google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 TUTTOPROF. google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Concorso per il Simbolo di Science for Peace

Concorso nazionale promosso dalla Fondazione Umberto Veronesi per l’ideazione del simbolo del progetto Science for Peace. L’iniziativa è rivolta agli studenti delle scuole secondarie di II grado


Guarda il bando e la scheda di partecipazione

La scuola che piace alla Borsa

Gli istituti quotati a Wall Street fanno studiare il 23% degli alunni americani.
Un buon investimento nell'educazione scolastica passa anche dalla Borsa. Per lo meno negli Stati Uniti dove alcuni gruppi specializzati nell'educational sono presenti a Wall Street. Il loro mercato di riferimento continua a crescere. Secondo i dati del Department of Education (DoE) le scuole private quotate in Borsa nel periodo che va dal 2005 al 2009 hanno fornito i loro servizi al 23% della popolazione scolastica americana. "Si tratta di un dato impressionante", spiega uno studio firmato da Todd Young, analista azionario di Morningstar. "E questa tendenza potrebbe continuare". La crisi economica che ha colpito gli Usa, infatti, sta spingendo sempre più famiglie a cercare un'educazione migliore per i propri figli, nella speranza che in futuro possano trovare un buon posto di lavoro.
L'esplosione delle scuole private è confermata anche dal calo degli iscritti in quelle pubbliche. Secondo uno studio della American School and University (un'associazione che raccoglie le società attive nell'educational) nel decennio 1998-2008 le seconde hanno registrato un aumento degli iscritti dell'1,6%. Un dato inferiore anche a quello previsto dal DoE che si attendeva un incremento del 2,6%. "Questo indica che la scuola tradizionale non riesce a mantenere la sua quota di mercato mentre il numero degli alunni potenziali sta crescendo", continua Young. "La colpa è anche delle politiche di iscrizione di questi istituti che spesso sono molto restrittive per mantenere alto il profilo del proprio nome". Il risultato è una crescita della richiesta per le scuole private, che non hanno regole particolari e punteggi minimi per la selezione degli studenti.
Tutto questo non significa che le private quotate non abbiano concorrenza. La più forte è rappresentata dai cosiddetti community college (si tratta di scuole biennali che accettano studenti della comunità locale e sono sovvenzionate da tasse comunali) che stanno aumentando la loro quota di mercato. Secondo uno studio del Department of Higher Education nello stato del Connecticut questo sistema scolastico nel 2008 e nel 2009 ha visto crescere del 7,8% la popolazione delle superiori. Nello stesso periodo, quella universitaria è aumentata dell'1,7%. "La minaccia da parte di queste istituzioni per le private, tuttavia, non è molto seria. I community college, infatti, danno una preparazione di soli due anni, mentre le quotate permettono di completare i diversi cicli di studi", continua lo studio di Young. "Molti community college, inoltre, stanno firmando convenzioni particolari con gli istituti privati per permettere ai propri alunni di continuare a studiare".
Dal punto di vista operativo l'analista consiglia prudenza. "Il settore delle scuole private quotate è destinato a crescere nel lungo termine", dice Young. "Ma, nei prossimi due trimestri, potrebbe esserci una frenata. Se è vero infatti che la crisi economica sta spingendo molte persone senza lavoro sui banchi di scuola, bisogna anche tenere conto che una ripresa della congiuntura provocherà il movimento inverso. A loro vantaggio gioca la scarsità di risorse delle scuole tradizionali e la mancanza di volontà nel cercare nuovi iscritti". Fra i gruppi che operano nel settore, l'analista segnala Apollo. "All'interno del comparto education è in grado di fornire una buona diversificazione", spiega lo studio. "A livello geografico, le sue scuole sono presenti in molti stati americani. Gli istituti che controlla, inoltre, riescono a coprire tutti i livelli della scala educativa statunitense, dalle scuole primarie fino ad arrivare alle università".

fonte:  Mornigstar



Iniziative e Innovazione per una scuola più moderna

Il 2 ottobre 2009 sono state lanciate dal Governo alcune iniziative che io ritengo ancora poco conosciute. Oltre alla ben nota LIM sono state proposte altre iniziative non meno interessanti ed avrei piacere di sapere in quante scuole e in quali forme sono state sviluppate.
 Per una panoramica sulle iniziative proposte rimando al sito della Presidenza del Consiglio

