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Togliamo il disturbo. Saggio sulla libertà di non studiare - Mastrocola Paola

"Ditemi se le devo ancora insegnare queste cose o no. Forse, se i ragazzi non sanno più l'italiano, vuol dire che la scuola non ha più ritenuto che fosse il caso di insegnare l'italiano. Forse tutti in Italia (o meglio, in Europa) hanno deciso questo: che non è più utile insegnare la propria lingua, e si sono dimenticati di dirlo anche a me, e allora io sono l'ultima a fare una cosa che non interessa più nessuno, e quindi è bene che smetta. Questo libro è una battaglia, perché la cultura non abbandoni la nostra vita e prima di ogni altro luogo la nostra scuola, rendendo il futuro di tutti noi un deserto. È anche un atto di accusa alla mia generazione, che ha compiuto alcune scelte disastrose e non manifesta oggi il minimo pentimento. Infine, è la mia personale preghiera ai giovani, perché scelgano loro, in prima persona, la vita che vorranno, ignorando ogni pressione, sociale e soprattutto familiare. E perché, in un mondo che li vezzeggia, li compatisce, e ne alimenta ogni giorno il vittimismo, essi con un gesto coraggioso e rivoluzionario si riprendano la libertà di scegliere se studiare o no, sovvertendo tutti gli insopportabili luoghi comuni che da almeno quarant'anni ci governano e ci opprimono." (P. Mastrocola)




Educare alla legalità. Suggerimenti pratici e non per genitori e insegnanti - Colombo Gherardo, Sarfatti Anna

Questo libro - che nasce come completamento di Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini - aiuta genitori, insegnanti e tutti coloro che lavorano nella formazione a parlare ai giovani delle regole di una società civile, di rispetto della legalità e dei suoi principi, attraverso l'analisi e lo studio degli articoli più importanti della nostra Costituzione. Nato dall'esperienza diretta di Anna Sarfatti, insegnante di scuola primaria, e di Gherardo Colombo, che negli ultimi anni ha incontrato centinaia di ragazzi nelle scuole, questo saggio è uno strumento indispensabile, affinché dalla scuola primaria alla secondaria si apprendano concetti complessi con parole semplici e tanti esempi concreti. Solo imparando a conoscere la Costituzione da piccoli si può diventare cittadini consapevoli, come dice, in queste pagine, un bambino di dieci anni: "Secondo tutti i bambini che seguono la Costituzione il mondo deve essere rispettato sennò non si chiamerebbe mondo. E grazie al mondo che siamo stati fatti e cresciuti e quindi siamo in debito e dobbiamo dargli un po' di rispetto in cambio".




Le percezioni sensoriali nell'autismo e nella sindrome di Asperger - Bogdashina Olga

La capacità di percepire correttamente gli stimoli ambientali è fondamentale in molte aree dell'agire sociale e comunicativo. Sebbene le persone affette da autismo vivano nello stesso mondo fisico e abbiano a che fare con la stessa "materia grezza" delle persone senza autismo, il loro mondo percettivo è radicalmente diverso. È riportato da molte fonti che le persone autistiche hanno esperienze percettive "insolite". In questo libro Olga Bogdashina tenta di definire il ruolo dei problemi nelle percezioni sensoriali nell'autismo così come essi vengono raccontati dagli stessi individui con autismo. Un libro per permettere a insegnanti e altri professionisti che lavorano con individui autistici di capire pienamente le differenze di percezione sensoriale nell'autismo.

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8 aprile 2011: in piazza per la Notte Bianca della Scuola


Venerdì 8 aprile 2011 appuntamento a Milano, Torino, Bologna e Napoli con la "Notte Bianca della Scuola", una iniziativa del Partito Democratico che nasce dal desiderio di organizzare un "momento di incontro e di confronto aperto con tutto il mondo della scuola per riaffermare il valore della scuola pubblica italiana quale istituzione democratica fondamentale per il futuro del Paese e dei giovani". Con la Notte Bianca della Scuola si vuole infatti dare voce all'Italia che considera il "valore del sapere" come "motore della crescita". In ogni città coinvolta si svolgeranno lezioni, momenti di approfondimento e di dibattito, spazi di intrattenimento. Inoltre tutte le città saranno collegate in diretta tra loro per dare vita ad "un grande circuito di idee, parole e immagini che coinvolgerà non solo le piazze, ma anche decine di siti web, i social network, alcune tv locali e nazionali".

