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Prima edizione del contest “Noi e gli Altri”, progetto under 30 fondato sulla cultura del dialogo

Racconti e reportage saranno ispirati ai valori di accoglienza e mobilità veicolati 
dall’Unione Europea

 Prima edizione del contest “Noi e gli Altri”, progetto under 30 fondato sulla cultura del dialogo
L’iniziativa viene promossa da Taobuk e Agenzia Nazionale per i Giovani in collaborazione con Università di Messina

Il programma è stato illustrato in conferenza stampa nell’aula del Senato accademico
Cercare e costruire il rapporto con l’interlocutore, rispettarne peculiarità e diversità. È in quest’ottica che Taobuk, ovvero il festival delle Belle Lettere di Taormina, e l’Agenzia Nazionale per i Giovani, in collaborazione con l’Università di Messina, hanno bandito la prima edizione del contest “Noi e gli Altri”.
 È rivolto ai giovani, nella fascia di età tra 18 e 30 anni, che abbiano fatto un’esperienza di mobilità in Europa nell’ambito del progetto Erasmus, oppure nel servizio volontario europeo, o in partenariati e altri programmi comunitari. Accoglienza e tolleranza sono infatti valori che rappresentano il fondamento dell’Unione Europea, una stella polare in tempi come quelli attuali, in cui il fenomeno dei migranti ha assunto proporzioni e aspetti drammatici.

Due le sezioni del contest: racconto breve e reportage giornalistico. I concorrenti dovranno ispirarsi al tema ed esplorare il concetto di alterità, visto come essenziale nella costruzione di una “cultura del dialogo” tra le civiltà, che privilegi il confronto anziché la conflittualità. Si profila una riflessione in linea con la filosofia che anima i progetti di mobilità europea patrocinati dall’Ang. Il contest si svilupperà del pari in piena aderenza al concept di Taobuk 2016, che sarà appunto dedicato a “Gli Altri”.
I particolari dell’iniziativa, dalle modalità di partecipazione al regolamento, sono stati illustrati oggi nell’aula del Senato accademico dell’Università di Messina. Alla conferenzastampa erano presenti il Rettore dell’Università di Messina Pietro Navarra, il direttore dell’Agenzia Nazionale per i Giovani Giacomo D’Arrigo e il presidente di Taobuk Antonella Ferrara.
Gli elaborati non dovranno superare le 5400 battute (spazi inclusi). Il materiale dovrà essere inviato all’indirizzo email: noieglialtri@taobuk.itentro e non oltre il 15 luglio 2016. 

Il contest “Noi e gli Altri” prevede un vincitore per sezione e dieci menzioni d’onore. I vincitori, dopo la selezione effettuata dalla giuria, saranno proclamati i primi giorni di agosto 2016 e saranno resi noti attraverso i canali ufficiali: social e sito del festival.
I due vincitori saranno ospitati a Taormina (vitto e alloggio) sabato 10 e domenica 11 settembre, per partecipare la prima sera all’inaugurazione della sesta edizione di Taobuk, quando sarà consegnata loro una targa, mentre l’indomani avranno la possibilità di partecipare al tradizionale appuntamento del festival con prestigiosi editori in campo nazionale ed internazionale.
Sarà allestito uno speaker corner. Il miglior racconto, il miglior reportage e le dieci menzioni verranno pubblicati sul sito www.taobuk.it in una sezione dedicata.
La sesta edizione di Taobuk-Taormina International Book Festival si svolgerà dal 10 al 16 settembre, proponendo un fitto calendario di incontri letterari, mostre ed eventi, che trasformeranno la Perla dello Jonio nel villaggio delle Belle Lettere.


Messina 20 maggio 2016                                                           

“Parla come badi”: scrivere per comunicare, comunicare per insegnare

Loescher Editore dedica ai linguaggi della comunicazione didattica il nuovo numero della rivista “La ricerca”

Torino, maggio 2016 – La scuola è in grado di rappresentare la realtà che la circonda? Come sono cambiati i linguaggi della comunicazione didattica negli ultimi anni? Questi i temi al centro dell’ultimo numero della rivista La ricerca” di Loescher Editore. Un numero che raccoglie i contributi di studiosi, ricercatori e docenti con l’obiettivo di analizzare il rapporto tra comunicazione e pratiche didattiche in una scuola che cambia – perché, come afferma Sandro Invidia, direttore editoriale di Loescher Editore: È cambiato il mondo, quello che sta dentro e fuori dalle aule”.

