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E' nato TecnoTemi, il blog di videocontenuti Tecnologici

Tecnotemi è una selezione di argomenti Tecnologici rivolti agli alunni della Scuola Media.
Offre ai ragazzi una sintesi dei video più interessanti tratti da quell' immenso contenitore che è YouTube.
La maggior parte di loro ha sempre considerato YouTube uno strumento di svago ma al suo interno esistono anche delle preziose videocronache di processi produttivi, esperienze, lavorazioni che solamente con con una visita sul posto e nel  momento giusto, potrebbero essere conosciute.
Oltre che per i ragazzi TecnoTemi è stato pensato anche per gli insegnanti che potranno indirizzarvi i propri alunni per approfondire visivamente gli argomenti trattati durante le lezioni.

Scopri TecnoTemi

Pensioni e Previdenza Complementare, l'agosto nero degli statali

Per le pensioni, l’estate è stata più nera che per i mercati finanziari. Le manovre messe a punto a luglio e ad agosto per far quadrare i conti statali hanno previsto una stretta per quelle pubbliche, mentre la crisi del debito sovrano e i crolli delle Borse hanno inflitto un duro colpo alla previdenza complementare.

La stretta
Sul primo fronte, i cambiamenti sono all’ordine del giorno. Il governo sembra aver fatto retromarcia sul divieto di riscatto degli anni universitari e del servizio militare. Alcuni provvedimenti, invece, sono già legge (n.111 del 15 luglio 2011). Tra questi, c’è l’introduzione di un meccanismo di limitazione crescente dell’adeguamento delle pensioni al costo della vita per il biennio 2012-2013, con l’eccezione di quelle più basse (fino a 1.428 euro).
Un’altra novità è rappresentata dall’anticipo al 1° gennaio 2013 del meccanismo di adeguamento permanente dei requisiti pensionistici alla speranza di vita. In pratica, se quest’ultima aumenta (la certificazione spetta all’Istat su base triennale), crescono anche i requisiti per il trattamento di vecchiaia e anzianità.

Per le donne del settore privato, salirà a 65 anni l’età per percepire la pensione di vecchiaia. L’innalzamento comincerà nel 2020 e sarà portato a termine entro il 2032. Per le persone che cessano l’attività lavorativa con 40 anni di contributi, invece, sono stati introdotti dei limiti per ritardare il godimento della pensione.

Le incognite
Non sono da escludere altri aggiustamenti, anche se la direzione per il primo pilastro è segnata, perché l’obiettivo dello stato, non procastinabile, è rimettere in sesto i suoi disastrati conti, ai quali una gestione “allegra” della previdenza pubblica ha largamente contribuito (mi riferisco in particolare a quel fenomeno ben descritto da Mario Giordano nel suo ultimo libro “Sanguisughe. Le pensioni d’oro che ci prosciugano le tasche”, edito Mondadori, per il quale oggi vengono chiesti a tutti i sacrifici, anche se pochi hanno invece ricevuto i benefici).

Le questioni critiche
Sul livello di benessere che i lavoratori avranno, terminata la vita lavorativa, non incide solo la manovra, ma anche l’andamento dei mercati. Un mercato Orso può essere un’opportunità per i giovani che hanno davanti a sé decenni di contributi da versare e quindi possono investire in una linea previdenziale più aggressiva. Non lo è invece per chi è vicino alla pensione e si vede ridotti i suoi rendimenti. Rispetto ad altre crisi, l’ultima ha l’aggravante di aver coinvolto i titoli di stato italiani, che sono molto presenti nei portafogli dei fondi pensione, con conseguente aumento del rischio. Infine, la situazione economica, ed in particolare l’alto tasso di disoccupazione giovanile (1,14 milioni di giovani sotto i 35 anni secondo Confartigianato), pone un’altra seria minaccia alla futura pensione di chi entra (o cerca di entrare) nel mondo del lavoro oggi. Temi questi ultimi che si sentono poco nel vivace dibattito di questi giorni, ma potrebbero rivelarsi ben più gravi, con lo sgretolarsi del pilastro pubblico.

fonte: Sara Silano di Morningstar.it

Tutte le graduatorie dei precari della scuola in un click

Voglioilruolo è rivolto sia ai docenti abilitati e già iscritti nelle graduatorie ad esaurimento, sia a coloro i quali ancora non posseggono l’abilitazione o non sono presenti nelle suddette graduatorie.
Voglioilruolo è un innovativo strumento di supporto e guida per tutti i docenti precari d’Italia.

