google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 TUTTOPROF. google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

PRESA DIRETTA di Riccardo Iacona - La Scuola Tagliata

Inchiesta di Riccardo Iacona su RAI3 del 10 febbraio 2009 ancora terribilmente attuale. Lungi da noi il pensare che sia il risultato solo dei tagli del ministro Gelmini, che ha tuttavia dato il colpo di grazia. Lo sfascio della Scuola è un meticoloso e condiviso lavoro bipartizan di destra e sinistra accomunati da uno stesso gene: l'ignoranza dei reali problemi della Scuola.

La Riforma Gelmini e l'Istruzione Tecnica e Professionale

E’ di poche sere fa un circostanziato servizio del TG1 che metteva in evidenza la difficoltà di molte industrie soprattutto del centro nord nel reperire personale tecnico qualificato.
Il problema sembra essere imputabile soprattutto alla carenza di tecnici diplomati nelle scuole tecniche e professionali, tradizionalmente impiegati quadri intermedi.
Lo stesso ministro Sacconi confermava immediatamente dopo l’evidente difficoltà delle aziende in un suo intervento allo stesso Tg.
Viene spontaneo domandarsi se l’attuale politica del governo nei confronti della scuola e del nostro sistema di istruzione e di formazione nel suo complesso, sia in grado di porre rimedio a questa situazione.

Gite Scolastiche: solo rischi e nessuna indennità per i Professori accompagnatori

Il tragico avvenimento accaduto alla ragazza in gita scolastica a Londra fa luce su una situazione ben nota agli addetti  ai lavori ma poco conosciuta e soprattutto poco creduta al di fuori: il compenso inesistente, o quasi, per i Docenti accompagnatori, a fronte di una responsabilità 24 ore su 24. Ho detto quasi inesistente perché effettivamente, ad esempio, il sottoscritto, per una gita di 4 giorni a Ventotene con una classe di 24 alunni di seconda media, ha ricevuto 12 euro netti di compenso, complessivi!. Il fatto che siano minorenni non è ininfluente poiché la sorveglianza e la responsabilità ne vengono amplificate.
  Riporto l'articolo pubblicato oggi dal Messaggero.it di Luca Brugnara su questa situazione che, se non sarà affrontata seriamente, porterà inevitabilmente alla cancellazione di questo sia pur importante strumento didattico, con conseguenti ricadute negative sugli studenti, in primis, e su tutti gli operatori turistici che su di esso prosperano.
  Ad ogni buon conto raccomando ai colleghi di esigere la lettura, nella loro scuola,  della polizza assicurativa che copre i sinistri in queste circostanze. In particolare i massimali, gli ambiti di applicazione e le eventuali esclusioni.
ROMA (20 febbraio) - Gestione difficile, indennità minima, rischi quotidiani o, per meglio dire, continui: i professori romani partecipano sempre più malvolentieri alle gite scolastiche. Alla fine, magari, partono, ma solo dopo lunghe insistenze. Nel tempo, i pericoli sembrano aumentati e, chi può, evita le città più “tentatrici”, quali Londra, Parigi e Barcellona.
«Per due anni sono state sospese - spiega la preside del liceo scientifico Pasteur, Daniela Scocciolini. - Le gite erano diventate sempre più lontane da un viaggio di istruzione, troppo rischiose e costose: erano solo un momento di sregolatezza. Quest’anno ci riproviamo, ma cambiando le regole: l’organizzazione è affidata direttamente ai professori, con fondi di istituto e dei ragazzi. E norme ferree. Si tratta di viaggi di istruzione veri, con mete come Andalusia e Salamanca per chi studia Spagnolo, Berlino, Lisbona».
I pericoli sono quotidiani. «Convincere i professori è stata un’impresa - ricorda Annalisa Contardi, dirigente dell’Itis Manzoni. - Ragazzi che si calano dai balconi, altri che tornano ubriachi o si sentono male, senza poi fornire una spiegazione. Le famiglie, poi, non fanno sconti e se la prendono con la scuola se qualcosa non andasse per il verso giusto. Il gioco non vale assolutamente la candela».
Il momento peggiore, sono tutti d’accordo, è la notte. «Durante il giorno, ci sono i rischi classici - aggiunge Contini - ma la sera e la notte, tutto si complica e sicuramente nessun accompagnatore va a dormire tranquillo. Del resto, non si possono chiudere i giovani in camera. Facciamo una rotazione tra gli accompagnatori, perché, dipendesse da loro, non partirebbe nessuno». Un metodo adottato anche ai licei Orazio, Virgilio e Seneca. Come se non bastasse, il compenso è minimo. «Non è stato facile trovare insegnanti disposti a partire per Budapest - ricorda Marcella Cognolato, professoressa dell’istituto Von Neumann - anche perché l’indennità è troppo bassa per i rischi che si corrono».
Ma quanto viene “pagato” il rischio? «Come un normale giorno scolastico - specifica Valeria Azzolini, preside del Itc Marconi - senza alcuna retribuzione per il lavoro notturno, di fatto, quello più rischioso. Da noi, solo 3 docenti su 21 hanno dato disponibilità a partire. I ragazzi, in gita, esprimono una personalità diversa rispetto alle ore di lezione, con tutti i loro problemi ed esuberanze, aumentate dall’essere in gruppo». «Al Plinio - racconta un insegnante che preferisce l’anonimato - solo due docenti erano disposti a partire volontariamente».
L’allarme viene ribadito da altre scuole. «Il viaggio di istruzione è una offerta proposta dalla scuola, non un obbligo - sottolinea Rosario Salamone, preside del liceo classico Visconti. - Oggi, sono troppi i rischi di chi parte». Un tema affrontato e ora superato anche al liceo Mamiani: «Quest’anno si faranno le gite - sostiene il dirigente scolastico dell’istituto di viale delle Milizie, Cosimo Guarino - mentre lo scorso anno i professori non accettarono di partire anche in seguito al taglio dei fondi. Le mete sono state stabilite dai singoli consigli di classe». E forse anche per diminuire le tentazioni, la scelta ricade spesso su mete meno caotiche. «Le destinazioni sono due - precisa il preside del liceo scientifico Newton, Mario Ruscioni - Cracovia e Auschwitz oppure Berlino, niente Barcellona o altre città. La regola stabilisce la presenza di un insegnante ogni 15 ragazzi ma, spesso, partono almeno due docenti, anche con soli 10-15 ragazzi, per una maggiore sicurezza».
«Niente Londra o Parigi come in passato - prosegue la preside del liceo scientifico Righi, Margherita Mastrangelo - ma Berlino, Lisbona o Tunisia». Ad allontanare i prof dalla gita, il timore di non riuscire a mantenere sotto controllo la situazione in ogni momento. «Non dimentichiamo un concetto - conclude Scocciolini. - I docenti-accompagnatori non lavorano una mattinata, ma 24 ore su 24, con pericoli continui e imprevisti».