La rivista si apre con l’intervista a Dario Corno, docente di Tecniche di comunicazione e scrittura al Politecnico di Torino, e con il suo appello a riconoscere il valore educativo di ogni comunicazione e l’importanza, soprattutto in ambito educativo, della scrittura come fondamento della vita associata: “non si tratta di convincere, quanto di condividere aperture di conoscenza”; a Marco Guastavigna, responsabile del Laboratorio di tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei percorsi di specializzazione sul sostegno a Torino, il compito di confutare l’idea che “semplificazione” sia sinonimo di “banalizzazione”, e che proporre testi disciplinari difficili sia inevitabile per abituare gli studenti alla complessità della conoscenza.

Mario Ambel, esperto di educazione linguistica, firma un’interessante riflessione sulla sopravvivenza delle Dieci tesi per l’educazione linguistica democratica a 40 anni dalla loro pubblicazione e sull’eredità di Don Milani, con un estratto da Lettera a una professoressa in cui gli allievi della Scuola di Barbiana descrivono la loro tecnica di scrittura. A chiusura della sezione Saperi: un excursus di Gino Roncaglia sulla storia del libro come strumento di apprendimento e sui suoi possibili sviluppi futuri, e quattro poesie di Valerio Magrelli, il poeta italiano che più di ogni altro è riuscito a rappresentare l’esperienza della scrittura e della lettura.
La comunicazione visiva è protagonista della sezione Dossier
A introdurre l’argomento, l’analisi che il direttore editoriale della rivista, Ubaldo Nicola, dedica alle opportunità e ai limiti della comunicazione per immagini nei libri di testo; a seguire, la traduzione di un articolo di Suzanne Stokes, docente della Troy State University in Idaho, sull’efficacia degli strumenti didattici non verbali, e di uno di Rosalee A. Clawson, della Purdue University in Indiana – uno studio sulle immagini che descrivono la condizione di indigenza nei manuali di economia più adottati nelle università americane. Chiude la sezione il confronto, tutto italiano, tra le immagini che corredano tre noti manuali scolastici di storia.
La sezione Scuola raccoglie i contributi di Lucia Lumbelli, una delle più autorevoli studiose del fenomeno della comprensione, su come sia possibile trasformare un difetto di scrittura in un’opportunità educativa; di Marco Gustavigna, sulle risorse digitali per la scrittura; di Cristina Nesi (e del progetto COMPÌTA), che analizza la pratica della brevitas ai tempi del tweet; e di Raffaella Bosso e Francesca Di Fenza, che raccontano il successo de “La pagina che non c’era”, concorso di scrittura creativa nato all’Istituto Pitagora di Pozzuoli, che ha dato vita alla creazione del festival “Scrittori tra I banchi”, e alla pubblicazione di un libro, Dalle pagine al quaderno. Cinque anni di pagina che non c’era” (2016). La chiusura della rivista è affidata alla consueta sensibilità di Giusi Marchetta e al suo “Se una fontana si ammala”, un ‘racconto di scuola’ che ci ricorda che “la prima cosa che dovremmo insegnare della poesia è il modo in cui anima il mondo attraverso le parole”.

E l’editoria italiana come sta reagendo alla rivoluzione della comunicazione didattica? Sandro Invidia, direttore editoriale della casa editrice torinese, non ha dubbi: “La scelta di Loescher è di creare testi scritti in modo chiaro, attenti ai bisogni dell'inclusione ma anche della valorizzazione delle eccellenze. Noi immaginiamo dei libri ‘cassetta-degli-attrezzi’ che non creino problemi di comprensione ai ragazzi; che alleggeriscano il lavoro dei docenti in classe e a casa; che lascino la libertà di scegliere il supporto preferito (la carta? il tablet? il computer?) e possano essere usati da tutti, quale che sia la provenienza geografica o il retroterra culturale”.
Il nuovo numero de “La ricerca" è online: http://www.laricerca.loescher.it/la_ricerca_10/


WeSchool: la piattaforma dedicata agli insegnanti per gestire le classi e i contenuti digitali