Voglioilruolo è frutto di un lungo lavoro di ricostruzione del database del Ministero della Pubblica Istruzione in relazione alle graduatorie ad esaurimento, nel quale sono stati raccolti ed analizzati i dati di 20.000 graduatorie pubblicate sui siti di tutti gli Uffici Scolastici Provinciali (USP - ex Provveditorati) di tutte le province italiane, con circa 250.000 docenti precari iscritti.

In base alle graduatorie pubblicamente disponibili sui siti degli USP, aggregando e correlando tra loro tutti i dati raccolti, voglioilruolo ha ricostruito le caratteristiche di ogni docente (come province nelle quali è iscritto, classi di concorso nelle quali è abilitato, punteggi, etc.) che altrimenti sarebbero sparse su centinaia di siti diversi.

Voglioilruolo ha inoltre raccolto i dati relativi ai contingenti per il ruolo, ultimo nominato a tempo determinato e a tempo indeterminato, pensionamenti, nonché la segnalazione delle graduatorie esaurite, per le province i cui USP hanno reso disponibili questi dati sui loro siti. In questo modo si ha una visualizzazione veloce e compatta di tutte le informazioni disponibili (consistenza, caratteristiche docenti e risultati assunzioni) per ogni graduatoria

Consigli a pensionati e persone anziane per evitare truffe e raggiri

Iniziative della Direzione regionale Lombardia e della Sede di Siracusa per salvaguardare la sicurezza e il benessere, anche psicologico, dei pensionati. I raggiri più ricorrenti riguardano la falsità di vincite a premio con telefonata a un numero a pagamento, pietre preziose, beneficenza, eredità, perdita d’acqua, guasto dell’auto, finto funzionario pubblico, assistente sociale, addetto del Comune alla raccolta differenziata, collaboratore o impiegato di banca, poliziotto, Tv digitale, furto fuori dalle chiese e dai centri commerciali, appropriazione di dati personali, truffa dello specchietto nei parcheggi o in strada e della giacca.

Non bastavano i truffatori tradizionali. Ora siamo aggrediti da fishing, spamming, hacker, cracker, dialer
che calpestano la nostra privacy per fini illeciti.

LOMBARDIA, TUTELA INFORMATICA CONTRO LA “PESCA” ON-LINE

La Direzione Regionale Lombardia Ha organizzato un incontro informativo dedicato ai pensionati iscritti in collaborazione con la Polizia postale e delle comunicazioni a tutela della sicurezza informatica.
Il Vice Questore aggiunto della Polizia postale di Milano Fabiola Trefiletti ha illustrato le modalità di prevenzione dalle insidie della rete, attraverso la conoscenza delle tecniche illegali, utilizzate per accedere ai dati personali presenti nel computer. Il proposito degli aderenti all’iniziativa è stato quello di individuare
delle linee guida di prevenzione alle truffe perpetrate a danno dei pensionati e di fornire un decalogo
comportamentale per arginare l’operato delle organizzazioni criminali.

Attenti alle “porte”
Ma quali sono le regole da attuare per proteggersi da un uso improprio dello strumento informatico, per navigare in sicurezza? Quando ci si connette ad internet si aprono delle “porte”, che consentono l’accesso
ai propri dati. Ogni famiglia può far entrare virtualmente nelle mura domestiche, nel corso della navigazione, truffatori e malintenzionati. Quindi bisogna fare moltaattenzione. Per quanto i truffatori abbiano perfezionato il metodo di “pesca” con grafica accattivante, logo ufficiale di aziende e istituzioni,messaggi cortesi ed efficaci,
si può evitare di cadere vittima di qualche raggiro con più vigilanza e informazione. L’Inpdap, quindi, organizzando incontri di formazione sul tema, ha prefigurato l’obiettivo di consentire ai partecipanti di preservare sé stessi e la propria famigliadai tranelli informatici.

