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Viaggi d'istruzione: Rimase invalida in gita a Firenze: la Cassazione condanna docenti, Miur e albergo

Riporto, qui di seguito, la sentenza della Corte di Cassazione uscita il 9 febbraio u.s. che condanna insegnanti, scuola,  Miur e albergo x non aver messo in atto ogni controllo  atto a prevenire una situazione di rischio che ha provocato l'invalidità permanente di una studentessa.
La sentenza ci deve fare ulteriormente riflettere sui rischi che corriamo nell'accompagnare i ragazzi in viaggi di istruzione (e non GITE!!! termine che sembrerebbe essere usato perfino dai giudici, in base al virgolettato), sulla necessità di essere in un congruo numero di accompagnatori,di vigilare e prevedere tutto il possibile e anche l'incredibile.....
E' il caso di riflettere x bene sul tema, secondo me, ma anche di parlarne con genitori ed alunni.
Come insegnante e come RLS sono sempre + preoccupata....

Lucia P.

Ribaltati i primi due gradi di giudizio: serviva più prevenzione. Il fatto risale al 1998. Una studentessa di Udine era salita col compagno su un parapetto del balcone della stanza: voleva arrivare alla terrazza, ma perse l’equilibrio e precipitò nel vuoto per dodici metri, riportando gravissime lesioni.

Negli ultimi anni le gite scolastiche, soprattutto a causa del restringimento del fondi d’istituto, hanno fatto registrare un drastico calo. Figuriamoci cosa accadrà ora che è stata resa pubblica la sentenza della Corte di Cassazione sui motivi dell’accoglimento del ricorso della ex studentessa di Udine S. Q., che, nel marzo 1998, si era seriamente ferita seriamente nell'albergo di Firenze scelto dalla scuola, scivolando da una terrazza della struttura alberghiera. La giovane, allora minorenne, salita su un parapetto del balcone della stanza, aveva guadagnato la terrazza insieme al compagno M. T. e, dopo aver perso l’equilibrio, era precipitata nel vuoto per circa dodici metri, riportando gravissime lesioni e rimanendo invalida totalmente. Il danno permanente convinse la giovane, assieme alla famiglia, a fare richiesta di risarcimento danni nei confronti del ministero dell’Istruzione, della scuola dove era iscritta, dell'albergo fiorentina che l’aveva ospitata con la classe e dei genitori del compagno di scuola (che poco prima dell'incidente gli aveva offerto uno spinello). L’accusa più grave, però, apparve sin da subito quella dalla "mancanza di controllo e di sorveglianza degli alunni da parte del professore in gita con la classe e mancanza di sicurezza dell'albergo".
Ma sia il Tribunale, nel marzo 2005, sia la Corte d'appello di Trieste, nell’ottobre del 2009, respinsero la richiesta risarcitoria della giovane: secondo i giudici di primo e secondo grado è vero che si trattava di studenti minorenni, ma anche che erano prossimi alla maggiore età. Per cui tutti erano "presumibilmente dotati di un senso del pericolo". Il 9 febbraio la Cassazione ha ribaltato quei verdetti, accogliendocosì la tesi difensiva. I giudici di piazza Cavour hanno puntato l’indice proprio sulla scuola: "proprio perchè il rischio che, lasciati in balia di se stessi, i minori possano compiere atti incontrollati e potenzialmente autolesivi, all'istituzione – sostiene la Suprema Corte - è imposto un obbligo di diligenza per così dire preventivo, consistente, quanto alla gita scolastica, nella scelta di vettori e di strutture alberghiere che non possano, al momento della loro scelta, né al momento della fruizione, presentare rischi o pericoli per l'incolumità degli alunni".
In pratica, per la Cassazione i docenti accompagnatori avrebbero "dovuto rilevare, con un accesso alle camere stesse, il rischio della facile accessibilità al solaio di copertura per adottare poi misure idonee alle circostanze". Un controllo da cui sarebbe, inevitabilmente, scaturito "il rifiuto di alloggiare" in una stanza potenzialmente pericolosa per l’incolumità dei ragazzi.In conclusione, per la Suprema Corte "incombe all'istituzione scolastica la dimostrazione di avere compiuto controlli preventivi e di avere impartito le conseguenti istruzioni agli allievi affidati alla sua cura e alla sua vigilanza". Nella fattispecie, non possono ritenersi indenni da colpe, seppure con proporzioni diverse, i docenti e la scuola dell’ex studentessa rimasta invalida, il ministero dell’Istruzione, per la cosiddetta responsabilità oggettiva, ed anche i responsabili della struttura alberghiera (avrebbero anche loro dovuto fare opera di prevenzione impedendo agli ospiti di accedere sul parapetto del balcone). Nessuna responsabilità è stata inveceaccordata ai genitori dell'ex studente salito nella terrazza con la giovane.
La vicenda giudiziaria, a 14 anni dal fatto, non è però ancora conclusa: la Cassazione ha infatti rinviato il processo alla Corte d'appello di Trieste, i cui giudici dovranno stabilire l'esatto risarcimento per la studentessa.