La notte si potrà seguire in streaming sul sito ufficiale http://www.lanottebiancadellascuola.it/ ed in tv su Youdem.tv, canale 813 di Sky. L'evento inizierà alle 18:00 dell'8 aprile sulla web-radio dedicata all'iniziativa, Radio Notte Bianca. Dalle 21:00 poi ci sarà la diretta dalle 4 città. A Bologna, presso il Teatro Testoni, in Via Matteotti 16, ci saranno Pier Luigi Bersani e il candidato sindaco Virginio Merola; a Milano, presso il Palazzo delle Stelline, in Corso Magenta 59, Giuliano Pisapia; a Torino, presso la Fabbrica delle E, in Corso Trapani 91/b, Piero Fassino; a Napoli, presso la Galleria Principe, Mario Morcone.

In occasione della Notte Bianca della Scuola, il Partito Democratico vuole lanciare le 10 proposte per la scuola di domani:

1 - Un nuovo piano straordinario per un’educazione di qualità, per aumentare "il sistema territoriale dei servizi educativi della prima infanzia" e "garantire ad ogni bambino e bambina un posto nella scuola dell’infanzia".

2 - La scuola primaria: nessun bambino sia lasciato indietro, per sviluppare i "modelli educativi del tempo pieno e del modulo con le compresenze degli insegnanti", che servono per raggiungere "i più alti livelli di apprendimento degli alunni".

3 - Una scuola autonoma nel sistema delle autonomie locali, per "rinnovare la didattica della scuola superiore" e "dimezzare la dispersione scolastica".

4 - Dai livelli essenziali delle prestazioni (lep) ai livelli essenziali degli apprendimenti e delle competenze (leac), per "garantire l’unitarietà dell’ordinamento dell’istruzione".

5 - Risorse umane e finanziarie certe per la scuola dell’autonomia, per assegnare, senza ritardi ed in un'unica soluzione, ad ogni scuola, le risorse finanziarie necessarie per organizzare la didattica.

6 - Un moderno sistema di valutazione per una scuola pubblica di qualità, per arrivare a valutare correttamente "l'intero sistema scolastico, delle scuole, dei dirigenti e dei docenti".

7 - Formare e reclutare gli insegnanti di domani, per contrastare il precariato, "rendere immediatamente disponibili per l’immissione a tempo indeterminato i posti attualmente coperti con incarico annuale e riprendere in prospettiva il piano di stabilizzazioni intrapreso dal governo Prodi".

8 - Cambiare la scuola per dimezzare la dispersione scolastica il passaggio cruciale dalla preadolescenza all’adolescenza, per "promuovere progetti ed esperienze di continuità e di raccordo curricolare" tra la scuola media e quella superiore.

9 - Istruzione e formazione professionale di qualità per rilanciare il Made in Italy nel mondo, per arrivare ad un'ampia collaborazione tra il "sistema dell’istruzione di competenza dello Stato ed il sistema della formazione professionale di competenza delle Regioni".

10 - Un piano straordinario per l’edilizia scolastica, per "mettere subito in sicurezza il 65% delle scuole italiane" che non sono a norma.




