Un'esilarante rassegna di giustificazioni che gli alunni hanno usato per motivare i loro ritardi, assenze, impreparazioni ecc. ecc.
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Rassegna di note disciplinari
Una divertente, fantasiosa e anche un po' ridicola rassegna di note disciplinari che i docenti scrivono sul registro di classe ai loro alunni.
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Alunni difficili: per la Cassazione i docenti debbono avere pazienza e tolleranza
Quando i docenti hanno a che fare con alunni indisciplinati debbono mantenere un atteggimento di pazienza e di tolleranza. E' quanto afferma la Corte di Cassazione in una sentenza con la quale ha respinto le richieste di un professore che dopo essersi dimesso per non riuscire più a trattare con un alunno indisciplinato aveva chiesto un indennizzo. Secondo la Suprema Corte, uno dei compiti dell'istituzione scolastica e del suo corpo docente è "quello di assicurare, nella prima fase di approccio degli alunni alla nuova realta' in cui sono inseriti, oltre agli aspetti prettamente didattici, anche un graduale inserimento e un crescente conformarsi dei comportamenti agli standard minimi necessari per un proficuo lavoro di apprendimento''. Il caso esaminato dalla corte riguardava il difficle inserimento di unragazzo brasiliano che per diversi anni aveva vissuto in una favelas. Nella scuola si era reso protagonista "di episodi gravi quali avere chiuso a chiave la classe e gettato dalla finestra la chiave, l'avere colpito con un calcio un altro professore rivolgendogli espressioni triviali, l'avere scagliato un barattolo di vernice contro la cassettiera dell'aula, l'avere agitato un ombrello contro un prof preso di mira''. L'insegnante di lettere, esasperato, aveva quindi rassegnato le dimissioni e il Tribunale di Firenze gli aveva riconosiuto l' indennita' sostitutiva del preavviso pari circa a 3 mila euro. S In appello la sentenza era stata ribaltata sulla base del rilievo che il ragazzo, aiutato anche da una psicologa, era riuscito a portare a termine l'anno scolastico. Il docente ricorrendo in Cassazione aveva sostenuto che le sue dimissioni era volte ''a tutelare la sua persona e quella dei colleghi da atteggiamenti potenzialmente lesivi ed autolesivi dell'alunno''. I giudici di Piazza Cavour nel respingere il ricorso hanno così ricordato che di fronte a casi di alunni difficili i docenti debbono avere ''doti di pazienza e tolleranza, oltre a specifiche conoscenze psicopedagogiche dell'eta' evolutiva''.
fonte: studiocataldi.it
I soldi spesi dalle scuole
Un interessante articolo su come alcune scuole spendono i soldi. In un momento drammatico per i docenti precari e per i tagli indiscriminati alla Scuola francamente si sente il bisogno di un maggiore controllo su come vengono spese le (scarse) risorse.
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Per Confindustria ci vuole "uno scatto di reni" per far ripartire l'economia
A conferma di quanto sia stata scellerata la scelta del Governo di intervenire sulle retribuzioni degli statali, ispirati dal presidente della confindustria con i suoi ossessivi "tagliare, tagliare, tagliare" ora il Centro studi della Confindustria snocciola dati statistici inequivocabili sulla situazione degenerata e non migliorata dell'economia italiana.
Il Centro studi di Confindustria «stima che il 2010 si chiuderà con 480 mila persone occupate in meno rispetto al 2008». Con un ricorso alla cassa integrazione «che rimarrà alto per il resto del 2010». Sono 450 mila sono i posti di lavoro già persi a fine giugno, altri 30 mila sono «a rischio» nella seconda metà dell'anno. Per il CsC «l'occupazione non ripartirà prima dell'anno prossimo», con una stima del +0,4% delle unità di lavoro, ed un tasso di disoccupazione che «salirà, terminando il 2011 al 9,3%».
LA RIPRESA PERDE SLANCIO Sul fronte della ripresa «la performance dell'Italia è tra le peggiori, così come lo era stata nella recessione». Lo sottolinea il centro studi che con il rapporto di autunno ha rivisto al ribasso le stime di crescita per il 2011 (al +1,3%, dal +1,6% stimato a giugno) e confermato le previsioni per il 2010. Anche in Italia la ripresa «perde slancio». Serve «uno scatto di reni nelle riforme», ci sono «nodi strutturali non sciolti».
Noi riteniamo che più che di uno scatto di reni ci voglia uno scatto di cervello e di "fantasia", come ha auspicato anche il Presidente Napolitano, che porti finalmente a far comprendere che i consumi non ripartiranno mai (e con essi l'occupazione), finchè non sarà restituito alla classe media, e in particolare agli statali, il maltolto.
