google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 TUTTOPROF. google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Come scegliere la destinazione del TFR?

La scelta del lavoratore sulla destinazione del Tfr può essere effettuata in modo esplicito oppure in modo tacito.
Modalità di scelta eplicita: Compilazione dei moduli TRF1 o TFR2
 
Per esercitare la scelta sulla destinazione del Tfr bisogna utilizzare gli appositi moduli (approvati con il Decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale del 30 gennaio 2007). In particolare i lavoratori dipendenti, già in attività al 31 dicembre 2006, devono compilare il modello TFR1, mentre i lavoratori dipendenti assunti dopo il 31 dicembre 2006 devono compilare il modello TFR2. Il modulo deve essere consegnato al lavoratore dal suo datore di lavoro. Una volta compilato, deve essere restituito al datore di lavoro, il quale è tenuto a rilasciare copia controfirmata per ricevuta. I modelli TFR1 o TFR2 devono essere utilizzati anche se si sceglie di mantenere il Tfr futuro presso il proprio datore di lavoro.
  

Cosa sono i fondi pensione?

I fondi pensione sono gli organismi che hanno lo scopo di erogare ai lavoratori iscritti una pensione aggiuntiva rispetto a quella obbligatoria. La normativa prevede che prima dell’adesione, al fine di tutelare gli iscritti e di consentire una scelta meditata e consapevole, debba essere consegnata la documentazione informativa (redatta in conformità alle disposizioni emanate dalla Covip), riguardante in particolare i costi complessivi connessi alla partecipazione al fondo pensione, le modalità di gestione finanziaria, i rischi connessi all’investimento, i rendimenti conseguiti. Gli iscritti hanno inoltre il diritto di ricevere informazioni, con periodicità almeno annuale, sull’andamento della gestione complessiva del fondo pensione nonché sull’ammontare della posizione individuale.

Detraibili le spese per l'iscrizione a Dottorati di Ricerca

Fisco e dottorati di ricerca, iscrizione con lo sconto. Sono spese per l’alta qualificazione per cui spetta la detrazione.
Fisco soft per i futuri dottori di ricerca. Anche le spese di iscrizione ai dottorati presso gli atenei si possono portare in detrazione perché rientrano tra i corsi di istruzione universitaria. Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 11/E pubblicata oggi, che prende le mosse dalla richiesta di un contribuente cui il Caf ha negato la possibilità di detrarre le spese sostenute per iscriversi a un corso di dottorato di ricerca vinto senza alcuna borsa di studio presso un ateneo.
In particolare, i tecnici delle Entrate chiariscono che il dottorato di ricerca rappresenta un titolo che si ottiene dopo aver seguito un corso specifico previsto dall’ordinamento universitario per preparare i laureati a svolgere attività di ricerca di alta qualificazione.
Si considerano, quindi, veri e propri corsi di istruzione universitaria e i relativi costi d’iscrizione possono beneficiare della detrazione Irpef del 19% prevista anche per i corsi di perfezionamento e di specializzazione, così come per i master post laurea.
Il testo della risoluzione n. 11/E è disponibile sul sito http://www.agenziaentrate.gov.it/ .Inoltre, su FiscoOggi.it sarà pubblicato un articolo sul tema.

Comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate del 18 febbraio 2010

Guida alla Riforma della scuola dell'infanzia in Italia (I ciclo)

Opuscolo divulgato dal MIUR per spiegare la riforma del primo ciclo di scuola (scuola dell'infanzia)
             Apri Opuscolo

Premio per i migliori oggetti didattici prodotti dalle Scuole

  Il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione - Dipartimento per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione tecnologica e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con FORUM PA, presentano il Premio “A scuola di innovazione”.

Le nuove tecnologie e i prodotti multimediali possono essere di grande aiuto sui banchi di scuola. Il Premio “A scuola di innovazione” vuole promuoverne l’utilizzo, diffondendo le migliori esperienze di questo tipo realizzate in Italia.
Per il bando di partecipazione e gli approfondimenti clickare QUI

Piattaforma didattica sulla Costituzione Italiana

Interessante iniziativa del Parlamento Italiano per la diffusione della conoscenza, in particolare nelle scuole, della Costituzione italiana. Sito ricco di spunti operativi e non solo del testo, ancorchè tradotto in inglese, francese, tedesco, spagnolo, arabo.
          Piattaforma didattica sulla Costituzione Italiana

Concorso Parlawiki, Il Parlamento dei Bambini

Il Parlamento Italiano lancia un concorso rivolto alle classi V della Scuola Elementare e alla Scuola Secondaria di primo grado per avvicinarle alla conoscenza delle Istituzioni e del Parlamento in particolare. QUI puoi trovare i materiali per proporre un lavoro su questo tema alla tua classe e il bando di partecipazione al “Concorso Parlawiki- Costruisci il vocabolario della democrazia”

Insegnare con la Lim

Scuola con la Q


La scuola italiana sta per essere massacrata da una legge devastante ed il nostro Presidente della Repubblica ( a suo dire ) non può far nulla, neanche esprimersi a suo sfavore.
Non è dello stesso parere Cossiga ( che pure lui è stato Presidente ) che giustamente fa cenno alla possibilità di rimandare alle camere una legge ingiusta.
Intanto la Gelmini annuncia l'arrivo delle lavagne multimediali, acquistate con milioni dei nostri Euro, mentre migliaia di maestri se ne andranno a casa per i tagli sconsiderati che il governo ha imposto al paese.
Certo, nelle scuole in cui mancano anche i soldi per pagare i supplenti, una bella lavagna multimediale ci sta proprio bene !!!!!