google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 TUTTOPROF. google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Il narcotraffico schiaccia interi popoli. È ora di parlarne anche a scuola

I sumeri, gli egiziani, romani, greci, medioevo e rinascimento... E la storia di oggi? I bambini e le famiglie di oggi? Caro Prof, perché non raccontarla in classe? Ci sono persecuzioni, popoli, guerre, sistemi socio-economici del nostro tempo che gridano ascolto. Un'attenzione necessaria anche per il bene nostro e dei nostri ragazzi, delle nostre stesse economie e società così apparentemente lontane da certi scenari del sud del mondo. E invece pienamente complici e coinvolte. Prendi la dannata coca. Senti qui. Messico: attentato dei narcos, 53 morti carbonizzati al casinò. La tragedia di Monterrey: “Persone innocenti, vittime della crudeltà e della cattiveria del crimine organizzato, che come una frusta castiga il nostro povero paese”.

La Spezia: sequestrata una tonnellata di cocaina purissima.

Queste le notizie che ho trovato appena rientrato dalla Colombia, ad agosto. Sono durate poche ore. Poi di nuovo l’oblio su una delle peggiori guerre in corso, quella della coca.

«VIVIAMO TRA COCA, BOMBE E COSTANTI MINACCE»

Dentro avevo ed ho ancora le testimonianze di chi ci vive in mezzo a questa morsa di terrore, violenza, ingiustizia. «Dove vivo io è una zona molto difficile, la gente vive della coltivazione di coca e c'è molta guerriglia, non perché i guerriglieri combattano per il popolo, ma perché sono anche loro narcotrafficanti. Tirano bombe ovunque e c'è guerriglia dappertutto» è la voce di doña Irma, animatrice indigena di Italia Solidale, il movimento con cui anche quest'anno sono andato in alcune missioni colombiane per lavorare con i poveri aiutati con le adozioni a distanza. Si collabora anche con le mogli dei guerriglieri. Un modo concreto, l’unico finora, che riesce a strappare i ragazzi al reclutamento guerrigliero. Quando infatti non sono costretti dai gruppi armati a imbracciare il fucile e a “convertirsi” alla pseudo-rivoluzione, molti giovani e adolescenti comunque si mettono dalla parte dei ribelli per avere un “lavoro”.

«Quando vado a visitare le comunità, spesso mi fermano i guerriglieri e i paramilitari, sospettano che sia una spia, mi chiedono perché e fanno un sacco di domande. Mentre l'esercito credeva che portassi la pasta (la base della cocaina, ndr)», mi racconta questa indigena dei Nasa, antico e nobile popolo sopravvissuto al genocidio dei conquistadores spagnoli. «Ai guerriglieri ho dato i libri di Padre Angelo Benolli (il fondatore di Italia Solidale, ndr). Ora fanno meno storie, intanto varie famiglie collegate a Italia Solidale stanno sostituendo la coltivazione del caffè a quella della coca» aggiunge doña Irma. Lei fa su e giù per le veredas (frazioni rurali) del Cauca, zona di uno dei più pericolosi e attivi cartelli mondiali della droga.

Questi fatti ci riguardano molto da vicino, dobbiamo vederlo questo ponte del male. La tonnellata di cocaina sequestrata in pieno agosto a La Spezia era roba dei narcos del Cauca, che hanno messo salde radici proprio in Liguria per portare in Europa i loro carichi di morte. Non a caso la Valle del Cauca, tra il 2009 e il 2010, è il dipartimento con più omicidi della Colombia, anche più dell'area di Medellin, patria del celebre boss Pablo Escobar. Una media di quasi sei uccisioni al giorno l'anno scorso. In tutto il Paese, sempre l'anno passato, gli omicidi ufficialmente riconosciuti sono stati almeno 15.238. “L’unico rischio è che tu voglia restarci” diceva lo slogan dell’Avianca, la compagnia aerea che da Cali mi ha portato a Bogotà. E meno male!