Per Fini l'integrazione passa per la Scuola
Per Fini la Scuola e la Costituzione son i due i capisaldi della via italiana all'integrazione. Ne' assimilazionismo alla francese ne' multiculturalismo nordeuropeo. Gianfranco Fini pensa a un modello di integrazione che porti "i nuovi cittadini" a sentire "l'Italia come la loro patria": cosi' che possano esercitare i loro diritti avendo ben presenti i propri doveri.
"Dobbiamo fare in modo di considerare la Carta Costituzionale non solo come una legge fondamentale dello Stato, che nonostante la sua anzianita' conserva la sua freschezza e attualita' nella prima parte, ma anche come Carta fondamentale per garantire la convivenza civile tra tutti coloro che sono cittadini italiani a prescindere dalla loro etnia, la loro religione e il Paese di provenienza", dice il presidente della Camera in occasione della presentazione del libro "Benvenuto nuovo cittadino italiano", dove viene accolto da un caloroso applauso della platea. Secondo Fini, quindi, "e' importante conoscere la Costituzione per coloro che vogliono diventare cittadini italiani" proprio perche' contiene "i valori e i principi della convivenza" civile. "E' indubbio che colui che vuole diventare cittadino italiano - spiega Fini - ha diritto a mantenere la sua identita', che deve essere pero' compatibile con i valori della nostra Costituzione". A tale proposito importanti sono "l'informazione e la scuola che insegna la lingua e l'accettazione convinta della nostra Carta: i valori fondamentali della societa'".
Fini fa quindi un riferimento ai temi di attualita'. "La decisione del Parlamento francese di vietare il burqa e' non solo giusta, ma opportuna e doverosa - sottolinea - in ragione di un valore della nostra Carta Costituzionale relativo alla dignita' della donna che non puo' essere sottoposta a violenza o comportamenti indotti da gerarchie diverse da quelle della legge".
E ancora, in merito alle parole del capo dello Stato sulle maggiori risorse da destinare alla scuola: "dobbiamo investire sulla qualita' del futuro dei nostri figli nell'ambito delle politiche economiche che ovviamente devono fare i conti con la situazione finanziaria del Paese. Ma credo - conclude la terza carica dello Stato - che un investimento sulla ricerca, sul sapere, sull'eccellenza e sulla scuola sia doveroso".
fonte: YahooFinanza
Youth on the Move: iniziativa UE per la mobilità degli studenti e l'occupazione giovanile
Un'iniziativa dell'UE per rinvigorire i sistemi scolastici e universitari, promuovere la mobilità degli studenti e rispondere al problema della disoccupazione giovanile.
Scopo dell'iniziativa è porre i giovani al centro del sistema educativo e della mobilità studentesca per garantire che possano acquisire le conoscenze, competenze ed esperienze necessarie per trovare un primo impiego.
Youth on the Move è una delle principali iniziative di Europa 2020 , la nuova strategia dell'UE per la crescita economica e la creazione di nuovi posti di lavoro, che punta ad un tasso di occupazione del 75% in ambito europeo entro la fine del prossimo decennio.
Youth on the Move è una delle principali iniziative di Europa 2020 , la nuova strategia dell'UE per la crescita economica e la creazione di nuovi posti di lavoro, che punta ad un tasso di occupazione del 75% in ambito europeo entro la fine del prossimo decennio.
"Vogliamo ridurre il fenomeno dell'abbandono scolastico e accrescere il numero dei giovani nell'istruzione terziaria, in modo che possano sviluppare appieno le loro potenzialità", ha affermato la commissaria europea per l'Istruzione Androulla Vassiliou.
Un'istruzione adeguata può contribuire a migliorare le prospettive professionali di coloro che si affacciano sul mondo del lavoro. Attualmente i giovani europei in cerca di un primo impiego sono cinque milioni.
Il programma in 28 punti vuole favorire l'apprendimento informale, le capacità imprenditoriali e le opportunità di studiare all'estero. Intende anche accrescere l'attrattiva dell'Europa come luogo di studio, promuovendo una serie di università di fama internazionale.
Uno strumento di microfinanziamento darà un sostegno ai giovani imprenditori per aiutarli a far crescere la loro attività.
Nell'ambito dell'iniziativa, l'UE incoraggerà gli Stati membri ad adottare un sistema di "garanzia per i giovani" per assicurare che ogni studente possa trovare un posto di lavoro, seguire una formazione o avere un'esperienza lavorativa entro sei mesi dalla fine degli studi.
L'iniziativa "Youth on the Move" avrà un apposito sito web, che potrà essere visitato da tutti coloro che desiderano studiare o svolgere un tirocinio all'estero, mentre è in programma un nuovo passaporto europeo delle competenze da usare in tutta l'UE. Il prossimo 17 settembre dalle 15 alle 16 la commissaria europea Vassiliou parteciperà ad un dibattito online sull'iniziativa. Eventuali domande possono essere inviate in anticipo in qualsiasi lingua dell'UE all'indirizzo: EAC-YOM@ec.europa.eu.
fonte: Commissione Europea
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