E’ l’ora di non porgere più l’altra guancia alla delegittimazione e diffamazione continua della scuola pubblica e degli insegnanti da parte del Presidente del Consiglio, del Ministro dell’Istruzione, degli altri Ministri, è l’ora che noi insegnanti, se vogliamo mantenere almeno un briciolo di dignità e coerenza con la nostra delicatissima funzione e professione, reagiamo,civilmente e legalmente, ma
REAGIAMO!
In che modo?
Dando, già da domani, lunedì 28 febbraio 2011, un segno tangibile della nostra indignazione, ad esempio:
indossando il lutto al braccio o un bottone nero;
facendo qualche minuto di silenzio nelle nostre classi, di assordante silenzio, da contrapporre alle insultanti frasi di chi ci offende con le parole e con i fatti;
mettendo degli striscioni sulle nostre scuole...
E’ l’ora di ricordare a questi signori e al paese, che la funzione della scuola pubblica è quella di istruire e di concorrere alla formazione degli individui in un clima di pluralismo, tolleranza, rispetto reciproco, e di far sviluppare ai nostri giovani la capacità di pensiero critico, libero e indipendente.
Noi non rinunceremo mai a perseguire questo obiettivo e a difendere la nostra libertà di pensiero, opinione, parola.
Spesa sociale: Tutti i drammatici tagli previsti per il 2011
Interessante indagine di Yahoo finanza, con grafici e numeri, sui drammatici tagli alla spesa sociale previsti dal Governo per il 2011.
Ridimensionamenti profondi, a volte drastici, che renderanno più difficile la vita quotidiana di molti cittadini italiani. Sono i tagli di spesa sui servizi sociali previsti dalla manovra finanziaria per il 2011. Dalla famiglia ai disabili, dai servizi per l'infanzia alle politiche giovanili, i finanziamenti statali destinati alle politiche socio-assistenziali nel 2011 hanno subito un crollo verticale e in alcuni casi sono stati completamente azzerati. La riduzione di risorse rispetto al passato è evidente. Nel 2008, i dieci fondi più importanti per le attività di welfare potevano contare su stanziamenti complessivi per 2 miliardi e 520 milioni di euro. Nei due anni successivi le risorse sono state quasi dimezzate, calando a 1 miliardo e 851 milioni di euro nel 2009 (-30,5% rispetto all'anno precedente) e a 1 miliardo e 472 milioni nel 2010 (-15%). La penalizzazione prospettata per il 2011 dal Disegno di legge di stabilità e dal Bilancio di previsione dello Stato è ancora più massiccia: in tutto, i fondi sociali riceveranno poco più di 349 milioni di euro, l'86,1% in meno rispetto al 2008. Attraverso queste scelte, "il governo punta a disimpegnarsi dal welfare dei servizi, mentre mantiene salda la gestione del welfare monetario, un insieme di misure poco efficienti, che assorbono gran parte della spesa sociale", scrive Sergio Pasquinelli, opinionista del sito di approfondimento economico-politico Lavoce.info, in un articolo dedicato ai tagli alla spesa sociale.
Che cos'è il Mobbing?
Il mobbing è una situazione lavorativa di conflittualità sistematica, persistente e in costante progresso all'interno del luogo di lavoro, in cui gli attacchi reiterati e sistematici posti in essere con atti e/o comportamenti anche non autonomamente sanzionabili, hanno lo scopo di danneggiare la salute, i canali di comunicazione, il flusso di informazioni, la reputazione e/o la professionalità della vittima.
L'ambiente di lavoro teso, la gestione della scuola secondo moduli autoritari o in forme inadempienti delle norme vigenti in materia di lavoro, di gestione amministrativo-contabile, in materia didattica, non sono ancora "il mobbing" (fenomeno che per esistere ha bisogno di una strategia persecutoria mirata nei confronti di una persona o di un gruppo determinato di persone), ma non lo escludono a priori, perché, anzi, la situazione di conflitto generalizzato, del tutto contro tutti o dell'uno contro tutti, può essere un terreno fertile allo sviluppo del mobbing.
Il mobbing in prima battuta è una realtà fenomenica, non un concetto giuridico, e che, pertanto, intanto si potrà riconoscerlo nella fattispecie concreta, in quanto la fattispecie medesima sia perfettamente sussumibile nei requisiti richiesti dalla psicologia del lavoro, nazionale e internazionale, compreso l'andamento nelle sei fasi successive del modello Ege.
Le fonti di responsabilità dell'autore dei fatti illeciti, sono da ricercare nel generale principio del neminem laedere espresso dall'art.2043 cod. civ., la cui violazione è fonte di responsabilità aquiliana.
Una concorrente responsabilità contrattuale del datore di lavoro ex art.2087 c.c., non si attaglia all'Istituto Scolastico, poiché il datore di lavoro del personale scolastico continua ad essere lo Stato, nella sua personificazione del Ministero dell'Istruzione.
Il risarcimento comprende il danno di natura patrimoniale ed il danno non patrimoniale, nelle tre componenti del danno biologico, morale ed esistenziale.
fonte: dirittoscolastico.it
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