CHI SNIFFA QUI SI DISTRUGGE E FA MALE ANCHE LAGGIÙ

Nella storia che non si racconta nei Tg e che andrebbe “studiata” a scuola, la Colombia ha il suo malvagio record del maggior numero di sfollati dopo il Sudan. 4 milioni di desplazados, gente che dalla notte al giorno si trova costretta ad abbandonare casa, quel po' di lavoro che hanno, se ce l'hanno, e tutto il resto. In fuga dalle minacce e dal fuoco incrociato tra esercito, polizia, corpi speciali, marina e aviazione militare, guerriglia, paramilitari, sicari delle multinazionali. Un eterno conflitto in cui ci vanno di mezzo bambini, donne, uomini e moltissimi ragazzi. Iniziata nel 1964, è una guerra a tutti gli effetti. «Nel posto dove sto adesso – mi scrive ultimamente dalla Colombia il mio amico seminarista Juan Pablo – tutti i poveri contadini sono desplazados, hanno lasciato il paesino 4 anni fa. Ora sono tornati, ma hanno trovato tutto distrutto dai conflitti tra esercito, guerriglieri e altre bande armate fuorilegge. Sono innumerevoli le difficoltà. Ma la fede di questa gente è la cosa più grande». Contro la loro anima di campesinos, è schierato il dio denaro, l'idolo del potere dei boss mafiosi, dei corrotti e del foltissimo esercito di criminali. Solo nel 2009 in Messico, la Dea (l'agenzia antidroga Usa) stima che i narcos abbiano usato 450mila persone per coltivare, lavorare e vendere le droghe.

Chi sniffa qui nel Bel Paese, deve sapere che finanzia questa multinazionale della morte, foraggia la guerra e gli aguzzini. Secondo un recente dossier dell’organizzaione umanitaria Codhes sono oltre 6 milioni e mezzo gli ettari di terra strappati a questi poveri, tra il 1980 e il 2010, con azioni violente attribuite a gruppi armati illegali. Vale a dire più del 13% dell'intera superficie agricola della nazione. L’anno scorso, sono state 77.180 le comunità sfollate (i desplazados), dice un rapporto della Fiscalía General colombiana, moltissimi bimbi e donne.

PARLIAMONE A SCUOLA E NEI TG

Una tragedia umanitaria costantemente ignorata, a cominciare dai mezzi di comunicazione. Questa ininterrotta strage si alimenta anche della complicità dei tanti consumatori di cocaina. E del silenzio. Invece che insistere sul gossip della velina di turno beccata col politico o col manager a tirare “neve”, è necessario dire che ogni grammo di coca sniffata qui è un finanziamento a chi produce questo terrore, che colpisce soprattutto le popolazioni di Colombia, Perù e Bolivia, maggiori produttori al mondo di coca, e chi vive in Messico, enorme piazza di transito e scenario dal 2006 di una nuova narcoguerra. Ma pure chi sta in Guatemala e ora anche in alcuni Paesi africani, come Guinea Bissau, Mali, Niger, Nigeria e Mauritania, nuovi crocevia della droga verso l'Europa. Chi sniffa, oltre a distruggere se stesso, contribuisce al massacro. E chi tace pure. Vari insegnanti scrivono ad Acqua & Sapone, ci chiedono di andare avanti così, raccontano che leggono i nostri articoli in classe con gli studenti. Perciò abbiamo scritto queste pagine. Di fronte a questi attuali “nazismi” è necessario informarci e far sapere ai nostri ragazzi. Molti loro coetanei si stanno rovinando il cervello, l'anima, la personalità con questo veleno. E molti altri, laddove si produce e transita questa polvere del male, sono tritati nel vortice della violenza. Secondo l'Istituto nazionale di statistica e geografia del Messico, in quel Paese nel 2009 l'omicidio lì è stata la prima causa di morte tra i giovani ed il numero di giovani morti ammazzati è aumentato del 147% rispetto al 2007 (da 2.977 a 4.435). Le cifre fornite dal governo, considerate più basse rispetto alla realtà da varie organizzazioni non governative, indicano che l'uccisione di adolescenti tra i 17 e i 19 anni è salita del 124% tra il 2007 e il 2009. Cari prof, diciamoglielo ai nostri giovani.
di Francesco Buda
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Tutti i tipi di pensione e di assegni erogati dall'INPS

Sul sito dell'INPS è riportato l'elenco delle prestazioni erogate dall'INPS al cittadino in possesso di specifici requisiti.
No comment.

Pensione di vecchiaia. Prestazione economica erogata, a domanda, ai lavoratori dipendenti e autonomi, che hanno: raggiunto l'età stabilita dalla legge; perfezionato l'anzianità contributiva e assicurativa richiesta; cessato il rapporto di lavoro alle dipendenze di terzi alla data di decorrenza della pensione.

Pensione di anzianità. Prestazione economica, a domanda, erogata ai lavoratori dipendenti, autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri), iscritti ai fondi pensioni sostitutivi ed integrativi dell’assicurazione generale obbligatoria.

Pensione di inabilità. Prestazione economica, erogata a domanda, ai lavoratori per i quali viene accertata l’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa.

