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i-Lexis, app per bambini con problemi e disturbi nell’uso del linguaggio, per iPhone e iPod touch

i-Lexis è una nuova, innovativa applicazione, creata espressamente per iPhone e iPod touch, che fornisce un semplice ed immediato strumento per aiutare i bambini con problemi e disturbi nell’uso del linguaggio.

Il linguaggio è un’importante e complessa funzionalità che è molto vulnerabile, specialmente in età evolutiva. Le abilità linguistiche, soprattutto nelle prime fasi di sviluppo, hanno importanti significati ed investono diverse aree dello sviluppo del bambino. Praticamente tutti i bambini imparano sin da piccoli le regole della loro lingua attraverso l’utilizzo, senza la necessità di un insegnamento formale. Anche l’ambiente circostante è un importante fattore nell’apprendimento, così come imparare le parole sentendole dalle persone più vicine a loro.

i-Lexis è semplice ed immediato da usare. E’ lo strumento e complemento ideale per aiutare i nostri bimbi durante il processo di apprendimento del linguaggio. E’ stato espressamente ideato per essere utilizzato come strumento di supporto per svariate necessità nell’ambito della comunicazione, tra cui: sviluppo precoce della comunicazione, aiuto alle persone con disfunzioni nell’uso del linguaggio, aiuto alle persone con problemi di A.S.D. (Disturbi dello Spettro Autistico), etc. E’ possibile inoltre l’utilizzo di i-Lexis anche come semplice dispositivo AAC (Augmentative Alternative Communication) per migliorare la comunicazione ed interazione dell’individuo con l’ambiente circostante.

In i-Lexis si utilizza il “gioco” come approccio principale per aiutare i nostri bambini nell’apprendimento del linguaggio in un modo del tutto naturale. Ci sono vari ambienti, molto colorati, da poter esplorare per far imparare le rispettive parole ai vostri bambini. Inoltre, sarà anche possibile poter creare nuovi ambienti personalizzati. Per esempio, potrete scattare delle foto della vostra casa, caricarle sull’iPhone, e poi registrare la vostra voce associandola ai vari oggetti presenti nell’immagine. I vostri bimbi potranno così imparare le nuove parole ascoltando direttamente la vostra voce.


Alcune delle caratteristiche di i-Lexis:
- espressamente ed esclusivamente progettato per iPhone.
- supporto di Retina display su iPhone 4.
- più di 265 parole pre-registrate (nella versione completa). Tutte le parole sono state registrate da speaker professionisti (madrelingua italiana); non sono state utilizzate voci sintetizzate di bassa qualità!
- modalità “Leggi” e “Sillaba/Leggi lentamente”. I vostri bimbi potranno ascoltare ogni parola letta in entrambe le modalità.
- 7 ambienti principali (tra cui “casa”, “scuola”, “eventi”, etc.) con più di 40 ambienti secondari. Tutti illustrati e coloratissimi (nella versione completa).
- è divertente ed adatto per bimbi di ogni età!
- interfaccia utente semplice ed immediata.
- potrete personalizzare l’applicazione aggiungendo le vostre foto (usate il programma iTunes o potete fare anche il download da Internet o usare la fotocamera dell’iPhone) e la vostra voce. Nella versione Lite potete aggiungere solo 1 foto e registrare 2 voci.
- stimolate i vostri bambini aggiungendo le loro voci ed immagini per personalizzare al massimo la loro esperienza di apprendimento.
- potrete cambiare il contenuto ogni volta che vorrete, per migliorare ulteriormente l’apprendimento dei vostri figli.
- divertitevi con i vostri bimbi mentre li aiutate ad imparare!




Metodo Montecarlo per Determinare Pigreco Pi


Metodo Montecarlo per Determinare Pigreco Pi
Simulazione della Caduta di Piccoli Oggetti in un Cerchio Inscritto in un Quadrato
di Luciano Porta



DSA: attenersi sempre al Piano Didattico Personalizzato


Se la scuola non rispetta il Piano Didattico Personalizzato previsto per l’allievo con Disturbi Specifici di Apprendimento, egli ha diritto, in caso di bocciatura, a nuovo scrutinio 

