google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 TUTTOPROF. google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Per il ministro Gelmini è impossibile assorbire 200.000 precari

"La scuola pubblica non è in grado di assorbire tutti i 200.000 lavoratori precari della scuola", questo è quanto ha affermato il ministro Gelmini in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. "I precari che ereditiamo sono 200.000, un numero spaventoso, che è il frutto di politiche disinvolte del passato che la scuola non era in grado di finanziarie. Prima di chiedere più risorse al governo ci si deve preoccupare di ottimizzarne l'impiego. In un periodo di stretta sui conti pubblici è utopico chiedere ora più risorse".
Sulle proteste dei precari in corso, tra cui scioperi della fame in diverse regioni, il ministro ha detto che "sono in parte il frutto di strumentalizzazioni politiche. Non inconterò chi è venuto a protestare davanti a Palazzo Chigi", ha detto. "La strumentalità deriva dal fatto che non abbiamo ancora completato le operazioni (di assegnazione dei posti ai precari). Protestano senza essere stati ancora esclusi".

Il ministro ha detto di stare facendo uno sforzo di razionalizzazione circa il numero degli insegnanti non di ruolo da far lavorare, che si basa sull'entità della popolazione scolastica. La Gelmini ha inoltre aggiunto che il numero degli insegnanti di sostegno è aumentato nell'ultimo anno da 90.400 a 93.100 insegnanti. "Il problema è semmai a monte nella facilità con cui le Asl certificano la disabilità e degli abusi ci sono".

Responsabilità e autonomia degli insegnanti

Lo studio della rete Eurydice sulla professione docente offre una lettura comparata dei dati a livello europeo sull’autonomia didattica degli istituti scolastici e degli insegnanti, sulle condizioni di lavoro e sulla formazione in servizio di questi ultimi. Va a completare così il precedente studio della rete sull’autonomia scolastica degli istituti in materia di gestione delle risorse finanziarie e umane: L'autonomia scolastica in Europa. Politiche e modalità di attuazione.

Guarda lo studio in pdf

Alunni indisciplinati: cosa si fa in Europa

L'argomento delle misure disciplinari da adottare nei confronti degli alunni è un tema dibattuto in Europa. In particolare, in Slovenia, alcuni gruppi di insegnanti e capi d'istituto coinvolti hanno sollevato la questione urgente di come far fronte agli episodi di cattivo comportamento degli alunni. Una commissione ministeriale, appositamente costituita dal Dipartimento per l'istruzione obbligatoria, ha posto, quindi, le seguenti domande che sono diventate oggetto di un quesito sottoposto dall'Unità slovena alla rete Eurydice ed a cui hanno risposto 14 Paesi:

"Come ci si pone in Europa rispetto alla possibilità di espellere un alunno da scuola? Se questa misura disciplinare è prevista, in quali casi viene applicata? Vengono consultati i genitori? È previsto il trasferimento obbligatorio dell'alunno in un'altra scuola?"

Scarica il rapporto (2007) in pdf

Prevenzione e Lotta della Violenza a Scuola

Tre casi in Europa, uno Francese, uno Tedesco e uno Inglese riportati dal sito dell'Indire come spunto di riflessione su come affrontare il problema

Guarda il documento in pdf

 

Sistemi di istruzione europei

Un utile motore di ricerca messo a punto da PLOTEUS per trovare i sistemi di istruzione e formazione nazionali (descrizione del sistema, riconoscimenti di diplomi e qualifiche conseguiti all'estero, tasse scolastiche) per tutti i livelli d'istruzione e altri argomenti correlati.

Vai al motore di ricerca

Programmi di scambio e borse di studio europee

Scopri tramite PLOTEUS le possibilità di partecipare ai programmi europei.

PLOTEUS (un portale sulle opportunità formative in Europa) fu predisposto allo scopo di dare seguito alle conclusioni dei Consigli Europei di Lisbona e Stoccolma (Marzo 2000 e Marzo 2001), che invitavano la Commissione Europea e gli Stati Membri a creare, in ambito europeo, un servizio che fornisse informazioni sulle opportunità formative e di lavoro. Lo scopo di Ploteus, proprio come quello di Eures, il suo omologo, è quella di rendere effettiva la libertà di movimento per i cittadini europei supportandoli con le informazioni necessarie.
Nella sua versione attuale, PLOTEUS mira a facilitare la navigazione tra le informazioni esistenti sulle opportunità di apprendimento. Il lavoro di identificazione e classificazione delle informazioni è realizzato dai Centri Risorse Nazionali per l’Orientamento (Euroguidance) – un network europeo finanziato dal Programma Leonardo da Vinci e dalle autorità nazionali.


Che cos'è il Processo di Bologna?

Il Processo di Bologna è un processo di riforma a carattere europeo che si propone di realizzare entro il 2010 uno Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore. Vi partecipano al momento 46 paesi europei:

Albania, Andorra, Armenia, Austria, Azerbaijan, Belgio, Bosnia e Herzegovina, Bulgaria, Città del Vaticano, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Moldavia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica ex-Yugoslava di Macedonia,Repubblica Slovacca, Romania, Russia, Serbia e Montenegro, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria.

Scarica in formato pdf il documento                          fonte: bolognaprocess.it

Prove nazionali di valutazione degli alunni in Europa

Prove nazionali di valutazione degli alunni in Europa: obiettivi, organizzazione e uso dei risultati 2009


Lo studio offre un'analisi dettagliata del contesto e dell'organizzazione dei test nazionali in 30 paesi europei e l'uso fatto dei risultati nell'ottica di informare la politica e la pratica educativa e di orientare la carriera scolastica degli alunni.

Presenta le diverse soluzioni adottate dai paesi europei riguardo agli obiettivi, la frequenza e la tipologia di test nazionali e indica i più importanti modelli e tendenze diffusi in Europa.

Consulta e/o scarica la pubblicazione                                          fonte: Eurydice

L'integrazione scolastica dei bambini immigrati in Europa 2009

Nel contesto dell'Anno europeo sul dialogo interculturale e congiuntamente alla preparazione di un Libro verde sull'istruzione e l'emigrazione, la rete Eurydice, su sollecitazione della Commissione europea, ha parzialmente aggiornato l'indagine del 2004 sull'integrazione scolastica dei bambini immigrati in Europa.


Questo documento si focalizza in particolare su:

- comunicazione tra scuole e famiglie

- insegnamento della lingua d'origine degli alunni immigrati.

Il rapporto copre i livelli prescolare, primario e secondario dell'istruzione generale di 30 paesi europei. Le informazioni sono state fornite dalle unità nazionali della rete Eurydice, integrate dai dati statistici Eurostat, PISA e PIRLS 2006.

L'anno di riferimento è il 2007/2008.

Consulta e/o scarica la pubblicazione                                                                  fonte: Eurydice

Strutture dei sistemi educativi europei 2009/2010: grafici 2009

Grafici che offrono una panoramica dell'organizzazione strutturale dei sistemi educativi europei.

Consulta e/o scarica la brochure

fonte: Eurydice