La Scuola con la LIM - M. Gabbari, R. Gagliardi e A. Gaetano

Ricevo e pubblico la seguente segnalazione:
desidero segnalare un LIM-Libro che ho scritto con i colleghi R. Gagliardi e A. Gaetano dal Titolo "La Scuola con la LIM" edito dalla Editrice la Scuola di Brescia. Il Libro-manuale è rivolto a tutti i colleghi docenti che desiderano iniziare ad utilizzare nelle proprie classi lo strumento LIM.

Nel mondo della scuola, le tecnologie si sovrappongono alla didattica senza influenzare sensibilmente la metodologia. Più comunemente si confonde il progresso tecnologico con l'evoluzione delle Tecnologie didattiche, dimenticando che la condivisione digitale porta necessariamente all'integrazione delle ICT. Diventa naturale, infatti, quasi un processo inconsapevole, usufruire delle immagini, dei video, dei suoni, delle musiche e dei testi che sono prevalentemente in formato digitale e che, per lo più, ci provengono da Internet o che noi pubblichiamo sulla rete.

Le immagini, i testi, i suoni sono diventati dei file, degli oggetti che possiamo manipolare, gestire anche attraverso interfacce tattili, touchscreen, sui telefoni cellulari, sui display delle macchine fotografiche, sui monitor. Questi prodotti, divenuti oggetti digitali, possono essere condivisi con gli altri, in processi di comunicazione e di socializzazione plurimi e complessi, attraverso i cellulari e gli spazi del Social Network, come Facebook, Flickr, gli MSN.

La LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) integra e rappresenta tutte queste realtà. Attraverso lo stilo o il dito, muoviamo, gestiamo, in maniera spontanea e immediata, concetti, rappresentazioni che diventano visibili e manipolabili. La lavagna, ridiventata il luogo dell’azione centrale in cui si svolge la comunicazione didattica tra insegnante-allievi, permette agli insegnanti e agli studenti di rappresentare, condividere e confrontare le esperienze e le conoscenze. La tracciabilità della lezione, cioè la possibilità di rivedere i passi e le fasi dello sviluppo dell'attività didattica, gli interventi dell''insegnante e degli allievi, permette di valutare il percorso cognitivo che si è compiuto e riflettere (metacognizione) sulle strategie, gli interventi e gli strumenti utilizzati.

