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Posti, graduatorie, bandi: tutte le date e le cifre per il Concorso scuola 2012


Cresce l’attesa per il concorso a cattedre 2012, che porterà una dote di migliaia di nuove assunzioni nel corpo docenti della scuola italiana. Una ventata di aria fresca attesa per ben 13 anni, dal 1999, quando venne emanato l’ultimo bando, in ordine cronologico, prima dell’era segnata dalle graduatorie moltiplica-precari. Ma quanti saranno esattamente i posti a disposizione nel primo bando e quanti in quelli già annunciati a venire? Quanti insegnanti precari potranno vincerli? Quanto tempo servirà per azzerare le graduatorie?
Innanzitutto, va specificato che i bandi già in programma saranno due: uno, il cui testo verrà pubblicato integralmente in Gazzetta Ufficiale il prossimo 24 settembre, e l’altro, fissato per la primavera 2013: due appuntamenti che decine di migliaia di aspiranti professori non vogliono assolutamente mancare.
Partiamo, dunque, dalla disamina delle cattedre che saranno oggetto dei primi due concorsi, già confermati anche dal Ministero. Per il primo, quello la cui promulgazione è ormai alle porte, i nuovi posti a disposizione saranno 11892, che si insedieranno da settembre 2013. Questi, saranno poi raddoppiati pescando dalle graduatorie, per un totale di 24mila nuovi docenti che saliranno in cattedra tra 12 mesi, nelle scuole di ogni ordine e grado.
A inizio 2013, invece, sarà la volta del concorso a cattedre – parte seconda, un “rimpasto” in confronto alla valanga di nuove assunzioni che saranno messe in palio tra poche settimane. La prossima primavera, infatti, le docenze messe a bando saranno non più di 5mila, meno della metà, dunque, per un totale di 10 mila nuovi assunti, con il “raddoppio” delle graduatorie, che si insedieranno a inizio anno scolastico 2013/ 2014.
Medesimo procedimento, dunque, per i due concorsi, che creeranno, nell’arco di sei mesi, un totale di 34mila nuovi contratti a tempo indeterminato per maestri e professori, senza dimenticare i 21mila – già scelti dalle graduatorie – che già lunedì 17 settembre entreranno in classe con l’inizio del nuovo anno scolastico. Dati alla mano, insomma, si sta avviando un rinnovamento radicale, di cui la scuola, secondo il ministro Profumo, ha tremendamente bisogno, e che dovrebbe continuare negli anni a venire, con la messa in calendario di un bando nuovo di zecca ogni due anni.
Questo meccanismo, ha spiegato di recente Profumo, servirà a smaltire gradualmente le graduatorie di accesso alla professione di insegnante, che in poco più di un decennio hanno accumulato un esercito di163mila precari. Tra le intenzioni del governo, infatti, viene sottolineata a gran voce la promessa di abbandonare definitivamente la logica del graduatorie, per sposare la regolarità dei concorsi, come negli anni del boom.
Purtroppo, però, le richieste da soddisfare saranno talmente tante che molti candidati dovranno armarsi di pazienza e tentare più volte l’agognata assunzione: se 163mila sono i precari che andranno convogliati a tranche entro il sistema scolastico, ancora di più saranno i nuovi entranti che cercheranno di spuntarla coi primi bandi, un numero che potrebbe crescere – e non di poco – se le modalità di accesso non saranno riservate ai soli abilitati.  A questo proposito, infatti, il Codacons ha già alzato le barricate contro il concorso della scuola.
Solo per la prima prova, vengono stimati oltre 200mila candidati: se la previsione sarà confermata, circa uno su venti riuscirà dunque a vincere la cattedra. Per tutti gli altri, bisognerà aspettare il successivo giro di giostra. Va ricordato che i neolaureati di età tra 27 e 35 anni vengono calcolati in oltre 50mila unità, di cui 21mila provenienti dai contestati test del “Tirocinio formativo attivo”. 
Di questo passo, anche le graduatorie, a conti fatti, non spariranno poi tanto in fretta: se 21mila le lasceranno a breve, altri 17mila entreranno in occasione dei primi due concorsi per effetto della ripartizione 50%-50%. Si tratta di 38mila precari, nel complesso, che saranno assunti nell’arco di un anno: ne restano in graduatoria 125mila, secondo i dati del Ministero, che al ritmo di un bando ogni due anni potrebbero essere azzerati nell’arco di un decennio. Insomma, lo stesso arco di tempo in cui si è venuta a creare la lista dei “dannati”, sarà necessario per cancellarla definitivamente.

