google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 TUTTOPROF. google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Scuola: sciopero blocca-scrutini e sit-in a Roma

Prosegue lo sciopero della scuola indetto dal sindacato di base dei Cobas, che ha come obiettivo di bloccare 20.000 scrutini di fine anno scolastico in tutta Italia .
"Lo sciopero degli scrutini e di tutte le attività scolastiche indetto dai Cobas sta dilagando nelle regioni più grandi come Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia", spiega una nota del sindacato.
"La crescita delle adesioni va oltre tutte le previsioni: nel Lazio e in Sicilia sono bloccati più di 2.000 scrutini a regione (solo a Roma si andrà ben oltre il migliaio); in Campania, Piemonte, Toscana e Lombardia i blocchi vanno da un minimo di 1.100 fino ad almeno 1.400 a regione".
Per i Cobas "il il traguardo dei 20 mila scrutini bloccati in tutta Italia è a portata di mano".
Il ministero dell'Istruzione non ha rilasciato alcun commento sulle agitazioni.
A Roma,  sotto la sede del Ministero, questa mattina si è svolta una manifestazione di docenti e personale amministrativo in sciopero.
I Cobas chiedono al ministro Gelmini "che si cancellino i 41 mila tagli, il blocco degli scatti di anzianità e dei contratti", e protestano contro l'innalzamento a 65 anni dell'età della pensione per le donne del pubblico impiego.

Per andare in pensione si apre la finestra di luglio

Share/Bookmark



Dal 1° luglio 2010 finestra aperta per i lavoratori pubblici con i requisiti anagrafici e contributivi per la
pensione di anzianità e di vecchiaia.

Pensione di anzianità
 Da luglio dello scorso anno è in vigore per le pensioni di anzianità il cosiddetto sistema delle “quote”, ovvero una combinazione di età ed anzianità contributiva la cui somma deve determinare il raggiungimento di un valore minimo: per l’anno 2010 il valore da raggiungere è “quota 95”, realizzabile con una età anagrafica minima di 59 anni e una contribuzione di 36 anni utili, oppure una età anagrafica di 60 anni e un’anzianità contributiva di 35 anni. Concorrono alla determinazione della quota prevista anche i mesi e le frazioni di essi;
la sommatoria di questi dati deve raggiungere la quota prevista senza operare alcun arrotondament ( esempio: 59 anni 10 mesi e 15 giorni di età e 35 anni 1 mese e giorni 15 di anzianità contributiva). La decorrenza del pensionamento è in tale caso 1° luglio 2010 se la maturazione del requisito minimo è avvenuta entro il secondo semestre dell’anno 2009; il pensionamento è rinviato al 1° gennaio 2011 se il lavoratore matura i requisiti entro il primo semestre del 2010.
   Clicca per ingrandire












Pensioni di vecchiaia
 La finestra aperta di luglio riguarda anche le pensioni di vecchiaia, ovvero i trattamenti pensionistici che l’Inpdap eroga per il raggiungimento del requisito di età anagrafica previsto dalla legge a tale riguardo, e con una contribuzione minima: a) di 20 anni per le pensioni liquidate con il sistema retributivo o misto, b) di 5 anni per le pensioni liquidate con il sistema contributivo. Particolari deroghe ad età e anzianità contributiva sono previste per coloro che avevano maturato i requisiti previsti dalle norme previgenti. Dal 1° gennaio di quest’anno l’età anagrafica prevista per le pensioni di vecchiaia è 65 anni per gli uomini e 61 anni per le donne, requisito che rimarrà inalterato fino al 31 dicembre 2011. L’accesso al pensionamento di vecchiaia prevede, allo stato, possibilità di uscita o finestre, in funzione del periodo di maturazione del requisito. La
decorrenza della pensione di vecchiaia è 1° luglio 2010, se il requisito è maturato entro il primo trimestre 2010; ovvero 1° ottobre 2010 se è maturato entro il secondo trimestre del 2010.









40 anni di contributi
Esiste tuttavia una terza possibilità di accedere al pensionamento, che è quella prevista per coloro che hanno una età anagrafica minima di 57 anni e una anzianità contributiva corrispondente alla massima prevista: 40 anni. Anche per costoro infatti la finestra di luglio 2010 si aprirà se il requisito contributivo è maturato entro il 31 marzo 2010. Dovrà invece attendere la finestra di ottobre chi lo raggiunge entro il 30 giugno 2010.
      Simona Gabrielli









fonte: il Giornale INPDAP, giugno 2010

MODELLO DETRA: Detrazioni di imposta sulle pensioni 2010

Share/Bookmark



SI PRESENTA ENTRO IL 30 GIUGNO. Il beneficio è riconosciuto quando si hanno familiari a carico. Chi non presenta il modulo si vedrà addebitare le detrazioni non dovute da gennaio 2010.