Assegno ordinario di invalidità. Prestazione economica, erogata a domanda, in favore di coloro la cui capacità lavorativa è ridotta a meno di un terzo a causa di infermità fisica o mentale.

Pensione ai superstiti. Prestazione economica erogata, a domanda, in favore dei superstiti di pensionato (pensione di reversibilità) o di lavoratore (pensione indiretta).

Indennizzo per cessazione attività commerciale. E’ concesso, a domanda, agli iscritti alla gestione autonoma dei commercianti che cessano definitivamente l’attività nel periodo dal 1.1.2009 al 31.12.2011.

Pensione supplementare. Prestazione economica liquidata, a domanda, al lavoratore che può far valere contribuzione versata all’Inps non sufficiente a perfezionare il diritto ad un’altra pensione (vecchiaia o assegno ordinario di invalidità) con i requisiti contributivi normalmente richiesti.

Fondo casalinghe. E’ il Fondo di previdenza per le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari, istituito dal 1.1.1997.

Pensione sociale. Con la pensione sociale si è data concreta attuazione ai principi costituzionali che fanno obbligo allo Stato di intervenire a protezione dei cittadini sprovvisti dei mezzi per vivere. È una prestazione strettamente assistenziale per cui non sono richiesti requisiti assicurativi o contributivi.

Assegno sociale. Prestazione di carattere assistenziale che prescinde del tutto dal pagamento dei contributi e spetta ai cittadini che si trovino in disagiate condizioni economiche e in particolari condizioni reddituali previste dalla legge.

Pensione e prestazioni invalidi civili. La Costituzione Italiana garantisce al cittadino inabile al lavoro e sprovvisto di mezzi necessari per vivere il diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. Per l'assistenza sociale ai minorati civili, gli interventi consistono in provvidenze economiche erogate in forma di pensioni, assegni o indennità.

Fondi pensione sostitutivi dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO). Sono fondi (Fondo Trasporti, Fondo Telefonici, Fondo Elettrici, Fondo Dazio) propri di alcune categorie di lavoratori con modalità di gestione del conto, rendimento e calcolo proprie rispetto a quelle in vigore per la generalità dei lavoratori dipendenti (OBG).

Fondi pensione integrativi dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO). Hanno lo scopo di integrare, in favore degli iscritti e dei superstiti, il trattamento dovuto dall'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti. Le pensioni integrative sono erogabili solo in concomitanza di una prestazione pensionistica AGO.

Fondo clero. Ha lo scopo di gestire gli obblighi contributivi e liquidare le prestazioni assicurando tutela previdenziale strettamente connessa con lo status sacerdotale degli iscritti.

Fondi pensione confluiti da altri enti. La gestione di alcuni Fondi o Casse (Fondo Previdenza Marinara, Fondo Ferrovie, Fondo Dirigenti di Azienda Industriali, Fondo Spedizionieri, Cassa di Previdenza per gli Sportivi) è stata trasferita all’Inps a seguito di specifiche disposizioni legislative.

Fondi di solidarietà a sostegno del reddito. Fondi che erogano in via straordinaria gli assegni straordinari per il sostegno del reddito. Gli assegni straordinari di sostegno al reddito sono prestazioni temporanee finalizzate alla pensione e non sono a carico del sistema previdenziale obbligatorio.

fonte: INPS

E' nato TecnoTemi, il blog di videocontenuti Tecnologici

Tecnotemi è una selezione di argomenti Tecnologici rivolti agli alunni della Scuola Media.
Offre ai ragazzi una sintesi dei video più interessanti tratti da quell' immenso contenitore che è YouTube.
La maggior parte di loro ha sempre considerato YouTube uno strumento di svago ma al suo interno esistono anche delle preziose videocronache di processi produttivi, esperienze, lavorazioni che solamente con con una visita sul posto e nel  momento giusto, potrebbero essere conosciute.
Oltre che per i ragazzi TecnoTemi è stato pensato anche per gli insegnanti che potranno indirizzarvi i propri alunni per approfondire visivamente gli argomenti trattati durante le lezioni.

Scopri TecnoTemi

Pensioni e Previdenza Complementare, l'agosto nero degli statali

Per le pensioni, l’estate è stata più nera che per i mercati finanziari. Le manovre messe a punto a luglio e ad agosto per far quadrare i conti statali hanno previsto una stretta per quelle pubbliche, mentre la crisi del debito sovrano e i crolli delle Borse hanno inflitto un duro colpo alla previdenza complementare.