Questo manuale è rivolto a tutti gli insegnanti che vogliano avvalersi della Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) nella didattica quotidiana ed è diviso in tre parti:

Parte A: Insegnare con la LIM – Parte B: Usare la LIM – Parte C: Materiali “on line”

Si tratta di una guida di base che propone esempi di lezioni, realizzate con la LIM, per diverse materie. Le lezioni sono spiegate attraverso esempi passo passo, perciò fruibili anche da chi è alle prime armi, con le procedure necessarie per l’utilizzo degli strumenti e delle risorse delle lavagne. Seguendo le esercitazioni svolte e gli esempi proposti, i docenti saranno in grado di utilizzare la LIM nelle loro attività didattiche come potente strumento per l’insegnamento e per l’apprendimento. I riferimenti metodologici, sono mirati a una didattica costruttivista e laboratoriale e permettono di inquadrare correttamente le possibilità dello strumento LIM e di progettare lezioni corrispondenti alle esigenze della propria programmazione e alle attitudini cognitive dei propri allievi.

Nella parte “on line” sono presenti diversi materiali scaricabili e utilizzabili, tra cui:

• la realizzazione delle esercitazioni con il software proprietario della relativa LIM;

• tutte le esercitazioni proposte in formato pdf;

• materiali e schede di supporto e verifica per le esercitazioni;

• indicazioni biblio/sitografiche generali e specifiche per ogni esercitazione

• un utile prospetto comparativo dei comandi di tutte le LIM prese in esame nel volume

Gli autori del testo sono docenti di scuola statale, formatori per conto del MIUR, dell’IRRE Lombardia e dell’ex Indire; dal 1999 collaborano attivamente con l’USR-Lombardia (Area progettuale Isp. A.Tarantini) e con l’USP (ex CSA) di Milano, hanno svolto corsi per l’introduzione delle ICT e delle LIM nella scuola; sono tutor nel Piano Nazionale di formazione per le LIM; hanno partecipato e organizzato convegni; insegnano nei corsi di certificazione ECDL Core e Advanced; collaborano con l’OPPI di Milano (Organizzazione per la Preparazione Professionale degli Insegnanti) sulle metodologie didattiche in ambito costruttivista e hanno pubblicato numerosi articoli su riviste del settore.

Per altre informazioni visitare la pagina web :


Smartenglish: per integrare il programma d'Inglese e recuperare i debiti scolastici nelle scuole secondarie superiori

Smartenglish è un corso di inglese class&web, dedicato alle scuole secondarie di II grado, da utilizzare come integrazione al programma scolastico e come supporto per il recupero dei debiti in lingua inglese. Il corso offre la possibilità agli studenti di seguire un percorso guidato e validato da esperti (webquest) con esercizi in autocorrezione e consente ai docenti di monitorare a distanza i risultati dei test, attraverso un registro elettronico in cui sono tracciate le attività svolte.

LA SFIDA DELLA DIDATTICA - Insegnare Di Meno, Apprendere Di Piu' - FRANCO FRABBONI

Uno sguardo di speranza dopo due lustri del Ventunesimo secolo che hanno profondamente offuscato l'anima pedagogica della scuola. L'attesa fiduciosa è che il nostro sistema di istruzione possa archiviare un insegnamento con gli occhi rivolti al medioevo delle conoscenze e mai agli odierni saperi della scienza. Dunque una scuola/altra: democratica, colta e solidale: traguardo perseguibile a patto di prendere coscienza che la formazione delle nuove generazioni costituisce un patrimonio anche per il sistema economico e per la maturazione civile di una nazione. Investire sulla qualità dell'istruzione pubblica significa, infatti, dare palcoscenico a una sfida culturale nel nome dell'apprendere di più: obiettivo reso possibile da una didattica/ponte tra disciplinarità e interdisciplinarità, tra apprendimento individualizzato e non-individualizzato, tra saperi freddi (scolastici) e saperi caldi (extramoenia).
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MEANING BLOCKS 1 - PER L'APPRENDIMENTO E LA PRATICA DELLA GRAMMATICA CINESE DI BASE - LAURA DOMENICHELLI

