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Eurydice: L'insegnamento della lettura: che cosa fanno i paesi europei per migliorare le competenze? 22/07/2011

È uscito un nuovo studio di Eurydice, dal titolo Teaching Reading in Europe: Contexts, Policies and Practices, che rivela quali sono i fattori chiave alla base dell’acquisizione delle competenze per gli alunni dai 3 ai 15 anni di età.

Alessandra Mochi
Un quindicenne su cinque e molti adulti in Europa non sanno leggere bene. Il nuovo studio prodotto dalla rete Eurydice e appena pubblicato dalla Commissione europea, dal titolo Teaching Reading in Europe: Contexts, Policies and Practices rivela che cosa stanno facendo i vari paesi per migliorare le competenze di lettura e in che cosa si dimostrano carenti. La maggior parte dei 31 paesi (stati membri dell’UE, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Turchia) coperti dallo studio ha fatto progressi nello sviluppo di politiche per migliorare le competenze di lettura; tuttavia, si riscontra la tendenza generalizzata a non concentrarsi sui gruppi maggiormente a rischio, come i maschi, i bambini di famiglie svantaggiate e i bambini immigrati. I ministri dell’educazione europei hanno stabilito l’obbiettivo di ridurre la quota dei lettori deboli dal 20% a meno del 15% entro il 2020. Per ora, solo il Belgio (comunità fiamminga), la Danimarca, l’Estonia, la Finlandia e la Polonia hanno già raggiunto questo obbiettivo.

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Eurydice: La ripetenza nell'istruzione obbligatoria in Europa: normativa e dati statistici 2011

Il rapporto mette a confronto l'utilizzo delle ripetenze nelle scuole europee.

Il rapporto mostra come fra i paesi europei ci siano grandi differenze nei tassi di ripetenza degli alunni nonostante che le ripetenze siano previste nella maggior parte dei paesi e che questi paesi applichino delle politiche sostanzialmente simili. Sembra infatti che i tassi di ripetenza siano più legati alla cultura educativa del paese piuttosto che alle effettive prestazioni degli alunni.

Consulta il rapporto

Eurydice: stipendi e indennità per Insegnanti e Dirigenti scolastici in Europa (2011)

Si tratta di una raccolta di dati sugli stipendi degli insegnanti e dei capi di istituto europei, dal livello preprimario a quello dell’istruzione secondaria superiore.

I dati sono presentati per ciascun paese in forma schematica e informano su:livelli decisionali responsabili della definizione degli stipendi nelle scuole pubbliche; stipendi nelle scuole private; stipendi lordi annui minimi e massimi per gli insegnanti e i capi di istituto nelle scuole pubbliche; aumento/diminuzione degli stipendi negli ultimi due anni;indennità stipendiali.

Come per tutte le pubblicazioni della rete Eurydice, i dati sono stati raccolti sulla base di documenti ufficiali, usando definizioni comuni che garantiscono la comparabilità delle informazioni nazionali e l’attendibilità della comparazione tra paesi.

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Eurydice: Organizzazione dell'anno accademico in Europa (2011/2012)

Questa pubblicazione presenta l'organizzazione dell'anno accademico (inizio, vacanze, periodi dei corsi e degli esami) per ciascuno dei 33 paesi facenti parte della rete Eurydice. Sono indicate anche le eventuali variazioni a seconda del tipo di programma (universitario o non universitario).
Erica Cimò

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Eurydice: Organizzazione del tempo scuola in Europa, primaria e secondaria superiore (a.s. 2011/2012)

Questa pubblicazione presenta le date di inizio dell'anno scolastico e la ripartizione delle vacanze su tutto l'anno nei 33 paesi facenti parte della rete (Paesi UE, paesi dell'AELS: Islanda, Liechtenstein e Norvegia, e Croazia e Turchia).
Erica Cimò
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Eurydice: Livelli di responsabilità e autonomia delle scuole in Europa 2009

Il presente bollettino, oltre ad includere un quadro politico e storico delle riforme a livello europeo sull’autonomia scolastica, si sofferma ad analizzare i livelli di responsabilità delle scuole nella gestione dei finanziamenti e delle risorse umane.

L’attenzione si sposta poi sull’autonomia didattica degli insegnanti per quanto concerne i contenuti curricolari, i metodi di insegnamento e la valutazione degli alunni. La parte finale presenta, inoltre, i principali modelli di valutazione delle scuole e degli insegnanti nei sistemi scolastici europei.

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Eurydice: Il dirigente scolastico in Europa 2009

Questo numero del bollettino è dedicato allo status e al ruolo del dirigente scolastico nei sistemi educativi europei.

La prima parte del bollettino è una sintesi comparativa in cui si mettono a confronto dati sulla dirigenza scolastica in particolare su tre aspetti chiave:l’esperienza professionale e la formazione specifica per diventare capo di istituto;gli stipendi dei capi di istituto;il tempo dedicato a tutta una serie di attività svolte dal dirigente, in più a quella principale di gestione e amministrazione.

Nella seconda parte, invece, è presentata in maniera più approfondita la figura del dirigente in 5 paesi UE (Francia, Finlandia, Germania, Inghilterra, Spagna) secondo il seguente indice:

•denominazione e status professionale,

•qualifica ed esperienza professionale,

•reclutamento e nomina,

•formazione iniziale e in servizio,

•competenze e sfera d’azione,

•valutazione.

Infine, nella sezione “allegati” vengono messi a disposizione, nella versione originale, esempi di strumenti impiegati per la valutazione dei dirigenti in Francia, Inghilterra e Spagna.


Riscatto della Laurea all'INPS, un parere controcorrente

Analisi di Marco Liera dello scampato tradimento dei lavoratori che hanno riscattato presso l'Inps gli anni dell'università. Il governo questa volta ha fatto dietrofront, ma resta il fatto che la contribuzione obbligatoria all'Inps e agli altri enti espone già il benessere futuro al rischio Italia in modo eccessivo, tale da sconsigliare versamenti volontari.