Riforma Gelmini: un interessante Punto di Vista

Segnalo un interessante punto di vista sulla Riforma Gelmini, di Fulvio Lo Cicero, pubblicato su dazebao.org
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Prestazioni dei Fondi Pensione

Prestazione sotto forma di complementare
Il versamento del Tfr e degli eventuali altri contributi presso i fondi pensione dà luogo, al raggiungimento dei requisiti, alla liquidazione di una pensione aggiuntiva a quella obbligatoria. La pensione complementare si ottiene quando si maturano i requisiti di legge per la pensione pubblica, di vecchiaia o di anzianità, purché si siano cumulati almeno 5 anni di partecipazione nel fondo pensione. L’iscritto può ottenere la pensione complementare con un anticipo massimo di 5 anni rispetto alla pensione obbligatoria, nei casi di non occupazione superiore a 48 mesi e di invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo. In caso di decesso prima che si raggiunga il diritto alla pensione complementare, l’intera posizione è versata agli eredi o alle persone che il titolare ha indicato per iscritto.

CNR cerca idee per il Web tra Studenti

L'idea piu' brillante mai sviluppata su Internet? Proveranno a scoprirla un milione e mezzo di studenti italiani, in oltre tremila istituti superiori sparsi per tutta la penisola, con il sostegno del Registro.it gestito dall'Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa (Iit-Cnr). Con l'unico limite della fantasia e della creativita', i ragazzi sono invitati a emulare Larry Page o Mark Zuckerberg (che, poco piu' che maggiorenni, crearono dal nulla Google e Facebook) per indagare le potenzialita' della Rete e trarne spunti per un utilizzo evoluto e consapevole.
I progetti piu' validi verranno sostenuti per giungere a compimento. L'iniziativa, ''Nativi digitali'', e' finalizzata alla diffusione della cultura di Internet nelle scuole.
L'Iit-Cnr la promuove nell'ambito della campagna di comunicazione del Registro.it: l'organismo che da oltre vent'anni assegna e gestisce i domini a targa italiana. La campagna, avviata nel novembre scorso con spazi rivolti al pubblico generalista, ha adesso l'obiettivo educativo e formativo di far conoscere agli studenti le norme nazionali e internazionali che consentono il funzionamento di Internet e, in particolare, il ruolo svolto dal Registro .it.
''Il progetto - osserva il direttore dell'Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, Domenico Laforenza - e' focalizzato sugli aspetti positivi di Internet e sulle opportunita', ancora tutte da scoprire, che la Rete offre a chiunque abbia idee valide''. Nelle prossime settimane 3.000 scuole riceveranno il kit di ''Nativi digitali'' (un dvd da vedere e commentare in classe con gli insegnanti e materiale informativo sulla Rete e sui domini .it) e potranno cominciare a elaborare le proposte: immagini o videoclip 'virali', progetti di socializzazione online o di strumenti per lo scambio di informazioni, servizi innovativi, elaborati artistici, videogame e programmi che documentino le potenzialita' di internet associate all'uso di un dominio italiano.it.
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fonte: ASCA
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Più soldi alla Scuola Privata