Il reato sfrutta internet.
Gli argomenti discussi: i pericoli della rete, la difesa dallo spamming e dal fishing via e-mail, la privacy e il furto d’identità, acquisti on line e pagamenti elettronici, proteggere figli e nipoti dai cyber pedofili. Acquistare
prodotti su internet, il cosiddetto e-commerce o consultare il proprio conto corrente on line tramite alcuni semplici accorgimenti non sarà più un problema. Il commercio elettronico è un’opportunità di business offerta a produttori, commercianti, consumatori e banche per ridurre costi e tempi e migliorare la qualità di prodotti e servizi. Bisogna individuare comunque i soggetti, la sede del fornitore, l’integrità dei messaggi, la protezione dei dati personali, la validità ed efficacia del contratto telematico, la sicurezza dei pagamenti.

Non divulgare dati personali.

E’opportuno:
1) evitare di fare acquisti al di fuori di siti ufficiali come ad esempio eBay;
diffidare delle email truffaldine, come chi si spaccia per Poste Italiane e chiede, con il pretesto di un “bonus vinto” da accreditare sul conto on-line, i dati personali utilizzati per accedere al sito Poste.it ; scaricare il programma di scambio file peer-topeer (P2P) eMule dal sito ufficiale gratuitamente, compreso il suo codice sorgente rilasciato: la richiesta di pagamento è una truffa. La funzione principale di questo servizio permette lo scambio di ogni tipo di file (film, foto, musica, video, libri) tra computer di utenti connessi alla rete contemporaneamente da ogni parte del mondo.
Un altro tipo di truffa in aumento è il “fishing”, cioè la richiesta di sedicenti banche e istituti di credito che
chiedono via mail dati e codici personali per aggiornare i software, con lo scopo apparente di migliorare
la qualità dei servizi bancari.
Carta di credito.
 Le banche contattano i loro clienti direttamente e non chiedono informazioni personali
con un messaggio di posta elettronica. Il numero di carta di credito viene richiesto solo per acquisti su internet, quindi è meglio non rispondere alle e-mail e non cliccare sul link proposto nel messaggio.
Per accedere al sito dell’istituto di credito, con cui si ha il conto on line è preferibile digitare l’Url nella barra d’indirizzo del proprio browser o con “preferiti” o “segnalibri” della rubrica. Buona abitudine è quella di controllare i movimenti del conto corrente e della carta di credito o bancomat e segnalare on line alla Polizia postale e delle comunicazioni sospetti di uso illecito delle informazioni personali.
Antivirus.
 E’ prudente installare sul computer un antivirus ed eseguire ogni tanto una scansione del sistema per verificare sia la presenza di virus che di “troiani”, cioè programmi che consentono all’insaputa dell’utente del pc di cercare informazioni su carte di credito salvate in memoria.
Lo spamming,
dal termine shoulder of pork and ham (spalla di maiale e prosciutto, carne in scatola messa
sul mercato durante la seconda guerra mondiale, sinonimo di fastidiosa valanga di materiale per uno sketch dei comici britannici Monty Python, in cui veniva cantata un’insistente canzoncina che ripeteva il marchio della carne in scatola Spam) è l’invio indiscriminato di messaggi di posta elettronica e newsletter ad utenti di cui si è entrati in possesso dell’indirizzo senza consenso.
Molti danni, poche denunce. Tra le figure informatiche punibili dalla legge italiana ci sono gli hacker, che esplorando il sistema informatico in modo ludico in alcuni casi violano dati preziosi, arrecando danni ad aziende ed istituzioni; o i cracker che fanno attività di hacking a scopo di lucro.
Un altro fenomenoè il dialer, un file con estensione .exe, cioè eseguibile, che si installa nella memoria di massa (hard disk) di un pc e indirizza la connessione, a insaputa dell’utente, a numerazioni a valore aggiunto. La crescita di tali reati è favorita da una cultura dell’irrilevanza penale dei crimini informatici, dall’irrisorio numero di denunce presentate alla Polizia e all’Autorità giudiziaria, dalla carenza di una politica della sicurezza.
Consigli tecnici.
Ci sono alcuniconsigli tecnici utili per i navigatori e gli amministratori di sistema:
1) Utilizzare i firewall, strumenti hardware e software che vigilano sullo scambio dati.
2) Usare un software con antivirus ed aggiornarlo con regolarità.
3) Non aprire gli allegati di messaggi di posta elettronica o eseguire programmi senza averli analizzati con un antivirus.
4) Fare copie di backup.
5) Non dare i dati personali nelle chat.
6) Non comunicare a nessuno la propria password.
7) Per comunicazioni riservate usare software di cifratura.

