Le scuole possono invece chiedere alle famiglie di versare contributi essenziali per il funzionamento dei laboratori, per le attività integrative e sportive e per l’acquisto del materiale di consumo.
I corsi di formazione professionale di competenza regionale e i corsi del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore sono gratuiti.
Aiuti finanziari alle famiglie degli alunni
Per quanto riguarda la possibilità di fornire aiuti finanziari direttamente alle famiglie, la materia rientra nella competenza delle Regioni e quindi varia secondo le rispettive legislazioni. In linea generale si può dire che le provvidenze consistono in contributi in denaro, agevolazioni nel pagamento dei servizi di trasporto e di mensa fino a raggiungere, per le categorie più deboli, l'esonero totale, e nell'acquisto dei sussidi didattici.
Non esistono forme di supporto finanziario dedicate ai giovani dei percorsi di IeFP e alle famiglie ma solo sotto forma di servizi e di misure a supporto (orientamento, percorsi di sostegno alla genitorialità, strumenti per l’orientamento).
Nei corsi post diploma o post qualifica possono prevedersi piccole somme di contributi per coprire le spese di viaggio.

Aiuti finanziari alle famiglie degli alunni con bisogni educativi speciali
Poiché la materia dell'assistenza scolastica è di competenza delle Regioni, gli aiuti sono previsti dalle normative delle singole regioni. In generale sono di due tipi:
  • interventi diretti sotto forma di borse di studio, assegni, contributi diretti ad assicurare o agevolare la frequenza scolastica;
  • interventi indiretti sotto forma di gratuità di alcune prestazioni (trasporto, mensa, libri e sussidi didattici, ecc.).
Oltre agli aiuti previsti in generale per tutti gli alunni, per quelli in situazione di handicap la legge prevede che i Comuni forniscano i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione e l’assistenza per l’autonomia personale.

Aiuti finanziari agli alunni
Aiuti finanziari agli alunni della scuola secondaria superiore sono previsti sia dalla legislazione statale sia dalle legislazioni regionali. Per quanto riguarda lo Stato, la legge sulla parità 10 marzo 2000, n. 62 prevede, per gli alunni delle scuole statali e paritarie, per l'assolvimento dell'obbligo scolastico e per la successiva frequenza della scuola secondaria, borse di studio da assegnare con priorità a favore delle famiglie in condizioni disagiate, consistenti, non in erogazione diretta di denaro, ma nella possibilità di detrarre dalle imposte una somma pari alla spesa sostenuta.
Più consistenti sono gli aiuti previsti dalle Regioni, alle quali è attribuita la competenza in materia di diritto allo studio. Le forme di questi interventi, diretti o tramite Province e Comuni, variano da regione a regione. In generale possono consistere in:
  • buoni-scuola, a copertura, di norma parziale, delle spese sostenute per l'istruzione;
  • contributi per l'acquisto di libri e sussidi didattici;
  • fornitura gratuita o semigratuita dei servizi di mensa e trasporto;
  • assegni una tantum agli alunni di famiglie in condizioni di disagio economico-sociale;
  • provvidenze particolari per i soggetti disabili;
  • posti gratuiti nei convitti nazionali e negli educandati femminili dello Stato e nei convitti annessi agli istituti tecnici e agli istituti professionali.
I corsi della formazione professionale iniziale sono gratuiti. Sono finanziati annualmente dalle Regioni attraverso fondi nazionali erogati dal Ministero del Lavoro e dal Ministero dell’Istruzione e anche fondi propri. Quelli di secondo livello sono finanziati dal Fondo Sociale Europeo.
I corsi post diploma/post qualifica sono non solo in larga parte gratuiti per l’utenza ma possono anche prevedere piccoli contributi ai corsisti destinati a rimborsare le spese di viaggio giornaliere degli allievi
I corsi IFTS sono gratuiti. I corsi sono cofinanziati dal Ministero e dalle Regioni, ma possono essere previsti anche finanziamenti privati.

Istruzione privata e istruzione privata finanziata con fondi pubblici
Le scuole paritarie sono destinatarie di contributi da parte dello Stato, erogati al fine di sostenere la funzione pubblica da esse svolta. La legge finanziaria per il 2007 ha stabilito che Il Ministro della pubblica istruzione definisce annualmente, con apposito decreto, i criteri e i parametri per l'assegnazione dei contributi alle scuole paritarie e, in via prioritaria, a quelle che svolgono il servizio scolastico senza fini di lucro e che comunque non siano legate con società aventi fini di lucro o da queste controllate. I criteri e i parametri per l’assegnazione dei contributi alle scuole paritarie per l’anno scolastico 2010/11 sono stati definiti con Decreto Ministeriale n. 25 del 25 marzo 2011.
Al finanziamento statale sono da aggiungere quelli, diretti alle scuole o indiretti attraverso le famiglie degli alunni, previsti dalle leggi regionali.

fonte: Eurypedia