Con la Sentenza n. 1178 del 20/09/2012, il TAR della Liguria ha annullato la Delibera del Consiglio di Classe di una scuola che non aveva ammesso un alunno con diagnosi di Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) alla classe successiva. La scuola, come previsto dalla L. n. 170/10, aveva redatto un appositoPiano Didattico Personalizzato (PDP) per l’alunno, con l’indicazione delle misure compensative e dispensative da adottare. A fine anno, però, l’allievo non era stato promosso. La famiglia ha deciso  quindi di impugnare tale valutazione e, in base all’esame della documentazione esaminata, il TAR  ha ritenuto che i docenti non avessero rispettato il PDP predisposto per l’alunno. Ha perciò annullato la bocciatura e ordinato al Consiglio di Classe di ripetere la valutazione, applicando le misure compensative e dispensative previste.

Anche il TAR della Toscana, con la Sentenza Breve n. 1719 del 23/10/2012 ha annullato il giudizio di non ammissione alla classe successiva per un alunno con diagnosi di DSA, per il quale era stato predisposto un PDP che prevedeva misure compensative e dispensative. Dalla decisione del TAR risulta infatti che il Consiglio di Classe non abbia rispettato quanto previsto in esso. Il giudizio conclusivo, inoltre, mancava dell’individualizzazione e dellapersonalizzazione prevista per gli allievi con DSA. Pertanto, è stato ordinato all’Amministrazione Scolastica di rinnovare lo scrutinio finale.
                                     


Language Guide. per migliorare l'ascolto e la pronuncia in Inglese

Raccolta dei principali vocaboli ed espressioni in lingua inglese divisi in 13 categorie e numerose sottocategorie.
Basta posizionare il cursore su un'immagine o un testo per sentirlo pronunciare ad alta voce.

LIM, preparare a casa una Lezione Multimediale video


TeacherMappe - Come preparare a casa una lezione multimediale da utilizzare in classe from Anastasis on Vimeo.