Tecnologia: risorse didattiche sull'energia

Eniscuola è un progetto che Eni ha avviato nel 2000 in collaborazione con la Fondazione Eni Enrico Mattei con l'obiettivo di fornire ai giovani informazioni di alto livello sulle tematiche dell’energia e dell’ambiente. Lo strumento principale di Eniscuola è il portale www.eniscuola.net, disponibile anche in lingua inglese. Il portale conta oltre 1200 pagine di documenti, foto, grafici e tabelle, esperimenti, giochi, video-interviste ad scienziati nazionali ed internazionali, tra cui i premi Nobel Alan J. Heeger e Sir Harold W. Kroto e ricercatori dell’MIT, della World Bank, dell’Imperial College e dell’University of Cambridge. Dal 2007 tutti i testi pubblicati sono presenti in versione audio scaricabile. Il portale propone alle scuole il progetto Imparare Multimedi@ndo!, attuato in collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali, il quale coinvolge oltre 6mila studenti ogni anno in programmi di formazione on-line. Eniscuola in numeri: nel corso del 2009 sono state visitate 9 milioni di pagine da 850 mila visitatori unici.

Eniscuola collabora con: Uffici Scolastici Regionali, ARPA, Regioni e Province, Comune di Roma, Fondazione Mondo Digitale di Roma attraverso il progetto Studiare è Sostenibile, Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca ed enti museali, come Città della Scienza di Napoli. Eniscuola, inoltre, partecipa alle più importanti manifestazioni scientifiche e culturali italiane, quali: Festival della Scienza di Genova, Città della Scienza di Napoli, Festival delle Scienze di Roma, BergamoScienza e ExpoScuolAmbiente in Lombardia, Notte dei Ricercatori di Torino, Meeting di Rimini, Scienziati all'Auditorium di Roma.

Nel 2007 Eniscuola ha inaugurato una stagione teatrale con lo spettacolo scientifico “Terra: istruzioni per l'uso” replicato in tutta Italia e seguito da oltre 3000 spettatori.

Con il progetto “Giovani, Energia del Futuro” nel 2008 Eniscuola ha coinvolto un milione e 600 mila studenti della scuola secondaria e oltre 41 mila docenti.

Il progetto Eniscuola è stato riconosciuto dalla Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO e s'inquadra nel Decennio ONU dell'Educazione allo Sviluppo Sostenibile, contribuendo a diffonderne principi e obiettivi.

Per spiegare PlayEnergy a chi non lo conosce non si può fare a meno di 4 parole: energia, scienza, tecnologia, ambiente. Da 8 anni sono gli argomenti che il progetto ludico-educativo gratuito di Enel porta nelle classi di tutto il mondo. Con un obiettivo importantissimo per il futuro del nostro Pianeta: diffondere tra i giovani una cultura energetica responsabile, partendo dalla conoscenza delle fonti e degli impianti per arrivare alla distribuzione nelle nostre case e ai corretti comportamenti di utilizzo.

È un impegno che ogni anno si rinnova coinvolgendo migliaia di studenti di ogni grado scolastico con materiali on e off line e iniziative sul territorio. L’edizione 2010-2011 di PlayEnergy conferma la sua formula consolidata e propone interessanti novità per avvicinare sempre di più i bambini e i ragazzi, a scuola come a casa, ai temi dell’energia e della sostenibilità.

Il mondo di PlayEnergy è completamente gratuito. Per scoprirlo, cominciate proprio da questo sito: troverete sezioni di approfondimento, multimedia, sfide e un’area riservata tutta per voi!




Mappe mentali: cosa sono, a cosa servono e quali sono i siti per crearle

Una mappa mentale (mind map) è una forma di rappresentazione grafica della conoscenza teorizzata dallo psicologo inglese Tony Buzan, a partire da alcune riflessioni sulle tecniche per prendere appunti. (Fonte della descrizione: Wikipedia). Sono state proposte dalla comunità scientifica anche come strumento per la generazione e la rappresentazione delle idee e del pensiero mediante associazioni. In questa categoria vogliamo raccogliere informazioni sull'argomento ed i servizi gratuiti per organizzare al meglio le proprie idee.

Bubbl.us è un'applicazione di mindmapping, che offre la possibilità di generare e condividere direttamente online le proprie ''mappe mentali'', ovvero, progetti ed idee rappresentati in formato visuale attraverso l'utilizzo di semplici diagrammi.