Nella busta contenente la certificazione Cud, inviata alla fine del mese di febbraio, i pensionati hanno ricevuto il modello per richiedere le detrazioni per i familiari a carico per l’anno 2010. L’obbligo - da assolvere entro il 30 giugno – nasce dal fatto che il legislatore ha pensato, ormai più di due anni fa, di far replicare annualmente ai contribuenti, in questo caso pensionati Inpdap, la richiesta delle detrazioni che, a seconda del
numero dei familiari e del reddito posseduto, permettono di diminuire l’imposta che va versata all’erario annualmente.
Presentazione del modulo. Il modello compilato va presentato ad una Sede Inpdap o a un centro di assistenza fiscale (Caf) o ad un professionista abilitato (dottori commercialisti, consulenti del lavoro, etc.) che gratuitamente assisteranno il pensionato nella compilazione del modello e ne certificano il contenuto.
Familiari a carico. Sono fiscalmente a carico i familiari che nel 2010 non possiederanno redditi (anche se paradossalmente conseguiti in un’unica giornata di lavoro) per un ammontare superiore a euro 2.840,51 al lordo di eventuali oneri deducibili. Possono essere considerati a carico il coniuge non legalmente ed effettivamente separato e i figli, anche se naturali riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati.
Possono essere a carico anche i seguenti altri familiari: il coniuge legalmente ed effettivamente separato, i
discendenti dei figli, i genitori e gli ascendenti prossimi, anche naturali, i genitori adottivi, i generi e le
nuore, il suocero e la suocera, i fratelli e le sorelle, anche unilaterali. La detrazione è corrisposta dall’inizio del mese in cui sono maturate le condizioni di familiare a carico.
No detra, no detrazioni.
La presentazione del modello è un vantaggio per il pensionato che mantiene in tal modo il diritto al beneficio
fiscale. In caso contrario, se nell’anno 2009 il soggetto aveva diritto alle detrazioni, le quali sono state continuativamente corrisposte anche nei primi mesi del 2010, e l’interessato non ripresenta il modello entro il mese di giugno, l’Istituto, revocherà il diritto alle detrazioni e recupererà tutti gli importi detratti da gennaio 2010.
A cura di Giuseppe Gasparini, Direzione Centrale Ragioneria e Finanze
Responsabile Area Tributi

fonte: il Giornale INPDAP, giugno 2010

EESSI: directory delle istituzioni di sicurezza sociale in Europa

Un network informatico collega gli istituti di sicurezza sociale nell’ambito della comunità europea. Per individuare l’istituzione di riferimento, gestire i flussi informativi, permettere la libera circolazione dei lavoratori nell’Unione. Tra due anni terminerà il periodo transitorio e l’Eessi sarà pienamente operativo.
Nella directory delle istituzioni di EESSI si possono trovare le istituzioni di sicurezza sociale in Europa (pensioni, ecc.). Si può navigare nella directory o effettuare una ricerca utilizzando uno degli strumenti a seguire.
- Navigazione: Effettuare una ricerca per paese. Cliccare sul paese selezionato per accedere all'elenco completo delle relative istituzioni di sicurezza sociale.
- Ricerca Avanzata: Effettuare una ricerca utilizzando uno o più criteri specifici disponibili. Ciò affinerà i risultati.
- Ricerca testo libero: Effettuare una ricerca combinando parole chiave e nome del paese. Ciò affinerà i risultati.

Vai alla EESSI Directory

Impiegate statali in pensione a 65 anni dal 2012, per i tecnici costerà 10 miliardi in più

Share/Bookmark



Il consiglio dei ministri ha dato il via libera all’equiparazione dell’età delle pensioni di vecchiaia tra uomini e donne nel pubblico impiego. L’Italia ottempera così a una richiesta della Commissione europea sancita a sua volta dalla Corte di Giustizia Ue. Le dipendenti pubbliche andranno in pensione di vecchiaia a 65 anni a partire dal primo gennaio 2012. La modifica all'attuale normativa verrà inserita in un emendamento alla manovra.
Sarà quindi unico lo «scalone» che obbligherà le lavoratrici pubbliche ad andare in pensione di vecchiaia a 65 anni dal 2012, con un innalzamento secco dell'età di pensionamento da 61 a 65 anni. Il risparmio complessivo derivante dall'anticipo al 2012 dell'innalzamento dell'età per andare in pensione sarebbe valutato in 1,450 miliardi tra il 2012 e il 2019. Le risorse che deriveranno dal risparmio dell'innalzamento pensionabile dell'età delle donne andranno in un Fondo vincolato ad «azioni positive» per la famiglia e le donne. Lo ha deciso sempre il Consiglio dei ministri accogliendo la richiesta in tal senso venuta dal ministro per le pari opportunità Mara Carfagna. L'emendamento alla manovra per l'aumento dell'età pensionabile delle donne del pubblico impiego non prevede inoltre una deroga per la «finestra mobile» prevista dalla manovra. le lavoratrici del pubblico impiego andranno quindi in pensione un anno dopo aver raggiunto il requisito di legge.