SIRACUSA, VADEMECUM ANTIRAGGIRO
La sede Inpdap di Siracusa ha organizzato insieme alla questura locale un incontro per illustrare ai pensionati le accortezze da adottare per evitare truffe e frodi, per garantire la sicurezza fornendo anche un vademecum antiraggiro per la riscossione delle pensioni.
Le cronache recenti hanno messo in risalto l’aumento di fatti, in cui gli anziani sono state vittime di imbrogli
commessi da individui, che spacciandosi per impiegati pubblici o postali, di persona o per telefono, hanno chiesto informazioni riservate. Sono 13 le ordinanze di custodia cautelare eseguite dai carabinieri della zona nei confronti di un’organizzazione criminale, esperta in truffe verso le persone anziane.
Le truffe più ricorrenti. In genere i truffatori lavorano in coppia, avvicinano persone sole, già seguite ed esaminate. I raggiri più ricorrenti riguardano la falsità di vincite a premio con telefonata ad un numero a pagamento, pietre preziose, beneficenza, eredità, perdita d’acqua, guasto dell’auto, finto funzionario pubblico, assistente sociale, addetto del Comune alla raccolta differenziata, collaboratore o impiegato di banca, poliziotto, Tv digitale, furto fuori dalle chiese e dai centri commerciali, appropriazione di dati personali, truffa dello specchietto nei parcheggi o in strada e della giacca.
La prevenzione. I suggerimenti per prevenire le truffe: non aprire la porta di casa a sconosciuti; farsi accompagnare da familiari per fare prelievi o versamenti bancari; non fermarsi e distrarsi nel percorso di
andata e ritorno dalla banca o ufficio postale.
I consigli:
1) a parenti: non lasciare soli gli anziani e se non si abita con loro farsi sentire spesso e ricordare di cautelarsi nei contatti con sconosciuti anche chiedendo aiuto;
2) a vicini di casa: essere cordiali con gli anziani soli del palazzo, rendendoli sicuri con la propria presenza e aiuto;
3) a impiegati di banca o della posta: se un anziano richiede troppo denaro contante rendersi disponibili a dare spiegazioni ed essere contattati per ogni necessità. Lo slogan è “Non vergognatevi e denunciate chi approfitta di voi”. I consigli e le iniziative indicate hanno lo scopo di proteggere le fasce deboli anche dalle conseguenze psicologiche che queste azioni truffaldine possono avere sugli anziani. In ogni caso si può
chiamare il 113.

Patrizia D’Attanasio

fonte: giornale INPDAP

Cos'è la Polizia Postale?

20 COMPARTIMENTI REGIONALI, 80 SEZIONI, PROVINCIALI, 2.000 AGENTI CONTRO IL “COMPUTER CRIME”

La Polizia postale e delle comunicazioni è una specifica branca della Polizia di Stato all’avanguardia nella prevenzione e contrasto della criminalità informatica e a garanzia costituzionale della segretezza della corrispondenza e libertà della comunicazione. E’ presente sul territorio nazionalecon 20 compartimenti di competenza regionale e 80 sezioni provinciali,coordinati a livello centrale dal ServizioPolizia delle comunicazioni.
L’organizzazione è formata da circa duemila uomini e donne del Dipartimento di pubblica sicurezza con ampie conoscenze informatiche ed esperienza di polizia giudiziaria. Il Servizio è un punto di contatto
dell’Italia con gli uffici di polizia a livello internazionale, in particolare con i Paesi aderenti al G8, esperti di crimini informatici. Le aree d’intervento operativo riguardano:
  • la pedo-pornografia
  • il cyberterrorismo
  • il copyright,
  • l’hacking
  • la protezione delle infrastrutture critiche del Paese
  • l’ ebanking,
  • l’analisi criminologica dei fenomeni emergenti
  • i giochi e le scommesse on line
  All’interno del Servizio è stata costituita un’Unità d’analisi del crimine informatico (Uaci) che studia e analizza il computer crime insieme ai più grandi atenei italiani. La Polizia postale partecipa a gruppi di lavoro,

istituiti dal Governo od organismi internazionali, come il “Gruppo interministeriale per la sicurezza delle reti”, il “G8”, la Comunità Europea, il “Consiglio d’Europa”, l”Ocse”, l’Interpol, l’Europol.

 Inoltre collabora con istituzioni, come il Ministero delle comunicazioni e l’Autorità garante per le comunicazioni, e con privati operatori della comunicazione.