USA: l’Educazione Scientifica è una priorità Nazionale


Di Silvia Faggioli
Da docente di chimica sono rimasta particolarmente colpita dal video del 23 novembre 2009, nel quale il ministro dell’educazione del governo federale USA, Arne Duncan, e il direttore delle politiche federali per la scienza e la tecnologia, John P. Holdren, illustrano il programma “Un’educazione per l’innovazione”.
Si tratta di un insieme di misure straordinarie volute fortemente dal Presidente Obama per il potenziamento dell’istruzione scientifica, tecnologica e matematica.
L’ascolto delle iniziative che stanno prendendo corpo oltreoceano per sostenere e innovare l’educazione scientifica provoca in noi docenti italiani di materie scientifiche, o di tecnologia o di matematica un misto di ammirazione e frustrazione, per il paragone inevitabile con la riforma italiana ormai alle porte. Una riforma nella quale gli apprendimenti scientifici continuano, nel XXI secolo, a rivestire un ruolo secondario rispetto alle così dette discipline umanistiche.
Vediamo in sintesi cosa dicono Duncan e Holdren nell’intervista.
1.                   Una generazione di produttori. Duncan ha riportato le parole pronunciate dal Presidente Obama durante l’annuncio del varo del programma “Un’educazione per l’innovazione”: la prossima generazione di americani non può essere di consumatori, ma di  produttori. I giovani devono diventare gli artefici e gli inventori della nuova economia. Solo se si riuscirà in questa impresa l’America continuerà ad essere potente.
2.                   Un’iniziativa pilotata dalla Casa Bianca che va oltre il ministero dell’educazione.
Il programma prevede interventi dentro e fuori la scuola.
L’iniziativa  non è del solo ministero dell’istruzione, il progetto è pilotato direttamente dalla Casa Bianca, con l’impegno in prima persona di John P. Holdren, il consigliere del presidente Obama per l’educazione scientifica, con il coinvolgimento del ministero dell’energia, della NASA (National Aeronautics and Space Administration)  e della NSF ( National Science Foundation)
3.                   L’educazione scientifica priorità nazionale. Il motivo per il quale il Presidente Obama ha lanciato personalmente questa inziativa è proprio perchè ha compreso che  l’educazione scientifica è una priorità nazionale.
C’è bisogno di nuovi e più numerosi scienziati e ingegneri.
C’è bisogno di una scienza e di una tecnologia forti e coordinate per affrontare le sfide della crescita economica, della sostenibilità dell’ambiente, dell’energia pulita e della sanità nazionale. E c’è bisogno di una forza lavoro preparata, di cittadini con una sicura coscienza scientifica, capaci di partecipare attivamente alla costruzione della democrazia che richiede sempre più decisioni che coinvolgono la scienza e la tecnologia.
4.                   La collaborazione con l’industria. Le iniziative su STEM ( Science, Technology,  Engineering, and Mathematics) prevedono una stretta collaborazione tra l’industria privata e il governo per stimolare e motivare gli studenti di tutto il paese a intraprendere carriere in scienze e matematica. Le scienze, la matematica, la tecnologia devono diventare coinvolgenti e entusiasmanti fin dai primi gradi scolastici, con iniziative che spaziano anche al di fuori della scuola.
5.                   I contributi degli enti no profit. Il Presidente Obama ha annunciato che si sono avuti più di 260 milioni di dollari in donazioni e contributi da parte di enti e di associazioni filantropiche per lo sviluppo dell’educazione scientifica, tecnologica e matematica.
6.                   Il ruolo dei genitori. Nel sottolineare  il  ruolo fondamentale dei genitori il ministro ha  ricordato che una delle cose più importanti che i genitori possano fare è quella di pretendere dalla scuola un insegnamento di alta qualità per i loro figli.
Nel recente viaggio del presidente Obama in Giappone, Corea del Sud e Cina, dove è intervenuto anche sull’educazione, una delle cose che più l’ha colpito  è che in quei paesi la maggiore richiesta di un insegnamento altamente qualificato proviene dai genitori.
E, afferma il ministro, c’è d’augurarsi che anche nel nostro Paese i genitori imparino a esercitare una tale pressione.
7.                   La questione degli insegnanti. 
Duncan ammette che non ci sono abbastanza insegnanti che conoscano bene la matematica,  la fisica,le scienze e la tecnologia soprattutto nei quartieri poveri.
Duncan fa quindi due proposte: 1) avviare collaborazioni con professionisti che provengano dall’industria ( il beneficio per gli studenti sarebbe enorme,a suo parere); 2) colmare con iniziative concrete la carenza di  insegnanti di scienze e matematica che perdura da circa tre decenni (e non si può continuare a parlarne per altri tre). L’educazione, con l’avvento dell’amministrazione Obama, dispone di fondi che non hanno precedenti. Con parte di questi fondi si dovrebbero pagare di più gli insegnanti di scienze e matematica. Si pensa di  impiegare milioni e milioni di dollari per premiare i docenti eccellenti di materie scientifiche e di matematica. Sul lungo periodo la questione docente non dovrà più essere affrontata solo in termini di titoli, ma di efficacia dell’insegnamento. Ci si possono inventare molti diversi titoli e certificazioni, ma la differenza sta nell’efficacia dell’insegnamento, nel fatto che i ragazzi imparino o non imparino. E sono gli insegnanti efficaci che devono essere retribuiti di più, e da questi occorre apprendere il mestiere.
8.                   Imparare facendo: l’importanza dei giochi della matematica e delle gare scientifiche.Durante l’annuncio delle iniziative a favore dell’educazione scientifica fatto dal presidente Obama, si è visto un meraviglioso robot insieme a ragazzi molto  orgogliosi della loro invenzione. Questo sta a dimostrare che i giovani imparano molto meglio “facendo”, costruendo cose, piuttosto che attraverso la classica lezione frontale. E questo può avvenire anche attraverso una serie di iniziative extrascolastiche. Oggi il settore privato, il settore filantropico e altre organizzazioni sono impegnate a dare vita  a molteplici attività tra cui  gare di tipo scientifico, tecnologico e matematico. I vincitori di queste gare verranno accolti alla Casa Bianca, e il presidente in persona li premierà. Non solo i campioni del NCAA(National Collegiate Athletic Association)  dunque, ma anche i vincitori delle gare scientifiche studentesche. Saranno usati  i premi  in maniera più diffusa per coinvolgere un numero maggiore di ragazzi in queste sfide. Gli studenti dovranno essere impegnati in gare reali organizzate in squadre. E come ogni scuola ha una squadra di football così ogni scuola dovrebbe avere una squadra di robotica, ad esempio.



 fonte: adiscuola

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