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Moody's: le misure fiscali in Europa riducono la crescita e quindi il Rating sovrano

Con un comunicato che sembra più la scoperta dell'acqua calda che un'analisi di macroeconomia, come gli competerebbe, l'agenzia di rating Moody's ha pontificato che le misure di rigore fiscale messe in atto in Europa (leggi tagli di stipendio agli statali)  pesano sulla crescita a breve termine e quindi sul rating sovrano di alcuni Paesi.
Cosi' gli esperti di Moody's nel rapporto semestrale sulle prospettive dei Paesi europei: "Senza dubbio - afferma lo studio - le deboli prospettive di crescita hanno rappresentato una spinta importante per la decisione di Moody's di declassare i rating di Grecia, Portogallo, Spagna e Irlanda e, di recente, Ungheria. Tuttavia, Moody's ritiene ben posizionati i rating Aaa di Francia, Germania e Regno Unito anche se la distanza verso il downgrade si e' ridotta di molto". Pur non facendo esplicito riferimento all'Italia l'agenzia mette finalmente in luce quella che da questo blog andiamo dicendo dalla prima ora. Tagliare o congelare gli stipendi degli statali in Europa è stata una mossa infelice ed ignorante delle elementari regole del buon senso prima ancora che delle regole di macroeconomia. E' semplicemente una contraddizione in termini. Un declassamento del rating sovrano significa un aumento del costo di rifinanziamento del debito, quindi: da una parte prendono i soldi agli statali per ridurre il deficit, dall'altra ne spendono il doppio per pagare il maggiore costo del denaro e non fanno neanche ripartire i consumi e l'occupazione. Ma si può essere più imbecilli di così?