Tutti i titoli e le classi per diventare docenti


Non solo le materie scientifiche, ma anche quelle umanistiche. Dalle prime indiscrezioni sull’incontro sindacati-governo filtrano alcune anticipazioni che sicuramente daranno speranza a tanti aspiranti professori: oltre alle discipline di calcolo, storicamente a corto di insegnanti, il maxiconcorso scuola 2012 porterà nuovi innesti anche nelle cattedre di Italiano, Filosofia, Latino e Greco.
Dunque, tra gli 11.892 posti messi a bando a partire dal 24 settembre, data in cui è prevista la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ci sarà posto anche per i laureati in materie letterarie o di cultura classica, che avranno così un’opportunità irrinunciabile di entrare in ruolo nell’universo scolastico. Chance, che, secondo quanto emerge, sarà comunque diluita nell’arco di tre anni per avviare alla professione tutti i vincitori, tesi che scongiura il ricorso a nuove graduatorie. Un arco di tempo nel quale, comunque, dovrebbero tenersi almeno altri due concorsi, secondo la tabella di marcia indicata dal ministro dell’Istruzione Francesco Profumo.
Ma vediamo nello specifico le classi che, secondo le prime informazioni disponibili, dovrebbero essere ammesse a partecipare alla prima prova. Per i posti a disposizione negli istituti di quella che, tecnicamente, è nominata scuola secondaria di secondo grado ma che, secondo il gergo mai invecchiato, identifica tutti gli istituti afferenti alle scuole superiori, trapela che il concorso sarà accessibile per laureati o abilitati nelle seguenti classi: A017, A019, A020, A025, A029, A034, A036, A037, A038, A047, A049, A050, A051, A052, A060, A246, A346, C430.  Per la scuola media, o “scuola secondaria di primo grado”, le uniche discipline in cui sarà aperto il bando saranno invece legate alle classi A028, A030, A033, A043, A059, A245 e A345.
Va specificato che, sempre per la scuola media e superiore, l’accesso alle prove sarà riservato a chi ha ottenuto l’abilitazione all’insegnamento e ai laureati in un titolo di studio del vecchio ordinamento, conseguito non oltre l’anno 2001/2002, per i corsi di studio quadriennali, 2002/2003 per i quinquennali e 2003/2004 per quelli di sei anni. Scuola primaria e per l’infanzia, invece, aprono le porte a tutti gli abilitati, ai laureati i laureati in Scienze della formazione e, sorpresa, anche ai diplomati entro l’anno scolastico 2001/2002, purché abbiano saltato la “chiamata” concorsuale del 1999.
Per Scuola primaria e gli asili, non dovrebbero esserci Regioni escluse dal bando: anche se dovesse emergere una carenza di posti, si vocifera in Ministero, i raggruppamenti saranno al massimo di due territori regionali. Insomma, tutto sembra ormai pronto per il via definitivo al concorso a cattedre: rientrate le voci di un possibile rinvio, con le parole del ministro Profumo in persona, ora iniziano anche a conoscersi i dettagliper l’ammissione: la corsa alla cattedra è davvero partita.


Inglese: è nato filminlinguainglese, il blog per vedere film completi in lingua inglese per migliorare la listening comprehension


Ho pensato fosse utile riunire in un solo sito i film in lingua inglese che sono presenti su YouTube ma difficilmente reperibili in quel caos indiscriminato.
E' nato così filminlinguainglese.blogspot.it  un blog dove poter scegliere tranquillamente tra film completi in lingua inglese visibili a schermo intero. Basta cliccare sulla piccola icona del film scelto nella home page e successivamente sull'icona in basso a destra per ingrandire lo schermo.

E poichè l'appetito vien mangiando (grazie anche agli apprezzamenti ricevuti) sono nati anche:
A questi quattro blog con finalità linguistiche si è poi aggiunto filmitalianiinbiancoenero.blogspot.it per coloro che amano i film italiani in bianco e nero prodotti tra il 1920 e il 1960.

Buona Visione
ipnos

Il Rosso e il Blu, un film sulla scuola italiana

Prof. Fiorito (Roberto Herlitzka): Meriterebbero di essere bocciati tutti quanti, presi a calci nel sedere uno per uno. Io però ho deciso di essere ancora più cattivo con loro, li promuovo...tutti.

Come ottenere l'accredito del servizio militare e dei periodi equiparati ai fini pensionistici


Informazioni dal sito Inps

Servizi online

Moduli necessari

Fonte: INPS

Riscatto della Laurea ai fini pensionistici


Informazione dal sito INPS

Servizi online

Moduli necessari

Fonte: INPS

La nuova riforma delle Pensioni


E' partita la nuova campagna istituzionale ideata da Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Inps per spiegare, in modo semplice e comprensibile a tutti, i concetti fondamentali della previdenza e le novità introdotte dalla Riforma.

Si tratta di alcuni brevi cartoni animati realizzati da Bruno Bozzetto, autore di numerosi lungometraggi e cortometraggi di animazione di grande successo, in collaborazione con il giornalista Lorenzo Pinna.


A partire dal 1° gennaio 2012, le anzianità contributive maturate dopo il 31 dicembre 2011 verranno calcolate per tutti i lavoratori con il sistema di calcolo contributivo.
Il sistema contributivo è un sistema di calcolo della pensione che si basa su tutti i contributiversati durante l'intera vita assicurativa.
Si distingue dal sistema di calcolo retributivo, che si basa sulla media delle retribuzionipercepite negli ultimi anni di vita lavorativa.
Quindi tutti i lavoratori che avrebbero usufruito di una pensione calcolata esclusivamente con il calcolo retributivo avranno una pensione in pro rata calcolata con entrambi i sistemi di calcolo.

