google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 TUTTOPROF. google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

PISA 2012, infografica dei risultati

Che risultati hanno ottenuto i paesi OCSE nel PISA (Program for International Student Assessment) 2012? Come funziona il vostro paese riguardo la lettura, la matematica e le scienze?
Più di 510.000 studenti hanno partecipato a questa indagine PISA, in rappresentanza di circa 28 milioni di ragazzi fino a 15 anni a livello globale.
Questi risultati PISA rivelano ciò che è possibile fare in materia di istruzione, mostrando ciò che gli studenti possono fare per ottenere un rendimento più elevato. The PISA 2012 Results Infographic
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Storia del metodo Feuerstein

Prologo
Premessa
Storia del metodo Feuerstein
A chi è rivolto il metodo Feuerstein
Affermazioni poste alla base del metodo Feuerstein
Presentazione del metodo Feuerstein
Esperienza di apprendimento mediato
Metodo adottato durante le lezioni
Organizzazione di una lezione
Carta cognitiva
Programma di arricchimento strumentale
Valutazione dinamica del potenziale di apprendimentoRiassunto del metodo di FeuersteinSuccessi e fallimenti del metodo FeuersteinProblemi per l'applicazione del metodo Feuerstein nella scuolaEffetto PigmalioneCopyrightBibliografiaGlossario

fonte: graffinrete

DSA e Scuola, vademecum per genitori e operatori

Documento emanato dall'Ufficio Scolastico Provinciale di Pisa. Completo, di semplice consultazione e ricco di spunti operativi.


LIM: 7 video lezioni su come utilizzarla

Padroni della LIM in 7 passi: sul portale "Scuol@ digitale" della Regione Valle D'Aosta è possibile seguire una serie di lezioni tenute da Paolo Tedeschi, formatore LIM per Ligra, che spiegano passo dopo passo come configurare ed utilizzare MimioTeach ed il software autore MimioStudio. Gli stessi concetti sono applicabili anche per la LIM MimioBoard!

Sintesi dal “Diario di un insegnante” di Pier Paolo Pasolini

  • i ragazzi odiano studiare perché lo studio non è avventura, ma noiosa convenzione
  • se un ragazzo è intelligente ma non studia è colpa dell'insegnante
  • l'insegnante deve essere animatore del processo educativo. Non deve essere oggetto d'amore ma saper provocare amore per l'oggetto di studio, saper suscitare la passione per lo studio che si autoalimenta
  • l'insegnante deve essere creativo e inventare situazioni dove apprendere è un gioco
  • l'insegnante non si deve abbassare al livello del ragazzo, non serve al processo educativo. È vero il contrario in quanto il ragazzo non vuole rimanere prigioniero del suo mondo ma è alla ricerca di strade per uscirne. E l'insegnante deve offrirgli l'opportunità
  • l'insegnante deve però umanizzarsi, farsi scoprire nei sentimenti, nelle debolezze, nella sessualità, nella quotidianità. Questo tenendo un profilo culturale alto
  • la scuola deve far cadere tutti i feticci, in primo luogo quello del ruolo dell'insegnante che col suo potere terrorizza i ragazzi
  • proprio per la necessità di abbattere tutti i feticci l'insegnamento della religione non deve essere obbligatorio
  • nella scuola la poesia è relegata a un ruolo minore in quanto non utile ai processi produttivi. Bisogna invece dare maggiore importanza alla poesia
  • la poesia è importante perché può innescare il processo creativo fine a se stesso, non utilitaristico, quindi puro
  • si deve cominciare dalla poesia contemporanea perché più vicina per linguaggio e per sentire a coloro che la devono apprendere
  • il processo di apprendimento passa attraverso il sentire: percepire emozioni e trovare le parole per esprimerle. Leggere poesia deve voler dire: sentirne le emozioni, scoprire le proprie, associare alle emozioni le scoperte linguistiche per esprimerle
  • le antologie sono insulse e sempre vetuste, gli unici libri di testo utili sono i manuali, come la grammatica. Le antologie vanno abolite per essere sostituite da materiali vivi e locali
  • il dialetto non deve rimanere fuori dalla scuola, esso è fonte primaria di ricchezza della lingua italiana
  • il fine ultimo della scuola è creare cultura

sintesi dal “Diario di un insegnante” di Pier Paolo Pasolini