Il blocco degli automatismi comporterebbe una perdita di stipendio tra i 1500 e 3000 euro su base annua. Gli scatti di anzianità rappresentano l'unica progressione reale per il comparto scuola, dove un insegnante solo a fine carriera porta a casa 2 mila euro netti al mese. Gli scatti sono 6 e si maturano rispettivamente al compimento del terzo, nono, quindicesimo, ventunesimo, ventottesimo e trentacinquesimo anno di servizio. Per fare un esempio, nella secondaria chi passa al 21esimo anno di servizio ha uno scatto di circa 2500 euro lordi l'anno. Se la norma del decreto Tremonti dovesse passare, servirebbero tre anni in più per agguantare l'aumento, con effetti a cascata anche su trattamento di fine rapporto e pensione. «Sterilizzare il meccanismo degli automatismi significherebbe di fatto fare il taglio agli stipendi della Grecia», dicono preoccupati dalle parti di viale Trastevere.
Il tutto in aggiunta al blocco, sempre per tre anni, dei contratti pubblici, ergo anche della scuola, che non avrà diritto a nessun recupero futuro ma, stando alla formulazione della norma, solo alla vacanza contrattuale: 20 euro lordi al mese l'anno.
Le speranze sono tutte riposte sulle doti di mediazione del premier, Silvio Berlusconi. Che ieri ha promesso: «Niente tagli alla scuola».
Tratto da un articolo di Alessandra Ricciardi su Italia Oggi