Freemind è un software gratuito scritto in Java pensato per tutti coloro che hanno bisogno di organizzare studio, lavoro e progetti di qualsiasi tipo seguendo degli schemi. Freemind consente di realizzare e personalizzare questi schemi offrendo la possibilità dare un aspetto ''visivo'' alle nostre idee. Il sito in inglese, fornisce informazioni, documentazione, caratteristiche tecniche e quant'altro.

Sito italiano sulla metodologia delle mappe mentali. Inventata dallo psicologo inglese Tony Buzan, tale metodologia consiste in una rappresentazione secondo uno schema gerarchico-associativo di processi mentali. Le mappe sono da tempo impiegate in ambito formativo e aziendale, dove quotidianamente si pongono problemi relativi alla creazione, gestione e condivisione della conoscenza.

La costruzione delle mappe mentali è una tecnica molto diffusa per l'organizzazione grafica, e ha qualche rapporto con la costruzione delle mappe concettuali e delle reti semantiche. Ecco una guida italiana di informazione dedicata esclusivamente all'argomento.

Mind42 è un'applicazione online per generare ed organizzare le proprie mappe mentali. L'interfaccia intuitiva e le diverse funzioni permettono di realizzare facilmente i propri schemi e diagrammi con possibilità di condivisione e collaborazione con altri utenti, preventivamente invitati tramite e-mail, nella realizzazione e nella modifica delle mappe.

Mindmeister è un servizio per creare, modificare, condividere diagrammi. Propone una formula ''basic'' gratuita ed una ''premium'' a pagamento. La particolarità del servizio che lo differenzia da altre applicazioni simili è la possibilità di importare ed esportare mappe realizzate con in locale con il software commerciale Mindjet MindManager e a quello gratuito Freemind.

Mindomo è un servizio di mindmapping, con il quale realizzare e organizzare le proprie idee mediante mappe visuali. Mindomo offre una soluzione gratuita, previa registrazione e una premium avanzata a pagamento. Mindomo consente il salvataggio dei prodotti nei formati d'immagine .png, .jpg, .gif.

Mockingbird propone un originale tool per Webmasters attraverso il quale è possibile realizzare il prototipo del progetto del sito che si andrà a realizzare. Per far ciò basta lanciare l'applicazione, tra l'altro molto intuitiva, e procedere con qualche operazione, per meglio comprendere di cosa si tratta. In inglese.

Text 2 Mind Map è un innovativo e curioso servizio che permette di convertire testi in mappe mentali, ovvero, in diagrammi logicamente organizzati. Basta inserire un elenco ragionato di testi nell'apposito campo e con un click trasformarlo in una mappa grafica fatta di nodi e collegamenti tra le parole inserite. Le mappe possono essere personalizzate con facilità nei colori e nelle dimensioni e sono scaricabili gratuitamente in formato ...

WikiMindMap è un connubio tra ricerca web e brainstorming applicato alle varie versioni di lingua della nota enciclopedia libera, Wikipedia. In pratica, l'applicazione permette di effettuare ricerche all'interno di Wikipedia (tra le quali anche la versione in italiano) mostrando la visualizzazione dei risultati con i relativi argomenti correlati attraverso delle mappe visuali. Basta solo digitare l'argomento di interesse nell'apposito ...

Applicazione online che ti permette di creare mappe mentali e di condiverle con il tuo team di lavoro. Il servizio è al momento di questa recensione ancora in beta test. Registrazione gratuita

Yuml.me
Si tratta di un originale strumento online che, attraverso il linguaggio UML (linguaggio di modellazione unificato), permette di creare semplici schemi esplicativi da inserire in una pagina web.

