Opuscolo divulgato dal MIUR per spiegare la riforma del primo ciclo di scuola (scuola dell'infanzia)
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Premio per i migliori oggetti didattici prodotti dalle Scuole
Il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione - Dipartimento per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione tecnologica e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con FORUM PA, presentano il Premio “A scuola di innovazione”.
Le nuove tecnologie e i prodotti multimediali possono essere di grande aiuto sui banchi di scuola. Il Premio “A scuola di innovazione” vuole promuoverne l’utilizzo, diffondendo le migliori esperienze di questo tipo realizzate in Italia.
Per il bando di partecipazione e gli approfondimenti clickare QUI
Piattaforma didattica sulla Costituzione Italiana
Interessante iniziativa del Parlamento Italiano per la diffusione della conoscenza, in particolare nelle scuole, della Costituzione italiana. Sito ricco di spunti operativi e non solo del testo, ancorchè tradotto in inglese, francese, tedesco, spagnolo, arabo.
Piattaforma didattica sulla Costituzione Italiana
Piattaforma didattica sulla Costituzione Italiana
Concorso Parlawiki, Il Parlamento dei Bambini
Il Parlamento Italiano lancia un concorso rivolto alle classi V della Scuola Elementare e alla Scuola Secondaria di primo grado per avvicinarle alla conoscenza delle Istituzioni e del Parlamento in particolare. QUI puoi trovare i materiali per proporre un lavoro su questo tema alla tua classe e il bando di partecipazione al “Concorso Parlawiki- Costruisci il vocabolario della democrazia”
Insegnare con la Lim
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E' già nata l'anti LIM
Nato dalla collaborazione tra la Fondazione IBM Italia e il Liceo Ginnasio Statale Augusto di Roma, il progetto SmartWall ha l’obiettivo di far leva su nuove modalità di insegnamento frontale in classe e di valorizzare le grandi potenzialità offerte dall’apprendimento cooperativo. Il progetto verrà sperimentato durante la seconda parte dell’anno scolastico 2009-2010.
SmartWall è basato su una soluzione tecnologica che consente di utilizzare una parete all’interno della classe come se si disponesse di una vera e propria lavagna digitale. Realizzata su iniziativa di alcuni volontari IBM che collaborano col mondo della scuola, utilizzando tecnologie già disponibili e a basso costo, questa soluzione si integra nel normale svolgimento delle lezioni. In questo modo sarà possibile favorire una maggiore interazione tra docenti e studenti, superando la tradizionale impostazione frontale delle lezioni ed avvicinandole al modo di pensare, di comunicare ed apprendere dei giovani.
“E’ oramai condivisa l’idea che solo quando le tecnologie si integrano positivamente con i tradizionali strumenti didattici, contribuendo alla creazione di nuovi contesti di apprendimento, possono costituire una risorsa preziosa per ammodernare e rendere più efficace il sistema scolastico” sottolinea Angelo Failla, Direttore della Fondazione IBM Italia.
Presto un Netbook per tutti i Professori
Proposta molto interessante che ancora non si capisce da chi verrà finanziata.
Continua l¹impegno nel mondo education di ASUS, che diventa protagonista con i propri mini computer Eee PC di un nuovo progetto volto a rivoluzionare la didattica nella scuola. La nuova iniziativa, tra i primi esempi in Europa, prevede che tutti i professori siano equipaggiati con un computer portatile personale, che possono utilizzare in sostituzione dei tradizionali registri e come strumento interattivo per l¹insegnamento, nonché nelle relazioni con famiglie e studenti.
Asus, annuncia un nuovo progetto sul mondo della scuola che prevede di dotare ciascun insegnante di un computer portatile da utilizzare per la didattica e la gestione alunni. Promotrice con i propri netbook Eee PC di diversi progetti pilota, che hanno visto l¹introduzione del computer in aula ad uso di ogni alunno oppure in sostituzione del registro di classe, ASUS ha raggiunto un nuovo importante traguardo, reso possibile grazie anche alla preziosa collaborazione con Master Training. In due diverse scuole, dislocate in Lombardia e Veneto, ciascun professore disporrà di un computer ASUS, che potrà essere utilizzato sia per la didattica in aula sia in sostituzione del registro personale dell¹insegnante, aprendo le porte all¹era del PC per ogni insegnante.
Si tratta di un nuovo e decisivo passo in avanti verso l¹informatizzazione della scuola, che coinvolge in modo significativo i metodi stessi di insegnamento. Dotando ogni docente di un netbook personale, che può essere usato anche in modalità wireless (senza fili), la scuola è in grado di orientarsi verso nuove forme di didattica, con lezioni sempre più interattive, dove la tecnologia consente di approfondire qualsiasi tema, anche attraverso l¹utilizzo di Internet, fino ad arrivare col tempo ad eliminare carta e penna tramite l¹utilizzo esclusivo di supporti digitali.
