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Profumo a Che Tempo Che Fa oggi 3 dicembre 2012 ore 21

Fabio Fazio conduce un confronto sulla scuola italiana tra il Ministro Francesco Profumo e il professore Salvatore Settis 

Domande, contenute in una email inviata a Fabio Fazio, che un gruppo di insegnanti su facebook vorrebbero fossero fatte al min. Profumo da parte loro.


Gentile Fabio Fazio,
...
un gruppo di facebook che raccoglie quasi 2000 docenti italiani (http://www.facebook.com/ groups/docentincazzati/), in prosecuzione dello scambio epistolare avviato con la sua trasmissione a seguito della puntata di domenica 25 novembre (presente il Primo ministro Mario Monti), le chiede di sottoporre al Ministro F. Profumo la seguente “lista” (genere da lei molto frequentato):

1. Ministro Profumo, con proposte come quella -contenuta in maniera irrituale nella legge di stabilità varata dall’esecutivo- di aumentare di 6 ore a parità di salario il lavoro in aula dei docenti della secondaria (com’è noto, materia di contrattazione e non riservata alla legge), non pensa di aver contribuito alla scarsa considerazione sociale della classe docente e quindi di aver danneggiato il ruolo dell'istruzione pubblica?

2. Non crede che con questo precedente in futuro altre leggi possano imporre aumenti di ore di lavoro settimanali anche ad altre categorie, trasformando di fatto i contratti collettivi in carta straccia?

3. Ministro Profumo, lo sa che ogni eventuale futuro innalzamento delle ore di lezione frontale produrrebbe un aumento insostenibile di ore di lavoro non frontale (destinate a correzione dei compiti, preparazione delle lezioni, programmazione, colloqui con i genitori, riunioni collegiali, esami di fine anno) dato che a ogni ora di lezione frontale corrisponde una certa quota di lavoro che i docenti svolgono al di fuori dell’aula scolastica?

4. Ministro Profumo, Lei, ministro dell'istruzione di questo Paese, come si è sentito quando il premier in questa stessa sede ha definito indistintamente i docenti, di cui conosce bene le condizioni di lavoro, “conservatori”, “corporativisti” e “strumentalizzatori” degli studenti in protesta?

5. Ministro Profumo , Obama ritiene forte l’America non per il suo esercito, ma per la sua scuola: il ‘governo dei professori’, in Italia, condivide quest’idea? E, se è così, perché non ha invertito la tendenza degli ultimi governi, tagliando le spese militari e lasciando invariato lo stanziamento per l’istruzione pubblica?

6. Ministro Profumo, nella lettera che ha inviato ai docenti e agli studenti prima dello sciopero del 24 novembre Lei ha detto di non aver mai condiviso l'impianto del Ddl 953 (ex Aprea), allora perché non si è mai pronunciato contro il disegno di legge nelle sedi competenti?

7. Ministro Profumo, si fa un gran parlare di digitalizzazione, di tablet, di LIM , ma lei sa che le scuole ‘reali’ -in cui alcuni nuovi strumenti sono arrivati in maniera insufficiente, non omogenea né pianificata e senza specifica formazione- stanno assistendo ad un processo di ‘dematerializzazione’ che nulla ha a che vedere con l’informatica, visto che mancano ‘materie prime’ come la carta per le fotocopie (che, quindi, molti docenti devono gestire a proprie spese) e sussidi didattici indispensabili?

8. Ministro Profumo, è consapevole del fatto che (almeno nella fascia dell'obbligo) gli insegnanti -spesso senza alcun aiuto né economico né strutturale- stanno affrontando da anni e da soli il difficile compito di alfabetizzare ragazzi stranieri (il cui numero supera quasi sempre il tetto fissato dalla legge) provenienti da tutti i continenti e che sono in aumento esponenziale gli alunni con disabilità nonché DSA (certificato e non certificato), per cui la programmazione didattica e di conseguenza il lavoro in classe è via via più complesso (mentre dal 2008 gli interventi di Riordino dei cicli hanno eliminato le compresenze)?

