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Legge Di Stabilita’ 2013: Stralcio Delle Norme Riguardanti La Scuola


Stralcio delle norme riguardanti la scuola nel testo depositato dal Governo alla Camera dei Deputati sul quale, nei prossimi giorni, inizierà l’iter di approvazione delle Commissioni e successivamente dell’Aula, per poi passare al Senato. 

Guarda il documento della UIL Scuola

fonte: http://www.pinodurantescuola.com

24 Novembre Sciopero Generale della Scuola con Manifestazione Nazionale


Basta con il massacro della scuola pubblica! 24 novembre sciopero generale della scuola con manifestazione nazionale
Cobas Scuola 
18/10/2012 21:32
Come se non bastasse la manovra “ammazza-Italia”, il furto delle pensioni, la legge Fornero e la “spending review”, Monti ha colpito ancora con la “legge di in-stabilità”. Tocca di nuovo alla scuola fare da agnello sacrificale, dopo che il governo Berlusconi aveva cancellato 150 mila posti di lavoro, espulso i precari e creato classi-pollaio fino a 35 alunni. Il contratto nazionale, fermo dal 2009, resta bloccato fino al 2014 e lo stesso vale per gli scatti di anzianità, l’unica progressione di carriera. Con i due blocchi, in cinque anni i lavoratori/trici saranno derubati dai 60 ai 90 mila euro. Ma Monti-Profumo si sono superati imponendo addirittura l’aumento orario di lezioni “frontali” dei docenti delle scuole medie e superiori di 6 ore a settimana a parità di stipendio: aumento senza precedenti nella storia della Repubblica per nessuna categoria, non avvenuto in alcun altro paese europeo pur massacrato dall’”austerity”, che provocherebbe il taglio di circa centomila posti di lavoro e la cacciata in massa dei precari, aggrediti già con il ridicolo concorsaccio.
E’ bene ricordare che l’orario frontale (a cui si aggiungono le riunioni collegiali, la preparazione e correzione di compiti e lezioni, il ricevimento delle famiglie ecc..) dei docenti italiani è uguale o superiore alla media dell’Unione Europea: 22-25 ore alla primaria contro le 19,6 europee; 18 nella secondaria inferiore come nell’UE, e altrettante nella superiore contro le 16,3 UE; mentre gli stipendi sono nettamente inferiori agli europei, meno della metà dei più alti.
La misura è davvero colma: è ora di dire tutti/e insieme basta al massacro della scuola pubblica e dei suoi protagonisti! Dunque, i COBAS, raccogliendo la data già lanciata da Cisl, Gilda, Snals e Uil, indicono per il 24 novembre lo sciopero generale della scuola con manifestazione nazionale, per cancellare il folle aumento dell’orario, chiedendo piuttosto quel ruolo unico che lo abbassi ai docenti della primaria innalzandone gli stipendi, da equiparare per tutti gli/le insegnanti ed ATA a quello medio UE; per lo sblocco dei contratti e degli scatti di anzianità; per la cancellazione della legge Aprea e del concorsaccio; per l’assunzione dei precari, docenti ed ATA, su tutti i posti in organico di fatto e di diritto; per rifiutare la deportazione degli “inidonei”, la scuola-miseria, la scuola-quiz dell’Invalsi, le classi-pollaio.
Avremmo preferito un giorno che consentisse anche ai lavoratori/trici delle elementari e delle materne di scioperare. Ma ora non avrebbe senso dividerci scegliendo una data diversa dal 24 (il 24 contro le 24, viene da dire): e comunque anche chi non lavora può partecipare venendo alla  manifestazione nazionale che va svolta unitariamente. Essa è importante quanto lo sciopero, sulle cifre del quale il balletto con il MIUR è prevedibile: l’impatto non occultabile sul Parlamento, sul governo e sui partiti che lo sostengono, sui mass-media, l'avrà soprattutto la manifestazione che potrebbe essere la più grande di questo decennio. Ma per raggiungere tale risultato la manifestazione deve essere unica e unitaria. Ce ne sono tutte le condizioni. Anche se su altri punti abbiamo posizioni diverse, vi sono tre obiettivi fondamentali in comune: la cancellazione delle 24 ore, lo sblocco dei contratti e quello degli scatti. Un corteo unitario è indispensabile soprattutto perché la stragrande maggioranza di docenti ed ATA su questi comuni obiettivi chiede un’unità di tutte le organizzazioni (a cui anche la Cgil potrebbe aggiungersi) non solo nello sciopero ma anche in piazza. Proponiamo dunque a Cisl, Gilda, Snals e Uil (e Cgil se intenzionata a scioperare) di incontrarci per decidere il 24 un grande corteo unitario - con pari dignità - e per stabilirne le modalità.
Piero Bernocchi   portavoce nazionale COBAS
18 ottobre 2012

