google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 TUTTOPROF. google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

The Grammatical Analysis of Sentences


The Grammatical Analysis of Sentences - Chris Mellish and Graeme Ritchie


Constituents and composition
If we examine the form of English sentences (and comparable observations can be made in other languages) it seems that there are certain regularities in the structure of the sentence, in terms of where words may occur (their distribution, in linguistic terminology) and how words and phrases may combine with each other. For example, if we compare quite dissimilar sentences such as:

Elbert adores spaghetti.
There was a storm.

there is a general pattern \Subject { Verb { Complement" in which the \Subject" is some sort of self contained phrase, the \Verb" is one of a particular class of words which behave in certain ways (e.g. varying their endings depending on what the Subject is), and the\Complement" is another phrase of some sort. Such regularities are quite widespread, within phrases as well as in sentence structure, and appear in sentences with quite a wide variety of meanings (as in the two examples above).

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Hitler a Milano: i crimini di Theodor Saevecke capo della Gestapo - Luigi Borgomaneri


Luigi Borgomaneri - Hitler a Milano: i crimini di Theodor Saevecke capo della Gestapo
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fonte: fondazioneisec.it

Dossier sulla scuola italiana 2010


Dossier sulla scuola italiana 2010 - ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI - A cura di ANTONIO GARGANO

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Prove di prerequisito per la diagnosi delle difficoltà di lettura e scrittura


Le PRCR-2/2009 rappresentano l’ultima edizione di unostrumento che, da quasi trent’anni, è fondamentale per la valutazione delle abilità di base sottostanti all’apprendimento della lettura e della scrittura.
L’idea di porre attenzione ai precursori specifici e ai processi parziali che concorrono allo sviluppo e all’acquisizione di apprendimenti complessi come la lettura e la scrittura, in un’ottica di prevenzione e trattamento specifico delle difficoltà di apprendimento, ha ottenuto negli anni importanti riscontri nella ricerca scientifica e nel lavoro clinico, tanto da risultare ormai ampiamente condivisa.

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La Comunicazione nell’era post-accademica della scienza - Pietro Greco


La tesi centrale di questo intervento è che siamo entrati in una nuova era dello sviluppo scientifico, un’era che è stata definita post-accademica e che questa nuova era esige un nuovo modo di comunicare la scienza.
Si tratta di una tesi piuttosto forte. E per poterla sviluppare abbiamo bisogno di definire, con un certo rigore, cosa intendiamo per comunicazione della scienza, cosa intendiamo per era post-accademica della scienza e, in primo luogo, cosa intendiamo per scienza.

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La Rivoluzione Dimenticata: il pensiero scientifico greco e la scienza moderna - Lucio Russo

La scienza moderna non nasce con Galileo e Newton. Le sue origini vanno retrodatate di almeno 2000 anni, alla fine del IV sec. a.C. La Rivoluzione scientifica del XVIII sec. riscopre la Rivoluzione ellenistica di figure come Euclide, Archimede, Erarstotene, Aristarco di Samo e di tanti altri raffinati scienziati. Lo studio della "rivoluzione scientifica", cioè della nascita dello sviluppo scientifico, è indispensabile per la comprensione della "civiltà classica". Inoltre, l'esame del ruolo svolto dalla scienza nella civiltà ellenistica è essenziale per la valutazione di alcune questioni di capitale importanza per la storiografia, dal ruolo di Roma alla decadenza tecnologica medievale alla "rinascita scientifica" moderna.

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Disegno Tecnico: Sceneggiatura di un’unità di lavoro per la LIM


Le lezioni sono indirizzate agli studenti delle prime classi in cui sia necessaria l'applicazione delle principali tecniche di rappresentazione (geometriche, grafiche e bidimensionali) in cui il programma prevede lo studio del disegno tecnico (Scientifico, Industriale, etc...)

L’e-book di Storia dell’Arte: problemi e prospettive


Sommario
 La storia dell’arte, date le sue connotazioni interdisciplinari, è una delle materie umanistiche che può prestarsi meglio a nuove metodologie di insegnamento che utilizzino la tecnologia come strumento didattico. Può essere infatti insegnata attraverso pratiche comunicative incentrate sulla multimedialità, divenendo un contenitore ideale di stimoli che proprio nella trasmissione tecnologica possono essere potenziati. Nel contributo che segue verranno presentate alcune riflessioni sugli e-book di storia dell’arte in commercio al momento, in attesa che diventi regola condivisa l’adozione di testi scolastici in formato digitale. Essi si prestano, assieme alle LIM (Lavagne Interattive Multimediali), ad essere il volano dell’immissione a regime delle nuove tecnologie nelle scuole italiane. Molte sono ancora comunque le problematiche relative all’utilizzo di questi moderni strumenti didattici, dalla formazione dei docenti ai costi per le famiglie, passando anche attraverso lo scetticismo e i pregiudizi degli irriducibili sostenitori del libro stampato e della didattica tradizionale.

Per una nuova Didattica della Storia Dell’arte


La storia dell’arte, date le sue connotazioni interdisciplinari, è una delle materie umanistiche che può prestarsi meglio a nuove metodologie di insegnamento che utilizzino la tecnologia come strumento didattico. Essa può essere insegnata attraverso pratiche comunicative incentrate sulla multimedialità divenendo un contenitore ideale di stimoli che proprio nella trasmissione tecnologica possono essere potenziati. E’ opportuno utilizzare gli strumenti del Web 2.0 per modernizzare la didattica tradizionale trovando nuove modalità di comunicazione della conoscenza (formale) che permettano all’allievo di integrarla con il reale quotidiano vissuto (informale e non formale). Il mio intervento vuole mettere in luce alcune potenzialità che la rete mette a disposizione del docente di storia dell’arte per iniziare un processo di svecchiamento della didattica tradizionale frontale, a fronte di una nuova modalità di conoscenza costruita condivisa che individua nelle abilità informatiche dei nostri allievi ›nati digitali‹ intrinsecamente abituati alla tecnologia, la scuola del futuro.....

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