Il Liceo Crespi di Busto Arsizio (VA) e l¹Educandato Statale ³Agli Angeli² di Verona sono tra i primissimi esempi di scuole in Europa dove ciascun insegnante potrà disporre di un proprio computer che consente di sostituire completamente sia il registro di classe sia quello personale del professore, grazie anche a MasterCom, un¹applicazione Web interattiva appositamente sviluppata per le scuole da Master Training.
L¹obiettivo è quello di informatizzare e ammodernare l¹intero sistema scolastico. Un cambiamento importante che in altri istituti, quali l¹ITIS ³B. Pascal² di Cesena, il Liceo Mazzini di La Spezia (SP) e il Liceo Giolitti di Bra (CN), sta avvenendo in maniera graduale, con l¹utilizzo del PC da parte dei professori per ora solo in alcune classi – sei nella scuola romagnola e otto in quella ligure, che partiranno con la sperimentazione nei prossimi giorni, e quattro in quella piemontese, dove l¹utilizzo del PC portatile è già una realtà per circa il 30% dei docenti per dar modo agli insegnanti di organizzare la nuova forma di didattica ed estendere poi rapidamente l¹impiego del mini computer di ASUS a tutto il corpo docenti. In particolare, l¹impiego dei piccoli computer Eee PC di ASUS come registri personali degli insegnanti assicura maggiore interattività tra il corpo docente, gli alunni e le loro famiglie, che potranno consultare tramite web, e quindi anche al di fuori della scuola, gli argomenti trattati durante le lezioni o, in alcuni casi, anche le valutazioni assegnate nel corso dei mesi e in generale tutta la programmazione didattica materia per materia.
Grazie all¹applicazione MasterCom con cui i PC sono ottimizzati, inoltre, è possibile gestire anche altri aspetti legati alla didattica degli alunni, tra cui assenze, giustificazioni, pagelle, e comunicazioni scuola-famiglia attraverso pagine personali raggiungibili dai siti web delle scuole, oltre a snellire e velocizzare le procedure amministrative. Tutti gli studenti delle scuole oggetto della nuova iniziativa promossa da ASUS e MasterTraining, infatti, dispongono di badge, uno strumento in grado di registrare, attraverso apposite postazioni di rilevamento, l¹ingresso e l¹uscita degli alunni, inviando queste informazioni ai registri elettronici, che vengono, quindi, aggiornati in automatico. Questo assicura anche maggiore coordinamento tra i professori, anche in sede di consigli di classe e di esami. In queste occasioni, infatti, la situazione di ogni studente potrà essere facilmente consultata a video, condivisa da tutti e archiviata in formato digitale, con una sensibile riduzione di tempi, ingombri e materiale di cancelleria.
fonte: hwgadget.com
Sistema scolastico tedesco: efficiente ma molto rigido
L’istruzione scolastica in Germania è determinata, come per le altre istituzioni, dalla gestione degli stati federali (Länder) ed è strutturata in precise e complesse categorie. I bambini dai tre ai sei anni accedono a una sorta di asilo nido (Kindergarten, giardino di infanzia) che non è obbligatorio. In alcuni Länder esistono anche delle classi pre-scuola, le Vorklassen, che preparano i piccoli al loro ingresso nel mondo scolastico.
La scuola elementare
Poi si passa alla Grundschule, la scuola elementare obbligatoria. Qui gli alunni ricevono la prima istruzione fondamentale, ma anche il primo giudizio degli insegnanti che sarà determinante per il loro futuro scolastico. Infatti, nella Grundschule gli insegnanti hanno il dovere di distinguere da subito i bambini con ritardi nell’apprendimento, che vengono destinati a scuole particolari chiamate una volta Sonderschulen (scuole differenziali) ed oggi Förderzentren (centri di sostegno). La Dottoressa Guadatiello, insegnante nel centro integrazione di Monaco di Baviera, durante una intervista rilasciata a Radio Lora, ha fatto capire che la mancanza di abilità cognitive e la troppa esuberanza portano i piccoli alunni a frequentare scuole diverse. La maggior parte di questi bambini, però, appartiene a famiglie straniere venute a vivere in Germania. I test per verificare, se un bambino può frequentare la scuola elementare o se deve essere iscritto al Förderzentrum, vengono eseguiti in tedesco.
Spesso, quindi, la “inabilità cognitiva” coincide con una mancata conoscenza della lingua. Per esempio: i bambini italiani vivaci verrebbero valutati dai tedeschi come troppo vivaci e per questo indirizzati ai Förderzentren.
Tali differenze nella scuola primaria sono state ampiamente criticate, anche dal commissario delle Nazioni Unite Vernor Muñoz Villalobos, perché perpetuano un sistema di ineguaglianza che i bambini si portano con sé per tutta la vita. Infatti, in base alle sue performances nella scuola primaria, il bambino potrà poi frequentare o meno il liceo e l’università e non sempre il disagio scolastico iniziale sarà recuperabile. La scuola primaria ha una durata di quattro anni dopo i quali, senza nessun esame scolastico, si accede all’istruzione scolastica secondaria inferiore.