Simulazioni delle terze prove scritte degli Esami di Stato

Share/Bookmark



I questionari (a risposta chiusa) sono disponibili in due formati: on-line e off-line. I questionari on-line possono essere svolti direttamente su Internet e, al termine, viene visualizzato un resoconto della propria prestazione. I questionari off-line possono essere prelevati e somministrati a video oppure su carta.

Guarda i questionari

Tutte le tracce e le soluzioni della maturita', italiano e seconda prova 2005/2009

Share/Bookmark



Gli esami degli anni scorsi,  per farsi un'idea, prepararsi, metterli a confronto e capire come sarà quello del 2010.
Prova di Italiano: le tracce con i commenti degli esperti del Corriere della Sera

Seconda prova: le tracce con le soluzioni degli esperti del Corriere della Sera

Guarda le prove 2005/2009

Maturità 2010, istruzioni per l’uso


Share/Bookmark




Dalla A alla Z tutte le cose da sapere per affrontare al meglio l'esame di maturità

Guarda le istruzioni

Progetto per la prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare

I Ministeri della Gioventù e della Salute presentano i risultati del progetto “Le Buone Pratiche di cura nei Disturbi del Comportamento Alimentare”. Affidato alla regione Umbria, il progetto si inserisce nel più ampio quadro del Programma “Guadagnare Salute”, finalizzato a promuovere campagne informative e azioni che mirino a modificare comportamenti alimentari inadeguati, i quali favoriscono l’insorgere di malattie degenerative di grande rilevanza epidemiologica.

Il progetto si è articolato in tre obiettivi principali:

a) la ricognizione dell’esistente in termini di rete assistenziale, per la costruzione di una mappa dei servizi, sia pubblici che privati accreditati

b) la sorveglianza epidemiologica del fenomeno, attraverso il coinvolgimento di centri pubblici in grado di garantire tutte le risposte assistenziali nelle diverse fasi della malattia, finalizzata a dare dati più aggiornati sulla prevalenza e l’incidenza

c) l’analisi e lo studio delle evidenze scientifiche, in materia di trattamenti dei DCA.

Il primo, assai importante obiettivo del progetto era quello di realizzare una mappa dei servizi specificamente dedicati al trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare, rispondenti a requisiti di scientificità, che permettesse da un lato di informare il cittadino sulle possibilità di trattamento offerte a livello nazionale e, dall’altro, di fornire alle Istituzioni indicazioni sulle necessità di potenziamento dell’offerta terapeutica.

Il censimento ha portato all’individuazione di 158 servizi sul territorio nazionale, per ognuno dei quali sono state indicate le informazioni relative alla localizzazione, alle caratteristiche organizzative, agli orari di apertura, ai livelli di trattamento disponibili e alle prestazioni erogate.

Il secondo obiettivo, l’attività di sorveglianza, ha coinvolto, per un periodo di 2 anni, cinque centri sentinella e ha condotto all’individuazione di 574 pazienti affetti da Anoressia, Bulimia, e altri disturbi alimentari. L’osservatorio, coordinato dal Centro dei Disturbi Alimentari dell'Umbria, ha consentito: di misurare la frequenza, l'incidenza e la prevalenza dei DCA nei rispettivi servizi, la variabilità e le caratteristiche dei nuovi casi; di conoscere alcuni dati riguardanti la provenienza e il percorso del paziente; di esaminare l’interazione dei pazienti con le Associazioni e con i Servizi e di valutare gli esiti intermedi e/o finali di tali trattamenti.