Nello studio della lingua cinese, la memorizzazione dei caratteri e la comprensione di alcune strutture grammaticali rappresentano un ostacolo sostanziale all’apprendimento. Spesso chi si avvicina a questa come seconda lingua, la trova così impenetrabile e lontana dalla lingua italiana, da abbandonarne lo studio prima di avere avuto l’opportunità di conoscerla veramente.
I Meaning Blocks sono un sussidio didattico che facilita l’approccio alla lingua cinese e lo rende piacevole ed attraente: i moduli in legno della tavola, colorati in vivaci colori e stampati con caratteri cinesi su più facce, permettono di svolgere manualmente e quindi con grande efficacia, una serie di esercizi originali o che si fanno solitamente solo in forma scritta. I moduli si prestano ad essere riordinati in base a modelli appositamente proposti, al fine di formare frasi di senso compiuto secondo le regole grammaticali che lo studente impara nei primi mesi di studio e durante la preparazione dell’esame HSK di primo livello. Ma risultano utili e divertenti anche per sperimentare abbinamenti liberi, realizzare giochi di memoria e giochi a squadre molto apprezzati sia dagli adulti che dai bambini.
Unici nel loro genere, i Meaning Blocks, sono stati presentati alla Fiera del Libro di Francoforte e hanno ricevuto il riconoscimento dell’Università Sapienza di Roma e dell’Istituto Confucio e sono oggi già in uso nelle scuole di vari paesi europei.
I Meaning Blocks sono nati sulla base dei manuali oggi più diffusi nelle scuole e nelle università Il Cinese per gli Italiani e Impariamo il cinese di F. Masini et al., entrambi editi da Hoepli, di cui seguono la progressione didattica e sono quindi complementari a questi testi. Saranno comunque utili a chiunque voglia mettere alla prova ed esercitare le proprie conoscenze di cinese. E a chiunque creda che giocando s’impara.

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Visco: uno sforzo massiccio sul fronte dell'Istruzione

MF Online pubblica la conclusione dell'intervento "Crescita, capitale umano, istruzione" dell'allora vice direttore generale e attuale governatore di Bankitalia Ignazio Visco, a Genova alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2007/2008 dell'università degli studi, il 16-02-2008
Siamo partiti con la bassa crescita della nostra economia, dei nostri redditi, dei salari. Non ho parlato di politica economica nel senso classico del termine, di politica monetaria, di politica di bilancio. È vero, però, che nell'ultimo decennio un altro grande cambiamento ha interessato il nostro sistema economico. Con la moneta unica si è acquisita una condizione permanente di stabilità monetaria. Certo, il livello dei tassi d'interesse, la struttura delle imposte, la spesa pubblica sono variabili particolarmente importanti nella definizione degli ammontari di domanda aggregata compatibili con l'offerta. Ciò che è soprattutto importante evitare è la generazione di squilibri macroeconomici, quali l'accumulazione di livelli insostenibili di debito pubblico o un'inaccettabile dinamica inflazionistica. Quando si considerano, però, non tanto le fluttuazioni cicliche intorno al potenziale di reddito che un'economia può generare ma piuttosto la crescita economica e i livelli di benessere ad essa associati, occorre guardare alle tendenze di fondo, in ultima analisi alla crescita della produttività del lavoro. E nel nostro Paese da troppo tempo essa è particolarmente bassa, il progresso tecnologico è modesto, e l'utilizzo nei processi di produzione dell'innovazione altrove prodotta è insufficiente. Poiché non vi sono ricette magiche che consentano di innalzare in poco tempo e in misura significativa il tasso di crescita potenziale della nostra economia, occorre procedere su molti fronti, con fatica, con pazienza, con perseveranza, rimuovendo inefficienze e vincoli dovuti a regolamentazioni obsolete, ad amministrazioni arretrate o alla difesa di interessi particolari. Soprattutto, occorre fare uno sforzo massiccio sul fronte dell'istruzione, nella scuola secondaria come nelle università. Occorre renderla moderna, adeguata al nostro tempo, con maggiore attenzione alle discipline scientifiche e tecniche, eppure non tralasciando la nostra grande tradizione culturale ma trasmettendola con originalità alle nuove generazioni. Ci vorrà tempo e impegno. Ma da qui si deve partire.