9. Ministro Profumo, Lei ritiene davvero di migliorare il servizio scolastico agli studenti, offrendo con il nuovo Concorso (fondato su quiz di dubbia aderenza alle reali esigenze didattiche ) la possibilità di entrare in ruolo a persone che non hanno mai insegnato anziché a precari super qualificati con molti anni di esperienza?

10. Ministro Profumo, quanto costerà il Concorso e quanti docenti realmente otterranno una cattedra, considerata la progressiva contrazione degli organici in vista dell'aumento dell'orario di insegnamento e della riduzione del corso di studi da lei prospettati?

11. Ministro Profumo, Lei è a conoscenza del fatto che le graduatorie sono stracolme di docenti specializzati nell'insegnamento e che la maggior parte di essi hanno meno di 35 anni?

12. Ministro Profumo, è forse ancora allo studio il progetto di ridurre a 4 gli anni curriculari delle superiori, che comporterebbe un'ulteriore, grave falcidia delle cattedre e un impoverimento insostenibile per l'offerta formativa della scuola secondaria di secondo grado?

13. Ministro Profumo, Lei, oltre ad essere Ministro dell'Istruzione, è stato anche rettore del politecnico di Torino e presidente del CNR: è abituato, quindi, a lavorare con le eccellenze nel mondo dell'istruzione. Quelle eccellenze si sono nella maggior parte formate a partire dalla scuola pubblica. Le è mai capitato di fare un'esperienza di insegnamento in una classe di un istituto superiore di una qualsiasi periferia di questo nostro bel Paese? Ha idea di quanti sono gli alunni in un’aula? Di quali sono le strutture reali? E’ a conoscenza del fatto che con l'aumento degli allievi per classe dovuto ai tagli e con la presenza giornaliera di studenti in sovrannumero perché, in caso di assenze del personale docente, vengono ‘smistati’ per mancanza di supplenti (ciò succede anche ai bambini delle primarie), quasi nessuna scuola pubblica può rispettare le norme di sicurezza, né garantire effettivamente il diritto allo studio, specialmente ai ragazzi con difficoltà?

Gentile Fazio,
gli elenchi, come gli esami, non finiscono mai: il tempo, però, anche ‘quello che fa’, è una risorsa finita, quindi ci fermiamo qui. Scelga pure lei le domande da sottoporre al ministro, se lo ritiene, se, come sappiamo, il tempo è poco. Sono tutte vitali per la nostra professione e per il futuro della scuola pubblica statale. Speriamo fiduciosi che la sua risposta non lasci ‘il tempo che trova’ e che nella prossima occasione di un dibattito sulla scuola voglia ospitare nella trasmissione anche un insegnante.

2000 proff forse inca…lzanti, certo inca…lzati
http://www.facebook.com/ groups/docentincazzati/



Insegnare italiano all'estero oltre al programma Comenius


Insegnare italiano all’estero è uno dei vostri sogni? Ecco per voi alcuni suggerimenti per trovare l’occasione giusta per un’esperienza lavorativa e formativa significativa come questa.

Esistono varie possibilità per chi intende fare un'esperienza di insegnamento della lingua italiana all'estero. In un momento in cui il mercato del lavoro italiano sta attraversando non poche difficoltà, un’esperienza lavorativa fuori dallo stivale può rappresentare un motivo di crescita e arricchimento da non sottovalutare anche per coloro che intendono lavorare, in futuro, nel natio borgo. Le opportunità ci sono ragazzi, basta saperle cercare.
 
Di seguito sono elencate le possibilità attualmente presenti, grazie anche ai finanziamenti erogati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero degli Affari Esteri, con le rispettive informazioni relative alle modalità di partecipazione:
1. Assistente di lingua italiana
2. Lettore universitario
3. Insegnante negli Istituti Italiani di Cultura

4. Docente supplente
5. Docente presso scuole ed enti privati o scuole di lingue

Assistenti di lingua
L’Assistente di lingua italiana all’estero svolge la propria attività presso Scuole di vario ordine e grado (escluse le Università) sotto la guida di docente straniero di lingua. L’assistente contribuisce alla promozione e alla conoscenza della lingua italiana facendo conversazione guidata per circa 12 ore settimanali. I paesi in cui è possibile svolgere quest’esperienza sono quelli che hanno stretto accordi culturali con il Governo italiano, ovvero Belgio, Germania,FranciaIrlandaSpagna e Regno Unito. La durata dell’incarico corrisponde a quella dell’anno scolastico del Paese di destinazione. Il Ministero dell’Istruzione pubblica ogni anno, generalmente in dicembre, un bando di concorso per la selezione di assistenti di lingua.

