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DIZIONARIO ITALO-SOMALO - PUGLIELLI ANNARITA

Il Dizionario italiano-somalo è una delle opere lessicali intraprese nell'ambito del progetto Studi Somali, avviato nel 1977-78 come progetto di cooperazione del Ministero degli Affari Esteri con l'Università Nazionale Somala e l'Accademia delle Arti e delle Scienze di Mogadiscio, e tuttora in vita presso il Centro Interdipartimentale di Studi Somali dell'Università degli Studi Roma Tre. La scelta dei lemmi da immettere è stata compiuta a partire dall'italiano ed è stata dimensionata sui dizionari bilingui di media grandezza esistenti per le lingue occidentali (circa 35.000 lemmi). L'identificazione degli equivalenti somali si è basata sulla competenza dei collaboratori somali, tutti profondi conoscitori della lingua italiana, cui è stato anche fornito il rovesciamento automatico del Dizionario Somalo-Italiano (1985), che poteva servire come "ampliamento" delle competenze, visto che numerosi e diversi ne erano stati i compilatori. L'opera è dunque il risultato di una ricerca a più mani, come mostra l'ampio numero di collaboratori che, in varia misura e in diverse fasi, sono stati coinvolti nella sua realizzazione.

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COTIDIE DISCERE Corso di latino - GRAMMATICA, ESERCIZIARIO 1 + cd , ESERCIZIARIO 2 - DE MICHELI G.

Cotidie discere è un corso di latino completo costituito di una grammatica e 2 eserciziari, uno per ciascun anno di corso, e si propone di fornire in modo progressivo una conoscenza esauriente della struttura della lingua latina e di dare conto degli aspetti salienti della civiltà romana. La grammatica sviluppa in modo completo i temi propri della morfologia e della sintassi latina, coniugando un approccio metodologico tradizionale e normativo con i necessari approfondimenti descrittivi, sempre finalizzati all'apprendimento più rapido ed efficace possibile delle strutture linguistiche. La trattazione della teoria grammaticale, attraverso una chiara impostazione grafica, propone su 2 livelli di fruizione: 1) il primo livello è costituito dalle nozioni basilari e necessarie da apprendere a prescindere dall'impostazione del corso e dall'indirizzo di studi e costituisce l'ossatura portante della grammatica; 2) parallelamente e separatamente si offrono gli elementi per un ulteriore sviluppo delle competenze dello studente, attraverso una batteria di strumenti didattici costituiti di note di grammatica storica, osservazioni di approfondimento e dettaglio sulla teoria grammaticale e opportuni confronti con la lingua italiana. Secondo le nuove linee guida, la rubrica Dal latino alle lingue europee suggerisce un costante e puntuale confronto con le lingue europee, che permette di apprezzare tutte le evoluzioni linguistiche del latino nelle lingue oggi più parlate e di comprenderne tutti gli elementi più vivi e attuali.

Sommario Grammatica
Origine e diffusione del latino - Fonetica. Morfologia: Teoria della flessione - I nomi e gli aggettivi - I numerali - I pronomi - I verbi - Le parti invariabili del discorso: avverbi, preposizioni, congiunzioni, interiezioni. Sintassi: Sintassi dei casi - Sintassi del verbo - Sintassi del periodo. Prosodia e metrica: esametro, pentametro e distico elegiaco.

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COTIDIE DISCERE - ESERCIZIARIO 1 + cd rom

Sommario: Ripasso di analisi logica - Le cinque declinazioni del nome - Declinazione degli aggettivi - Numerali - Pronomi - Le quattro coniugazioni attive, passive e deponenti - Verbi anomali - Strutture essenziali: proposizioni finali, consecutive, cum + congiuntivo, infinitive, ablativo assoluto, imperativo proibitivo, coniugazione perifrastica attiva, perifrastica passiva, gerundio e gerundivo, interrogative indirette.

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COTIDIE DISCERE - ESERCIZIARIO 2

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Autore: Giuseppe De Micheli, insigne e notissimo latinista, vincitore di concorsi internazionali di poesia latina, ha insegnato per un trentennio presso il Liceo classico "Maffei" di Verona. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni scolastiche.