La stretta
Sul primo fronte, i cambiamenti sono all’ordine del giorno. Il governo sembra aver fatto retromarcia sul divieto di riscatto degli anni universitari e del servizio militare. Alcuni provvedimenti, invece, sono già legge (n.111 del 15 luglio 2011). Tra questi, c’è l’introduzione di un meccanismo di limitazione crescente dell’adeguamento delle pensioni al costo della vita per il biennio 2012-2013, con l’eccezione di quelle più basse (fino a 1.428 euro).
Un’altra novità è rappresentata dall’anticipo al 1° gennaio 2013 del meccanismo di adeguamento permanente dei requisiti pensionistici alla speranza di vita. In pratica, se quest’ultima aumenta (la certificazione spetta all’Istat su base triennale), crescono anche i requisiti per il trattamento di vecchiaia e anzianità.

Per le donne del settore privato, salirà a 65 anni l’età per percepire la pensione di vecchiaia. L’innalzamento comincerà nel 2020 e sarà portato a termine entro il 2032. Per le persone che cessano l’attività lavorativa con 40 anni di contributi, invece, sono stati introdotti dei limiti per ritardare il godimento della pensione.

Le incognite
Non sono da escludere altri aggiustamenti, anche se la direzione per il primo pilastro è segnata, perché l’obiettivo dello stato, non procastinabile, è rimettere in sesto i suoi disastrati conti, ai quali una gestione “allegra” della previdenza pubblica ha largamente contribuito (mi riferisco in particolare a quel fenomeno ben descritto da Mario Giordano nel suo ultimo libro “Sanguisughe. Le pensioni d’oro che ci prosciugano le tasche”, edito Mondadori, per il quale oggi vengono chiesti a tutti i sacrifici, anche se pochi hanno invece ricevuto i benefici).

Le questioni critiche
Sul livello di benessere che i lavoratori avranno, terminata la vita lavorativa, non incide solo la manovra, ma anche l’andamento dei mercati. Un mercato Orso può essere un’opportunità per i giovani che hanno davanti a sé decenni di contributi da versare e quindi possono investire in una linea previdenziale più aggressiva. Non lo è invece per chi è vicino alla pensione e si vede ridotti i suoi rendimenti. Rispetto ad altre crisi, l’ultima ha l’aggravante di aver coinvolto i titoli di stato italiani, che sono molto presenti nei portafogli dei fondi pensione, con conseguente aumento del rischio. Infine, la situazione economica, ed in particolare l’alto tasso di disoccupazione giovanile (1,14 milioni di giovani sotto i 35 anni secondo Confartigianato), pone un’altra seria minaccia alla futura pensione di chi entra (o cerca di entrare) nel mondo del lavoro oggi. Temi questi ultimi che si sentono poco nel vivace dibattito di questi giorni, ma potrebbero rivelarsi ben più gravi, con lo sgretolarsi del pilastro pubblico.

fonte: Sara Silano di Morningstar.it

Tutte le graduatorie dei precari della scuola in un click

Voglioilruolo è rivolto sia ai docenti abilitati e già iscritti nelle graduatorie ad esaurimento, sia a coloro i quali ancora non posseggono l’abilitazione o non sono presenti nelle suddette graduatorie.
Voglioilruolo è un innovativo strumento di supporto e guida per tutti i docenti precari d’Italia.

Voglioilruolo è frutto di un lungo lavoro di ricostruzione del database del Ministero della Pubblica Istruzione in relazione alle graduatorie ad esaurimento, nel quale sono stati raccolti ed analizzati i dati di 20.000 graduatorie pubblicate sui siti di tutti gli Uffici Scolastici Provinciali (USP - ex Provveditorati) di tutte le province italiane, con circa 250.000 docenti precari iscritti.

In base alle graduatorie pubblicamente disponibili sui siti degli USP, aggregando e correlando tra loro tutti i dati raccolti, voglioilruolo ha ricostruito le caratteristiche di ogni docente (come province nelle quali è iscritto, classi di concorso nelle quali è abilitato, punteggi, etc.) che altrimenti sarebbero sparse su centinaia di siti diversi.

Voglioilruolo ha inoltre raccolto i dati relativi ai contingenti per il ruolo, ultimo nominato a tempo determinato e a tempo indeterminato, pensionamenti, nonché la segnalazione delle graduatorie esaurite, per le province i cui USP hanno reso disponibili questi dati sui loro siti. In questo modo si ha una visualizzazione veloce e compatta di tutte le informazioni disponibili (consistenza, caratteristiche docenti e risultati assunzioni) per ogni graduatoria