Fonte: Freeonline



Esame di Stato: consigli utili per preparare la tesina per il colloquio

Uno dei momenti più importanti dell'esame orale durante la maturità è l'esposizione del percorso multidisciplinare. Dopo le prove scritte, molti studenti sono spaventati da quello che viene considerato come un ostacolo vero e proprio: la prova orale, durante la quale si troveranno faccia a faccia con la commissione di insegnanti per essere interrogati sulle varie materie. Ecco qualche consiglio su come realizzare la tesina nel migliore dei modi e fare una bella figura davanti ai professori

Dopo aver superato l'ostacolo delle prove scritte, ogni maturando deve superare il colloquio orale. Durante il colloquio, uno dei momenti più importanti è rappresentato dall'esposizione della tesina, o percorso multidisciplinare, durante il quale il maturando avrà la possibilità di esporre ai professori della Commissione le sue conoscenze su un particolare argomento, spaziando tra le varie materie dell'ultimo anno.

In genere, durante il colloquio, all'esposizione della tesina, si dedicano circa 10 minuti, quindi è importante che, nei giorni precedenti all'orale, lo studente si prepari un discorso sintetico e preciso, che affronti tutte le varie materie della tesina, e che abbia la giusta durata temporale. Con il percorso multidisciplinare lo studente può dimostrare alla commissione di saper fare collegamenti tra le diverse materie, partendo da un argomento particolare.
Uno dei primi consigli che qualsiasi insegnante fa ad i suoi studenti è di trovare un argomento interessante e possibilmente originale. Proporre una tesina, ad esempio, sulla Seconda Guerra Mondiale, darà senza dubbio la possibilità di fare molti facili collegamenti con le diverse materie, ma potrebbe risultare, agli occhi della Commissione, un argomento troppo "banale" o troppo generico. Il consiglio è, quindi, quello di cercare un argomento più specifico (come ad esempio "Estetismo: il culto della bellezza" oppure "La libertà"), per poi trovare tutti i possibili collegamenti nell'ambito dei programmi dell'ultimo anno di scuola. Ed un altro consiglio è quello di dedicarsi ad un argomento che vi appassioni molto e su cui pensate di poter fare un discorso interessante.
L'ideale sarebbe di iniziare a pensare al percorso multidisciplinare sin dall'inizio dell'ultimo anno, per avere il tempo di cercare tutto il materiale necessario e di organizzare il lavoro con calma e portare così all'esame una buona tesina. Sin da settembre, quindi, si può iniziare ad appuntare alcuni argomenti che si vorrebbero approfondire e chiedere un parere ai propri insegnanti per i possibili collegamenti. Non è obbligatorio collegare per forza tutte le materie dell'ultimo anno, ma ad ogni modo almeno le materie principali (italiano, filosofia, storia, fisica e così via) dovranno essere inserite nel percorso multidisciplinare.

Una volta deciso l'argomento ed il titolo della tesina, ci si può dedicare a stabilire i vari collegamenti tra le materie. E' utile a questo punto iniziare a scrivere una possibile scaletta su un foglio o comunque una mappa concettuale per avere una "visuale" completa su come sarà articolato tutto il lavoro.

Finalizzata la mappa concettuale (e scelti quindi tutti gli argomenti da trattare nel lavoro) si possono iniziare a cercare tutte le informazioni necessarie per scrivere la tesina. Potete far riferimento ai libri di testo, come punto di partenza, ma il consiglio è di ampliare le proprie ricerche, cercando maggiori informazioni su internet, facendo ricerche in biblioteca e raccogliendo documenti sui vari argomenti. Tutto il materiale raccolto, dovrà poi essere studiato e rielaborato per rendere il discorso più "vostro" (non limitatevi quindi a fare un "copia e incolla" di quello che avete raccolto, ma cercate di rielaborare il discorso prendendo spunto da tutti i testi che avete raccolto). A questo punto potete anche iniziare a prendere appunti su quali aspetti descrivere di ogni argomento. Ricordatevi sempre che per esporre la tesina avrete solo 10 minuti, quindi non sarà necessario fare discorsi troppo lunghi.

Raccolti ed analizzati tutti i testi e le informazioni sugli argomenti di cui volete parlare, l'ultima cosa che resta da fare è scrivere la tesina. Ci sono vari modi per presentare una tesina alla Commissione. Il metodo classico è quello di fare un'analisi scritta di tutti gli argomenti seguendo un certo criterio (e per questo è importante la scaletta!). Non dovete scrivere un'enciclopedia, anche perché spesso i professori non avranno il tempo di leggerla attentamente, ma cercate di riassumere gli aspetti più importanti di ogni argomento. Siate sintetici al punto giusto e soprattutto chiari nell'esposizione (tutti devono capire cosa avete scritto e cosa volete spiegare).