Sindacati della Scuola


  • CISL-Scuola
  • COBAS Comitati di Base Scuola
  • CUB SCUOLAConfederazione Unitaria di Base Scuola
  • FLC CGIL
  • GILDA Associazione Professionale dei Docenti
  • SNADIR Sindacato Nazionale Autonomo Degli Insegnanti di Religione
  • SNALS Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola
  • UCIIM Associazione Professionale Cattolica di Dirigenti, Docenti e Formatori della Scuola e della Formazione Professionale
  • UGL Scuola Unione Generale del Lavoro Scuola
  • UIL-Scuola Unione Italiana Lavoratori Scuola
  • UNICOBAS Federazione sindacale dei comitati di base

Individuati finalmente i grandi evasori italiani: gli Insegnanti

Pensavate che fossero i dentisti, quelli che ad ogni preventivo vi offrono il doppio costo, con o senza fattura? Pensavate che fossero quei medici che non hanno neanche il coraggio di chiedere la parcella mandandovi dall'infermiera che fa l'esattrice senza scontrino? Pensavate che fossero i meccanici o gli idraulici che non sanno neanche cosa sia una fattura?
Niente di tutto questo, siete voi, o per meglio dire siamo noi.
Centinaia di miliardi evasi con quelle galeotte ripetizioni per le quali, imbarazzati, chiediamo 10, massimo 15 € l'ora e, spesso, ci chiedono lo sconto. Certo c'è anche chi chiede di più per materie più impegnative e specifiche, 20, 25 € l'ora. Senza pagare una lira di tasse.
Vergogna, quei 3-400 euro l'anno dovrebbero essere dichiarati e cumulati agli altri redditi e pagarci le giuste tasse: il 32% di Irpef, il 18% di INPS e poi addizionali varie. Quanto rimane? Poco meno della metà.
E' poco? Non c'è problema, basta chiedere di più e a chi ci chiede lo sconto, cacciarlo via per tentata istigazione all'evasione fiscale.

Stop al Turismo Scolastico: gli insegnanti si mobilitano

  Duole dirlo ma di fronte ad un simile massacro della Scuola l'unica iniziativa che può far recedere il governo è questa: BLOCCARE IL TURISMO SCOLASTICO. Dalle gite di mezza giornata, che il più delle volte impegnano per ore eccedenti non retribuite, a quelle di un'intera giornata, per i motivi di cui sopra, per finire ai campi scuola che in più di un'occasione sono stati motivo di condanne degli accompagnatori, con conseguenti risarcimenti, per omessa ( il più delle volte impossibile) sorveglianza. Il tutto GRATIS
leggi :

  Il Governo se la vedrà con albergatori, ristoratori e trasportatori che lavorano e prosperano sul Turismo Scolastico grazie alla buona volontà degli accompagnatori che d'ora in poi dovranno pretendere, come ogni altro lavoratore, un'indennità di missione e una copertura assicurativa totale, per se stessi e per gli alunni accompagnati. 
 Ma qualcosa si sta già muovendo a livello nazionale:

Ufficio stampa Gilda degli insegnanti - Da domani stop a tutte le attività non obbligatorie, comprese le gite e i viaggi di istruzione, per protestare contro il mancato pagamento degli scatti di anzianità, i tagli alla scuola e l´ipotesi di aumento a 24 ore delle lezioni prevista dalla legge di Stabilità.

E´ un fronte compatto quello dei docenti aderenti alla Gilda degli Insegnanti che questa mattina si sono riuniti in assemblea provinciale all´Itis Armellini di Roma.

All´iniziativa, durante la quale è intervenuto anche il coordinatore nazionale Rino Di Meglio, hanno partecipato moltissimi iscritti del sindacato per discutere le problematiche riguardanti gli insegnanti di educazione fisica. Ma l´appuntamento è stato anche l´occasione per rilanciare la serie di iniziative di protesta che da qui al 24 novembre, data scelta da Cisl, Uil, Gilda Fgu e Snals Confsal per lo sciopero e la manifestazione nazionale, infiammerà il mondo della scuola.

Molto applaudito l´intervento di Di Meglio che ha esortato la platea di docenti ad aderire al blocco delle attività extrascolastiche e a unirsi per redigere documenti di protesta da inviare al ministero dell´Istruzione e agli organi di stampa.



Marco Rossi Doria affida a Facebook le speranze per un cambiamento del DDL stabilità per la scuola

" Ddl stabilità: troveremo soluzione diversa per la scuola. Ma discutere presto un patto per rinnovarla."

Parola di Marco Rossi Doria,  Sottosegretario all'Istruzione, sulla sua pagina di Facebook

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Orario docenti a 24 ore: bozza ufficiale

Bozza ufficiale del testo, che andrà in Parlamento per l'approvazione, riguardante la modifica del rapporto di lavoro degli insegnanti.

Scarica la Bozza in pdf

Burnout: un Blog per spiegarlo

Interessante blog tenuto dal Dott. Vittorio Lodolo D’Oria, Medico specialista. Dal 1992 è componente del Collegio Medico della ASL di Milano per il riconoscimento dell’inabilità al lavoro per causa di salute e si occupa del Disagio Mentale Professionale (DMP) negli insegnanti dal 1998. Ha al suo attivo oltre 100 corsi sul DMP e collabora con istituzioni, USR, USP, associazioni e sindacati di categoria.