''Ogni giorno che passa e' sempre piu''evidente come il Governo voglia distruggere la scuola e l'universita' pubblica per privatizzare il sistema d'istuzione. La disponibilita' del Presidente del Consiglio Berlusconi ad aumentare le risorse per scuole private cattoliche, a fronte di tagli per 8 miliardi a quelle pubbliche e di 1,5 miliardi alle universita', sono un atto irresponsabile e in netto contrasto con i principi e i valori della nostra Costituzione''. Cosi' Mimmo Pantaleo, Segretario Generale Flc Cgil.
''Mentre migliaia di precari sono stati licenziati in tutti i comparti della conoscenza - aggiunge Pantaleo - e per il prossimo anno si prevedono altri 40000 tagli tra docenti e personale Ata,e non ci sono i soldi nemmeno per comprare la carta igienica,e moltissime scuole cadono a pezzi e le universita pubbliche rischiano la bancarotta, si vuole privilegiare l'istruzione per pochi e non un apprendimento di qualita' per tutti. Si ritorna al passato, alla selezione di classe e all'esclusione dall'istruzione dei soggetti sociali piu' deboli''.
''Un'idea regressiva della societa' - sottolinea Pantaleo - che allarga ulteriormente le disuguglianze e con una scuola che diventa sempre meno laica. La Flc-Cgil non e' disponibile a subire passivamente lo scempio dei diritti civili e sociali e per queste ragioni chiediamo al Governo di tornare ad investire nei settori della conoscenza pubblica''.
Lo sciopero generale del 12 Marzo, conclude, ''sara' una risposta forte ed unitaria per rivendicare il diritto delle nuove generazioni ad avere un sistema d'istruzione all'altezza dei tempi, che permetta di poter avere un presente e un futuro migliore rispetto a quello dei propri padri''.

res-map/mcc/alf

fonte: ASCA
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Assenze per malattia degli Insegnanti -9% a gennaio

Diminuiscono le assenze per malattia degli insegnanti. Rispetto a quelli dello stesso mese dell'anno precedente, nel mese di gennaio i giorni di assenza per malattia del personale della scuola con contratto a tempo indeterminato sono diminuiti del 9,2% per quanto riguarda gli insegnanti (534.638 giorni rispetto ai 588.495 del gennaio 2009), mentre sono aumentati del 7,8% per quanto riguarda il personale tecnico amministrativo (206.102 giorni rispetto ai 191.244 del gennaio 2009). Lo riferisce una nota del ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione.
Le assenze superiori ai 10 giorni sono invece diminuite del 20,2% tra gli insegnanti e del 12,0% tra il personale tecnico amministrativo. Le assenze per altri motivi sono infine diminuite del 7,7% tra gli insegnanti e del 15,5% tra il personale tecnico amministrativo.
La rilevazione del Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca e' stata effettuata su 10.377 istituzioni scolastiche (il 97,9% del totale).
Nel confronto tra ordini di scuola, la diminuzione piu' significativa nelle assenze per malattia dei docenti si registra nella scuola secondaria di primo grado (-11,7%).
Seguono la scuola secondaria di secondo grado (-11,4%), la scuola primaria (-7,6%) e la scuola dell'infanzia (-4,9%). E' nel Nord Est che si osserva, a livello territoriale, la maggior riduzione di assenze per malattia, sia tra gli insegnanti (-25,1%) sia tra il personale Ata (-2,9%). Nel Sud e nelle Isole le assenze per malattia sono invece significativamente aumentate tra il personale tecnico amministrativo (+11,8%).

fonte: ASCA
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Come scegliere la destinazione del TFR?

La scelta del lavoratore sulla destinazione del Tfr può essere effettuata in modo esplicito oppure in modo tacito.
Modalità di scelta eplicita: Compilazione dei moduli TRF1 o TFR2
 
Per esercitare la scelta sulla destinazione del Tfr bisogna utilizzare gli appositi moduli (approvati con il Decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale del 30 gennaio 2007). In particolare i lavoratori dipendenti, già in attività al 31 dicembre 2006, devono compilare il modello TFR1, mentre i lavoratori dipendenti assunti dopo il 31 dicembre 2006 devono compilare il modello TFR2. Il modulo deve essere consegnato al lavoratore dal suo datore di lavoro. Una volta compilato, deve essere restituito al datore di lavoro, il quale è tenuto a rilasciare copia controfirmata per ricevuta. I modelli TFR1 o TFR2 devono essere utilizzati anche se si sceglie di mantenere il Tfr futuro presso il proprio datore di lavoro.
  

Cosa sono i fondi pensione?

I fondi pensione sono gli organismi che hanno lo scopo di erogare ai lavoratori iscritti una pensione aggiuntiva rispetto a quella obbligatoria. La normativa prevede che prima dell’adesione, al fine di tutelare gli iscritti e di consentire una scelta meditata e consapevole, debba essere consegnata la documentazione informativa (redatta in conformità alle disposizioni emanate dalla Covip), riguardante in particolare i costi complessivi connessi alla partecipazione al fondo pensione, le modalità di gestione finanziaria, i rischi connessi all’investimento, i rendimenti conseguiti. Gli iscritti hanno inoltre il diritto di ricevere informazioni, con periodicità almeno annuale, sull’andamento della gestione complessiva del fondo pensione nonché sull’ammontare della posizione individuale.