In alcune scuole i professori consigliano anche di preparare il percorso multidisciplinare in maniera diversa: non come una vera e propria tesina, ma, ad esempio, come presentazione attraverso dei "lucidi". In questo caso non dovrete scrivere tutto il discorso, ma dovrete fare degli schemi sui vari argomenti di cui volete parlare. Schemi che poi, al momento dell'esposizione durante l'esame, potranno essere approfonditi nel vostro discorso.

Un altro metodo usato è quello di preparare una presentazione, ad esempio, con Microsoft PowerPoint. Anche in questo caso potrete essere piuttosto schematici nella presentazione, ricordandovi sempre della durata del colloquio, per far in modo di avere il tempo di esporre tutta la tesina. Per presentare la tesina sarà poi indispensabile avere accesso ad un computer il giorno dell'orale.

In genere, comunque, ad ogni studente viene lasciata la libertà di scegliere il metodo che preferisce per presentare il percorso multidisciplinare. Quindi potrete scegliere ciò che pensate di poter preparare con più facilità e dedicarvi con calma, durante l'anno scolastico, alla realizzazione del lavoro, per non arrivare i giorni prima dell'esame senza avere niente da presentare agli insegnanti. C'è da dire che ci sono studenti che si dedicano alla realizzazione della tesina solo durante l'ultimo mese o nelle ultime settimane precedenti all'esame. Ma, per evitare l'ansia dell'ultimo momento, sarebbe utile iniziare a pensarci molti mesi prima. In bocca al lupo!

> Lo schema
> Il collegamento tra tutte le materie

Fonte: Studenti.it



La scuola può insegnare ancora qualcosa?

La scuola italiana è ormai ridotta sull'orlo dell'oblio, senza fondi, senza regole, vicina al collasso.
Nei grossi centri urbani, in particolare, la scuola sta attraversando un periodo di crisi come mai si era visto finora. I fondi stanziati dal governo non sono sufficienti nemmeno alla tenuta dei registri di classe, della cancelleria, del materiale per il mantenimento delle strutture. L'introduzione, secondo la nuova normativa del maestro unico, non supportata da nessuna teoria pedagocico/scentifica, solleva numerosissime polemiche non solo da chi nella scuola ci lavora, ma anche dalle organizzazioni sindacali che si sono organizzati in cortei di protesta.
Secondo alcune interviste nelle scuole statali e comunali della zona "La Rustica" a Roma e di numerose altre scuole di periferia e non, gli stessi insegnanti lamentano che "è una vergogna", e "non si era mai toccato così il fondo ".
Il sospetto che viene alla mente è che questa sia una precisa strategia politica messa in atto dal governo per ridurre la scuola e l'università in una posizione facilmente criticabile dai genitori e dalla società nel suo insieme, per poi poter giustificare così l'intervento privato in un settore che è sì in crisi da tempo, ma che ha assiucrato al nostro paese finora molti benefici, come ad esempio solida stabilità ed ugualianza sociale. Dal prossimo anno i genitori dovranno pagare per mantenere i propri figli alla scuola dell'obbligo oltre le ore 12, dando un colpo finale all'ingresso delle donne nel mercato del lavoro. Attualmente è altissima infatti la percentuale delle donne che al secondo figlio abbandona il lavoro.

Ci si domanda se manchino davvero i soldi per il settore scolastico o si preferisca utilizzare tali fondi per altri impieghi meno importanti. Secondo il nostro parere, consultando anche le statistiche dei paesi a più alta industrializzazione, la scuola dovrebbe essere il fulcro degli investimenti di un paese, non il fanalino di coda.

Responsabile della pubblicazione:
Stefano Bozzoni
di A1 Institute