I principali requisiti, necessari per partecipare alla selezione, sono i seguenti:
• essere cittadino italiano;
• non aver compiuto il 30° anno d'età alla data di scadenza del bando;
• essere in possesso di una laurea triennale (ex D.M. 509/993) in Lingue e culture moderne (classe L11), Lettere(classe L10), Scienze della mediazione linguistica (classe L12), Storia (classe L42) e Filosofia (classe L5) e dell'iscrizione a un corso qualsiasi di laurea magistrale;
• aver già conseguito una laurea quadriennale (ex D.M. 341/90) in Lingue e letterature moderne, Lingue e culture europee, Studi comparatistici, Interpreti e Traduttori, Lettere ed essere attualmente iscritto a un corso di laurea specialistica/magistrale o ad altro corso di laurea triennale;
• essere iscritto per l'anno accademico in corso ad un corso di laurea specialistica/magistrale;
• essere in procinto di conseguire la laurea (triennale, specialistica o magistrale) entro i termini previsti per l’anno accademico in corso;
• essere già in possesso di una laurea (triennale, specialistica o magistrale) ed essere iscritto a un Dottorato di Ricerca, a un Master o a una Scuola di Specializzazione;
• avere sostenuto almeno due esami di Lingua o Letteratura o Linguistica del paese per il quale si presenta la domanda;
• avere sostenuto almeno un esame di Lingua o Letteratura o Linguistica italiana. Il bando per assistenti viene annualmente pubblicato su Gazzetta Ufficiale e sito del Miur
Lettori Universitari 
Il lettore universitario lavora in stretta collaborazione con il docente titolare della cattedra di italiano presso l’Università straniera. Il monte ore lavorativo corrisponde a circa 36 ore settimanali.
Per partecipare a quest’esperienza e fare il lettore tramite il concorso triennale del Ministero degli Affari Esteri (MAE)/MIURperò, è necessario essere docenti di ruolo nella scuola media o superiore in Italia ed avere una laurea in Lettere o Lingue Straniere.
Per poter fare invece il lettore con incarico locale, bisogna rivolgersi direttamente alle Università straniere in cui ci sono i Dipartimenti di italianistica inviando una domanda redatta in italiano e in lingua locale ed un dettagliato curriculum vitae. Il Mae, in questi casi, eroga direttamente i finanziamenti agli atenei stranieri. Insegnante negli Istituti Italiani di Cultura Gli Istituti Italiani di Cultura, presenti nelle principali città di tutto il mondo, promuovono e diffondono la cultura e la lingua italiana negli stati in cui hanno sede.
Tra i vari eventi di promozione non mancano veri e propri corsi di cultura e lingua italiana. Per insegnare presso tali strutture però, occorre prendere parte a concorsi pubblici, i cui bandi sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale e consultabili sui siti degli istituti stessi. Sono ammessi alla selezione coloro che sono in possesso di una laurea magistrale in una delle classi equiparate a Lettere o Lingue e letterature straniere (vecchio ordinamento), con una votazione non inferiore a 110/110 e che possiedano una buona conoscenza di una delle principali lingue straniere.
Clicca qui per avere l’elenco completo degli Istituti Italiani di Cultura.