Weschool_IllustrationOilproject, la piattaforma per studiare e ripassare online, lanciaWeSchool.com. L’intenzione, dopo aver aiutato gli studenti con una delle iniziative di digital learning di maggior successo in Italia forte di seimila lezioni e 1,6 milioni di utenti al mese, è dare i superpoteri agli insegnanti.
Si tratta, fuori dall’entusiasmo, di uno strumento con cui i prof di tutta Europa potranno coinvolgere in profondità i propri studenti. Prima, durante e dopo le lezioni in aula. Con la condivisione dei contenuti, la collaborazione dei lavori di gruppo, gli esercizi e i giudizi in tempo reale.
Disponibile in inglese, spagnolo e ovviamente italiano, WeSchool è una piattaforma che mette insieme quanto c’è di più utile per l’educazione. Dai video di YouTube agli articoli delle testate giornalistiche, dai corsi d’inglese di Duolingo ai videoquiz passando per i libri di testo, i prodotti collaborativi di Google Docs, un lavoro di gruppo su Instagram e qualsiasi altro servizio disponibile su internet.
Senza saltare da un sito all’altro, tutto integrato in un’unica interfaccia d’insegnamento.
Con questo approccio aperto e inclusivo proviamo a fare il grande salto e sfidare i grandi player internazionali come Google Classroom, Apple iTunes U e Edmodo – spiega Marco De Rossi, fondatore di Oilproject e WeSchool – l’interfaccia è semplicissima, pensata anche per i prof meno smanettoni. I duemila studenti e docenti che l’hanno già sperimentata ci hanno dato ottimi riscontri”.wetop
Cosa si può fare con WeSchool? Gestire le attività della classe,creare esercizi e verifiche con nove tipi di formati diversi (dal memory al cruciverba passando per i video), tenere le fila del gruppo. Le scuole potranno acquistare questo tool con una licenza annuale. La tecnologia è dunque solo uno strumento per rendere il lavoro di insegnamento e apprendimento più efficace e interattivo.
we3Quando ero al liceo il prof capiva che qualcosa era andato storto solo quando, a distanza di settimane dalla spiegazione, prendevamo 5 nella verifica – continua De Rossi – ora con WeSchool il docente può inviare domande in tempo reale durante la lezione e avere sempre il polso su quello che è meglio rispiegare.E proprio il mio liceo tra l’altro, il Manzoni di Milano, è stato uno dei primi ad adottare la piattaforma”.
we1E se la scuola non è coperta dalla banda larga e non dispone di pc e tablet? Nessun problema: gli studenti possono usare i propri dispositivi e sfruttare l’eventuale connessione dati personale. “L’Italia è indietro, è vero. Però nell’ultimo anno, anche grazie al Piano Nazionale Scuola Digitale e all’introduzione degli Animatori digitali, è in corso l’accelerazione che stavamo aspettando – racconta Nicolò Ammendola, responsabile operativo di WeSchool – i prof con i superpoteri ci sono già e sono tantissimi. Sono curiosi e sperimentano. Per fare la scuola più coinvolgente mai vista hanno solo bisogno di uno strumento come WeSchool e di una connessione a banda ultralarga in ogni classe. La palla ora è nelle mani di Matteo Renzi”.

I VINCITORI DEI PREMI LOESCHER EDITORE 2016


Alle classi 5B e 5E del Liceo scientifico Majorana di Caltagirone il Premio internazionale di lettura dantesca; alla giovane Giada Rinaldi dell'Istituto Madonna della Neve di Adro (BS) il Premio Prime Penne; e per Italians sono premiati il gruppo Italians in Marocco dell’Università di Rabat, i macedoni Skopjanisti e la Scuola media Bobbio di Torino

Torino, maggio 2016 – Sono stati resi noti i nomi dei vincitori che Loescher Editore premierà venerdì 13 maggio, a Torino, nello Spazio General Store della Scuola Holden (piazza Borgo Dora 49), a partire dalle ore 10. Si tratta dei vincitori del Premio internazionale di lettura dantesca, promosso in collaborazione con l’Accademia della Crusca; del premio di scrittura creativa Prime Penne; e di Italians Premio internazionale Bonacci, nato dalla collaborazione tra il Laboratorio di Comunicazione interculturale e didattica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Bonacci Editore, marchio del catalogo Loescher.