La pensione di vecchiaia, per le donne iscritte all'AGO e forme sostitutive, a partire dal 1° gennaio 2012 si conseguirà a 62 anni ed entro il 2018 si dovrà arrivare a 66 anni di età. Ci sarà quindi parità tra uomini e donne.

Sempre da gennaio 2012 per le lavoratrici autonome e le iscritte alla Gestione separata, l’età pensionabile è fissata a 63 anni e 6 mesi e per il  2018 a  66 anni di età.

Le donne del settore pubblico iscritte a Fondi esclusivi dal 1° gennaio 2012 potranno conseguire la pensione di vecchiaia a 66 anni.

Gli uomini del settore privato e pubblico, sia dipendenti sia autonomi, già dal 2012 conseguono la pensione a 66 anni.

Tutti, uomini e donne, devono avere un’anzianità contributiva di almeno 20 anni.
Dal 1° gennaio 2012 la pensione di anzianità non esisterà più. Sarà sostituita dalla pensione anticipata. Non bastano più i 40 anni ma ce ne vogliono per l’anno 2012 41 e 1 mese per le donne e 42 e 1 mese per gli uomini.

I requisiti, oltre ad essere soggetti all’adeguamento alla speranza di vita (per l’anno 2013 pari a 3 mesi), sono aumentati di un mese per l’anno 2013 e di un ulteriore mese a decorrere dal 2014.

Il meccanismo delle quote è stato abolito così come la finestra di scorrimento di 12 mesi di attesa (finestra mobile).

Per coloro che perfezionano i requisiti per l’accesso alla pensione a decorrere dal 1° gennaio 2012 la pensione di vecchiaia e la pensione anticipata decorreranno dal 1° giorno del mese successivo alla maturazione dei requisiti.

È richiesta la cessazione di qualsiasi tipo di attività lavorativa alle dipendenze di terzi alla data di decorrenza della pensione. Non e', invece, richiesta la cessazione dell'attività svolta in qualità di lavoratore autonomo. 

Sono stati introdotti dei disincentivi per chi chiede la pensione anticipata prima dei 62 anni.
Infatti, sulla quota del trattamento pensionistico relativa alle anzianità contributive maturate antecedentemente al 1° gennaio 2012 è applicata una riduzione pari a 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo nell'accesso al pensionamento rispetto all'età di 62 anni; tale riduzione è elevata a 2 punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni (ovvero rispetto ai 60 anni di età).
La riduzione non si applica a chi matura il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017, se tale anzianità contributiva derivi esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro, inclusi i periodi di astensione per maternità, per servizio militare, per infortunio, per malattia e di cassa integrazione guadagni.

Oltre all’innalzamento dell’età viene affiancata anche una certa  flessibilità nell’uscita dal lavoro. Da 62 anni a 70 anni il pensionamento sarà flessibile con applicazione dei relativi coefficienti di trasformazione del capitale accumulato con il metodo contributivo calcolati fino a 70 anni, fermo restando il rispetto dei limiti ordinamentali nel pubblico impiego.
In via eccezionale, per i lavoratori del settore privato, iscritti all’AGO e alla forme sostitutive, è stato previsto quanto segue:
  • i lavoratori che entro il 31 dicembre 2012 maturano 36 anni di contribuzione e 60 anni di età o 35 di contribuzione e 61 di età potranno andare in pensione anticipata  al compimento dei 64 anni di età;
  • le lavoratrici  che entro il 31 dicembre 2012 maturano almeno 20 anni e alla medesima data conseguano un’età anagrafica di almeno  60 anni potranno andare in pensione di vecchiaia al compimento dei 64 anni di età.

La “riforma delle pensioni”, con l’aumento dell’età pensionabile e l’abolizione delle pensioni di anzianità, non si applica:
  • ai lavoratori che maturano  i requisiti previsti  entro il 31 dicembre secondo la normativa vigente alla predetta data del 31 dicembre 2011;
  • alle lavoratrici dipendente ed autonome,  in presenza di un'anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e di un'età pari o superiore a 57 anni per le lavoratrici dipendenti e a 58 anni per le lavoratrici autonome  per le quali, in via sperimentale fino al 31 dicembre 2015,  è confermata la possibilità di conseguire il diritto all'accesso al trattamento pensionistico di anzianità qualora optino per una liquidazione del trattamento medesimo secondo le regole di calcolo del sistema contributivo, a condizione che la decorrenza del trattamento pensionistico si collochi entro il 31 dicembre 2015.

E’ previsto il blocco dell’adeguamento all’inflazione per il 2012 e il 2013, per i trattamenti pensionistici che superano 1.402 euro nel 2011.

Per ulteriori approfondimenti consultare la Circolare n.35 del 14 marzo 2012

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