Docente supplente
Come tutti sanno le supplenze sono stabilite dal Ministero e servono per coprire le cattedre momentaneamente prive di docente. La durata delle supplenze può variare da un solo giorno (nel caso dei corsi di lingua e cultura italiana) a più giorni o mesi, se si tratta di sostituire un docente titolare assente per malattia o altri motivi. Possono anche essere conferite supplenze in attesa dell'arrivo in sede del titolare oppure, nelle scuole statali, per coprire ore non costituenti cattedra (cosiddetti spezzoni) dall’inizio al termine delle attività didattiche, o ancora su posti vacanti per mancanza del relativo docente di ruolo, fino al termine delle attività didattiche.
Per aspirare a supplenze su tali posti è necessario essere inseriti inapposite graduatorie, che vengono redatte ogni tre anni (periodo di validità delle graduatorie stesse) successivamente all'emanazione di uno specifico messaggio circolare da parte del Ministero. Per essere inseriti nelle graduatorie è necessario possedere il titolo di studio idoneo all’insegnamento della classe di concorso per cui si chiede l’inserimento.
Il possesso dell'abilitazione all'insegnamento non è, invece, un requisito necessario, anche se costituisce titolo preferenziale. Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito del MAE alle pagine:reclutamento personale e supplenze all'estero.

Docente presso scuole o enti privati e scuole di lingue
Coloro i quali intendono effettuare un’esperienza come insegnante di italiano all’estero possono inviare il proprio curriculum e una domanda di assunzione alle scuole private italiane operanti all’estero e agli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana. Nel caso delle scuole, la domanda va inviata direttamente all’indirizzo delle istituzioni prescelte; alla seguente pagina del sito web del MAE è possibile reperire l’elenco completo delle “Istituzioni scolastiche italiane all’estero” tra cui andranno individuate le istituzioni private. Nel caso delle scuole, la domanda va inviata direttamente all'indirizzo delle istituzioni prescelte, mentre, nel caso dei corsi, agli Uffici Scuola presso i Consolati.
Tutti i contatti per l'eventuale assunzione saranno presi direttamente dai gestori delle scuole, a cui ci si dovrà rivolgere per ogni ulteriore informazione.
Anche l'eventuale assunzione avverrà con contratto stipulato dall'ente gestore e secondo i termini da questo stabiliti. In particolare, per quanto riguarda i corsi di lingua e cultura italiana, oltre ai posti a cui è possibile accedere con domanda diretta, possono essere attivati anche posti di contingente statale.
In questo caso le supplenze dovranno essere conferite secondo le disposizioni indicate nella citata circolare ministeriale.
Nei corsi di livello elementare possono insegnare coloro che hanno conseguito il diploma di maturità magistrale o la laurea in Scienze della formazione primaria. Nei corsi di livello medio, possono insegnare i laureati in Lettere e in Lingue e letterature straniere, che abbiano superato due esami di Lingua e/o Letteratura italiana nel corso degli studi universitari e almeno tre esami della lingua corrispondente all’area linguistica in cui si trova la circoscrizione consolare prescelta.

la Matematica in 100 schede

Questa guida è una raccolta dei principali argomenti di matematica trattati nella scuola media inferiore e nella scuola media superiore e con alcuni moduli di analisi matematica per l’università.


Superiori, appunti per tutte le Materie e gli indirizzi

Quasi 1300 appunti riguardanti tutte le materie e gli indirizzi della Scuola Media di II grado. Un ottimo strumento per gli Studenti ma anche per gli Insegnanti.

Guarda gli appunti

fonte: studenti.it

Analisi Logica, tutti i complementi e le relative preposizioni che li introducono

Nonostante l'analisi logica venga insegnata fin dalle scuole elementari, sono tanti gli studenti che hanno difficoltà ad affrontarla: predicato, soggetto e specialmente i complementi non sono semplicissimi da riconoscere. Il segreto per fare una buona analisi logica è innanzitutto conoscere le preposizioni che dovrebbero essere memorizzate fin dalla tenera età.

Guarda il compendio di Analisi Logica

fonte: studenti.it

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fonte: Studenti.it

Grammatica latina


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Le principali versioni e gli autori latini più usati. 
Basta Inserire da un minimo di 3 parole fino ad un massimo di 5 senza punteggiatura della versione che si cerca.

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fonte: http://www.studenti.it

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