Porta la Sporta: mai più sacchetti di plastica

Diffondere l'utilizzo della borsa riutilizzabile invece dei sacchetti in plastica e monouso. E’ questo l’obiettivo della settimana nazionale “Porta la Sporta” promossa dall’ Associazione dei Comuni Virtuosi, Wwf, Italia Nostra, Fai e Adiconsum che dal 17 al 24 aprile coinvolgera' piu' di 100 comuni italiani.
La campagna è stata lanciata nel marzo 2009 con l'intento di sensibilizzare non solo i consumatori, ma anche i commercianti, aziende, imprese, associazioni e organizzazioni no profit, scuole di ogni grado, enti e istituzioni nazionali e locali a divulgare la cultura del non uso del sacchetto di plastica, come esempio emblematico di uno stile di consumo “usa e getta” non più sostenibile.
Le iniziative di partecipazione alla settimana nazionale “Porta la Sporta”, che promuove l'adozione delle borse riutilizzabili, comprendono azioni di sensibilizzazione e informazione sull'impatto ambientale del sacchetto di plastica.
Portare la sporta può diventare qualcosa di più di una semplice abitudine, può rappresentare il primo atto di consapevolezza ecologica che apre un percorso di atti ulteriori di rispetto verso l'ambiente.
Cosi' come il sacchetto, seppur biodegradabile, è diventato l'icona di uno stile “usa e getta” la borsa deve diventare segno distintivo di quanti non hanno solamente adottato un oggetto ma uno stile di vita di cui essere orgogliosi.


Il Ministero dei Beni Culturali incontra la Scuola

Opuscolo di presentazione dell'iniziativa “Il MiBAC incontra la scuola” pubblicato in occasione dell'ABCD, il Salone Italiano dell’Educazione, la più importante fiera nazionale dedicata alla scuola, che si è tenuta a Genova dall’11 al 13 novembre 2009. Molti spunti didattici e di orientamento che meritano una rivisitazione.

Guarda l'opuscolo (pdf)

Eventi Culturali: Mostre in evidenza regione per regione

Elenco delle Mostre in Italia, nel Mondo, i Festival e i Grandi Eventi organizzati ad oggi per il 2010.

Mostre in Italia

Mostre nel Mondo

Festival

Grandi Eventi


GRATIS NEI MUSEI: Dal 16 al 25 aprile torna la "Settimana della Cultura"


L’evento culturale piu’ atteso dell’anno: la XII Settimana della Cultura.


Il MiBAC (Ministero per i Beni Culturali e Ambientali ) apre gratuitamente, per dieci giorni, tutti i luoghi statali dell’arte: monumenti, musei, aree archeologiche, archivi, biblioteche con dei grandi eventi diffusi su tutto il territorio.
Più di 2.900 appuntamenti per tutti i gusti: mostre, convegni, aperture straordinarie, laboratori didattici, visite guidate e concerti che renderanno ancora più speciale l’esperienza di tutti i visitatori.
Un’occasione imperdibile per avvicinarsi alla più grande ricchezza del nostro Paese: il nostro patrimonio artistico e culturale.

Guarda la Presentazione con le iniziative per Regione

Discriminazioni razziali: da oggi è possibile segnalarle online

Segnalare episodi di discriminazione, razziale o di altro tipo, grazie ad un servizio web gratuito, disponibile in tutte le lingue 24 ore su 24: è una possibilità offerta dal nuovo sito dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità, http://www.unar.it./
Il servizio consente a chi è vittima di razzismo o di altro tipo di discriminazione di inviare direttamente la segnalazione, così come avviene già con il numero verde gratuito 800 90 10 10. A denunciare possono essere anche testimoni di episodi di discriminazione.
Tra i compiti del Contact center, anche quello di monitorare costantemente stampa e web mediante un servizio centralizzato di rilevazione e denuncia dei fenomeni discriminatori nei media: questo consente di effettuare una segnalazione di articoli, siti, blog e servizi radiotelevisivi a contenuto discriminatorio.

Vai al sito