Per il terzo obiettivo, è stata portata a termine una analisi sistematica della letteratura sul trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare, con lo scopo di selezionare le evidenze scientifiche disponibili a livello internazionale; è in corso di realizzazione un documento di sintesi che potrà essere utilizzato per la elaborazione di Linee Guida Nazionali, di riferimento per gli operatori del settore.

vai al sito: disturbialimentarionline.it

Action Aid

Conferenze Nazionali di Bioetica per la Scuola

Le Conferenze Nazionali di Bioetica per la Scuola, organizzate dall’Istituto Italiano di Bioetica, in collaborazione con sedi universitarie e centri di bioetica, e promosse dal Comitato Nazionale per la Bioetica, si sono svolte ogni anno dal 2001 ad oggi, in diverse regioni d’Italia.
La promozione del Comitato Nazionale per la Bioetica nasce dalla convinzione che nelle Conferenze si realizzi uno dei compiti istituzionali del CNB, ossia la promozione di una corretta informazione dell’opinione pubblica sulle questioni bioetiche: compito particolarmente importante quando si applica al momento in cui l’opinione pubblica è in formazione, ossia alle giovani generazioni.
Il Comitato ha, quindi, dato alle Conferenze una promozione non formale, ma sostanziale, partecipando attivamente al progetto scientifico e sostenendo l’effettiva partecipazione dei suoi componenti.
Le Conferenze nascono da un progetto ben chiaro: favorire l’interesse delle nuove generazioni per la bioetica, attraverso iniziative formative all’interno del mondo della scuola, per dare sulle complesse, delicate questioni della bioetica un’informazione e una formazione che vada oltre i messaggi della comunicazione mass mediale.
Le Conferenze mirano, quindi, a mettere in moto un meccanismo virtuoso perché i giovani acquisiscano, all’interno di un percorso formativo guidato dai loro docenti, in sinergia anche con esperti qualificati del settore, conoscenze e competenze bioetiche. La meta ambiziosa è che tali iniziative siano di stimolo per una più continua e completa formazione bioetica: una formazione che consenta non solo la conoscenza teorica della storia, dei principi e dei problemi della bioetica, ma anche l’acquisizione delle “competenze bioetiche” necessarie per vivere da cittadini responsabili le sfide etiche poste dal progresso scientifico.
Rivolte agli studenti delle scuole medie superiori, le Conferenze hanno sinora coinvolto un largo numero di scuole provenienti da diverse regioni d’Italia. Secondo un metodo di lavoro ormai collaudato, alle relazioni degli esperti si intrecciano gli interventi preordinati degli studenti che, preparati per tempo dai loro docenti sul tema della conferenza, intervengono con elaborati individuali e/o di gruppo nei forum a loro destinati, divenendo così veri co-protagonisti, o co-autori, dell’evento culturale.

Di seguito si dà l’elenco delle Conferenze Nazionali di Bioetica per la Scuola realizzate:

1. Bioetica e diritti umani – I Conferenza Nazionale di Bioetica per la Scuola –Capua, Caserta 2001.
(Pubblicazione degli atti: M. A. LA TORRE (a cura di), Bioetica & diritti umani, Prefazione di G. Berlinguer, Luciano Editore, Napoli 2004).

2. Le metamorfosi della salute – II Conferenza nazionale di Bioetica per la Scuola – Università degli Studi di Genova, 2002.

3. Le sfide dell’ingegneria genetica. III Conferenza Nazionale di Bioetica per la Scuola – Università degli Studi di Messina, 2003.
(Pubblicazione degli atti: M. GENSABELLA FURNARI (a cura di), Le sfide della genetica. Conoscere, prevenire, curare, modificare, Rubbettino, Soveria Mannelli 2005).

4. La Convenzione Europea sui diritti dell’uomo e la biomedicina. I Conferenza Internazionale – IV Conferenza Nazionale di Bioetica per la Scuola, Università degli Studi di Genova, 2004.

5. Il Corpo tra biologia, biografia e mercato – V Conferenza Nazionale di Bioetica per la Scuola Centro di Bioetica di Pontedera (PI), 2006.

6. Abitare la terra. La responsabilità della vita tra natura e cultura – VI Conferenza Nazionale di Bioetica per la Scuola, Centro di Bioetica di Pontedera, Volterra (PI), 2007.

7. Il Bene Salute. A trent’anni dall’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, VII Conferenza Nazionale di Bioetica per la Scuola, Università di Messina, 2-3 aprile 2009.

8. Possibilità e limiti dell'indagine genetica, VIII Conferenza Nazionale di Bioetica per la Scuola, Museo Piaggio, Pontedera 29 aprile 2010.

Le Conferenze sono state sempre molto partecipate: hanno coinvolto numerosissimi studenti provenienti da diverse regioni d’Italia, creando negli anni una vera e propria “rete” tra scuole interessate particolarmente alla formazione bioetica, gli enti organizzatori e il Comitato Nazionale per la Bioetica.

fonte: Governo.it