Per l’edizione 2016 del Premio di lettura dantesca, al primo posto si confermano, per il secondo anno consecutivo, le classi 5B e 5E del  Liceo scientifico “Ettore Majorana” di Caltagirone (Catania) con il loro video sul canto XX del Purgatorio (vedi il video); secondo posto per la classe 3B dell’Istituto comprensivo "Dante Alighieri" di Cologna Veneta (Verona), premiata per la rilettura del canto XII del Paradiso (vedi video); terzo posto alla classe 3B dell’Istituto d'istruzione superiore artistica e classica “F.A. Gualtierio” di Orvieto per il video dedicato al canto XXXI del Paradiso (vedi video). Menzioni d’onore per: la classe 2A del Liceo classico "Francesco Stelluti" di Fabriano; per la classe 3DL dell’I.I.S. “Marie Curie” di Garda (Verona); e le classi 2A e 2B della Scuola media statale “E. Mestica” di Civitanova Marche.

Vincitrice del concorso Prime Penne, destinato a studenti della scuola secondaria di I e II grado, è Giada Rinaldi della classe 2A dell'Istituto paritario "Madonna della Neve" di Adro (Brescia), con il suo romanzo “La sindrome della pecorella smarrita”. Giada avrà la possibilità di vedere pubblicato il suo romanzo nella collana Prime Penne di Loescher Editore e di frequentare uno dei corsi di formazione messi in palio dalla Scuola Holden di Torino

Molta la soddisfazione per il risultato raggiunto dalla prima edizione del Premio Bonacci. “Un risultato - dichiara Fabio Caon, docente dell'Università Ca' Foscari di Venezia e autore insieme a Francesco Sartori della canzone Italians da cui il Premio ha preso avvio - sicuramente entusiasmante per quel che concerne la qualità dei prodotti ricevuti in termini di creatività e di ricerca linguistica. Dalla Cina al Marocco, dalla Spagna all'Italia, dall'Inghilterra alla Croazia, studenti di italiano di ogni età si sono cimentati nell'invenzione di testi che parlassero dell'Italia da prospettive diverse ma anche dei loro Paesi, a testimonianza di come l'apprendimento di una lingua e l'educazione interculturale siano favorite dal connubio tra fantasia e ragionamento dentro le maglie divertenti ma comunque molto impegnative del testo cantato”.

Ed ecco i vincitori del Premio Bonacci: per la sezione “Ricanta” la vittoria va al gruppo Italians in Marocco del Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Scienze Umane dell’Università Mohammed V di Rabat; menzione per il Campus Sino-Italiano dell'Università Tongji di Shangai; per la sezione “Usa la base e inventa le parole” i vincitori arrivano dalla Macedonia e sono il gruppo Skopjanisti di Skopjemenzioni per la scuola Lazzaro Spallanzani di Mestre-Carpenedo (Ve) e per il gruppo Michelbach di Marburg, in Germania. Per la sezione “Fai il video” il vincitore è Iotra10anni realizzato dalla Scuola media “Bobbio” di Torino; menzioni per i lavori del CdI_A1 di Valencia; dell’università di lingue stranieri YueXiu dello ZheJiang, in Cina; del Colegio J.H. Newman di Madrid; del CPIA di via Policastro a Roma; e del gruppo sloveno Tolmin.

La cerimonia si aprirà con i saluti del direttore generale di Loescher Editore, Marco Griffa, a seguire Aldo Simeone e Didi Magnaldi, rispettivamente redattore ed editor di Loescher, e due lettori della Scuola Holden premieranno la vincitrice del concorso Prime Penne; poi sarà la volta dei vincitori del Premio di lettura dantesca, premiati da Domenico De Martino e Claudio Marazzini dell’Accademia della Crusca, e da Paola Sanini di Loescher; i premi per i vincitori del Premio Bonacci saranno consegnati da Fabio Caon e dalla redattrice Loescher, Chiara Romerio.


Contatti stampa PhP srl | Anna D’Amico – mob +39 347 8691998 – Email: press@piaccapi.com - www.piaccapi.com






Fedro le Favole con traduzione e vocabolario

LIBER PRIMUS
LIBER SECUNDUS
LIBER TERTIUS
LIBER QUARTUS
LIBER QUINTUS
APPENDIX PEROTTINA


Ogni capitolo di ciascun libro è corredato da un link per far apparire un popup con la traduzione. Inoltre sulla sidebar è presente una casella di ricerca del vocabolario.