Istruzione secondaria
Qui ci sono le prime distinzioni: c’è la Hauptschule, una specie di scuola media e istituto di avviamento lavorativo che dura cinque anni e avvia ad una formazione professionale; c’è la Realschule, più specializzata, simile a un’istituto tecnico, e poi per i più meritevoli c’è il Gymnasium che prepara all’università: è una scuola molto elitaria, che ha una durata di dieci anni.
Nelle scuole secondarie si inizia la mattina dalle 7.30 e si studia fino alle 13. Le lezioni durano circa 55 minuti, con 20 minuti di intervallo totale e i voti funzionano in modo contrario rispetto al sistema italiano. In Germania se un alunno prende 1 ha preso ottimo, fino al 6 che indica un’insufficienza grave. Se uno studente ha due materie insufficienti, non ci sono esami di riparazione, ma solo una bocciatura senza pietà.
In alcuni stati federali però esistono anche le Gesamtschule, una sorta di scuola generica che accorpa tutte le materie delle tre sopra menzionate. In questo caso gli alunni frequentano la stessa scuola e poi vengono distribuiti nei diversi tipi di indirizzo. Dopo i dieci anni della scuola dell’obbligo, gli studenti possono decidere se proseguire verso l’Abitur, l’esame di maturità, necessario per l’accesso universitario.
Serena Marchionni
fonte: www.ioacquaesapone.it
La scuola elementare
Poi si passa alla Grundschule, la scuola elementare obbligatoria. Qui gli alunni ricevono la prima istruzione fondamentale, ma anche il primo giudizio degli insegnanti che sarà determinante per il loro futuro scolastico. Infatti, nella Grundschule gli insegnanti hanno il dovere di distinguere da subito i bambini con ritardi nell’apprendimento, che vengono destinati a scuole particolari chiamate una volta Sonderschulen (scuole differenziali) ed oggi Förderzentren (centri di sostegno). La Dottoressa Guadatiello, insegnante nel centro integrazione di Monaco di Baviera, durante una intervista rilasciata a Radio Lora, ha fatto capire che la mancanza di abilità cognitive e la troppa esuberanza portano i piccoli alunni a frequentare scuole diverse. La maggior parte di questi bambini, però, appartiene a famiglie straniere venute a vivere in Germania. I test per verificare, se un bambino può frequentare la scuola elementare o se deve essere iscritto al Förderzentrum, vengono eseguiti in tedesco.
Spesso, quindi, la “inabilità cognitiva” coincide con una mancata conoscenza della lingua. Per esempio: i bambini italiani vivaci verrebbero valutati dai tedeschi come troppo vivaci e per questo indirizzati ai Förderzentren.
Tali differenze nella scuola primaria sono state ampiamente criticate, anche dal commissario delle Nazioni Unite Vernor Muñoz Villalobos, perché perpetuano un sistema di ineguaglianza che i bambini si portano con sé per tutta la vita. Infatti, in base alle sue performances nella scuola primaria, il bambino potrà poi frequentare o meno il liceo e l’università e non sempre il disagio scolastico iniziale sarà recuperabile. La scuola primaria ha una durata di quattro anni dopo i quali, senza nessun esame scolastico, si accede all’istruzione scolastica secondaria inferiore.
Istruzione secondaria
Qui ci sono le prime distinzioni: c’è la Hauptschule, una specie di scuola media e istituto di avviamento lavorativo che dura cinque anni e avvia ad una formazione professionale; c’è la Realschule, più specializzata, simile a un’istituto tecnico, e poi per i più meritevoli c’è il Gymnasium che prepara all’università: è una scuola molto elitaria, che ha una durata di dieci anni.
Nelle scuole secondarie si inizia la mattina dalle 7.30 e si studia fino alle 13. Le lezioni durano circa 55 minuti, con 20 minuti di intervallo totale e i voti funzionano in modo contrario rispetto al sistema italiano. In Germania se un alunno prende 1 ha preso ottimo, fino al 6 che indica un’insufficienza grave. Se uno studente ha due materie insufficienti, non ci sono esami di riparazione, ma solo una bocciatura senza pietà.
In alcuni stati federali però esistono anche le Gesamtschule, una sorta di scuola generica che accorpa tutte le materie delle tre sopra menzionate. In questo caso gli alunni frequentano la stessa scuola e poi vengono distribuiti nei diversi tipi di indirizzo. Dopo i dieci anni della scuola dell’obbligo, gli studenti possono decidere se proseguire verso l’Abitur, l’esame di maturità, necessario per l’accesso universitario.
Serena Marchionni
fonte: www.ioacquaesapone.it
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