EFFETTO GOOGLE, La fine del mondo come lo conosciamo - AULETTA KEN

Google, nata appena undici anni fa in un garage, ha trasformato il nostro modo di vivere e di lavorare, ha modificato il modo in cui accediamo alle informazioni e ha rivoluzionato la logica operativa di interi settori, dalla pubblicità all'informazione, dalla televisione alla telefonia. Oltre al motore di ricerca più usato nel mondo, offre gratuitamente a miliardi di utenti servizi come Gmail, Google Maps, Google Earth e YouTube. Nel raccontare la velocissima ascesa di una delle più ricche aziende del mondo, "Effetto Google" ne esplora anche i meccanismi interni. Anche se Google ha sempre cercato di mantenere i suoi segreti, Auletta ha potuto contare sulla massima cooperazione mai fornita a un giornalista, compreso l'accesso a riunioni riservate, oltre che interviste ai fondatori Larry Page e Sergey Brin, al CEO Eric Schmidt e a circa 150 dipendenti ed ex dipendenti. Effetto Google non si limita però a spiegare le ragioni del successo. Evidenzia anche le difficoltà che potrebbe incontrare l'azienda, come è accaduto a colossi quali Xerox e General Motors. Mette in luce i conflitti che la attraversano. Oltre alle informazioni di prima mano, ha raccolto molti aneddoti chiarificatori, e le intuizioni e i giudizi di alcuni protagonisti del settore dei new media e di manager dei media tradizionali.

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Diretta streaming della Notte Bianca della Scuola e della Democrazia

Appuntamento a Milano, Torino, Bologna e Napoli con la "Notte Bianca della Scuola", una iniziativa del Partito Democratico che nasce dal desiderio di organizzare un "momento di incontro e di confronto aperto con tutto il mondo della scuola per riaffermare il valore della scuola pubblica quale istituzione democratica fondamentale per il futuro del Paese e dei giovani"




Corso d'inglese per gli italiani: Instant English - Sloan John P.

Instant English è un metodo per imparare l'inglese davvero innovativo sia per chi non conosce l'inglese sia per chi vuole dare una rinfrescata alle sue conoscenze. Nato da una felice intuizione di John Peter Sloan che ha pensato un corso diverso da quelli tradizionali. I meccanismi e le regole della lingua e della grammatica inglese qui sono studiati e spiegati in italiano per gli italiani, al contrario di molti altri metodi pensati per gli inglesi.In ogni esercizio ci sono i vocaboli e verbi più usati, cosi impari un inglese ricco e utile in pochissimo tempo e con le pazze e divertentissime storielle scritte da John Sloan per insegnare le regole, ci si diverte e si impara anche la grammatica! Instant English è basato fondamentalmente sulla semplicità, sulla logica e il buonsenso. Questo corso semplice ed innovativo ha come punto di forza i cosidetti building blocks, che permettono, sia a chi si affaccia per la prima volta allo studio della lingua inglese sia allo studente di livello più avanzato, di riuscire a comunicare già dalle prime lezioni e di cavarsela in diverse situazioni. Finalmente un corso che ti spiegherà in modo pratico come si parla nell'ambiente di lavoro, in viaggio o semplicemente nello scrivere una e-mail. Un altro punto di forza di questo metodo sono gli esempi, non i classici esempi dei libri di lingua, ma esempi comici; attraverso il divertimento l'apprendimento risulta più facile.
Il metodo Istant English si suddivide in quattro parti: una parte grammaticale formata da 5 step con esercizi, una parte di conversazione in diverse situazioni, una parte con i modi di dire più frequenti(idioms) ed infine l'ultima parte con vocabolario e verbi. Sono terminati quindi i noiosi pomeriggi passati sopra il libro di inglese per imparare a memoria liste infininite di verbi e di regole grammaticali complicate... Imparare l'inglese con Instant English risulterà quindi semplice e divertente e permetterà di comunicare già dalle prime lezioni e comprendere in maniera chiara ciò che prima non si riusciva a comprendere con tante, tante risate e sano divertimento.




I test ufficiali di odontoiatria 2005-2010

Le 6 prove ufficiali degli ultimi anni - composte ciascuna da 80 quesiti vengono qui proposte interamente risolte e commentate: tutti i quesiti sono accompagnati da una spiegazione che illustra il procedimento risolutivo più efficace e richiama i concetti fondamentali utili per il ripasso degli argomenti oggetto d'esame.





I test ufficiali di medicina 2005-2010

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Il colloquio didattico. Comunicazione e relazione efficace con le famiglie degli alunni - Quaglia Rocco, Longobardi Claudio

Il colloquio con i genitori è parte integrante della professione dell'insegnante; non si tratta solamente di una conversazione sul rendimento scolastico degli allievi, bensì di una preziosa possibilità di avere accesso a una visione più completa dello studente, che permette all'insegnante di elaborare una valutazione più ragionata e consapevole. Il libro esamina nel dettaglio tutti gli aspetti del colloquio didattico - le caratteristiche, gli interlocutori, gli aspetti distintivi, le fasi dello svolgimento - suggerendo a insegnanti, educatori e psicologi il modo migliore per condurre questi incontri.



Togliamo il disturbo. Saggio sulla libertà di non studiare - Mastrocola Paola

"Ditemi se le devo ancora insegnare queste cose o no. Forse, se i ragazzi non sanno più l'italiano, vuol dire che la scuola non ha più ritenuto che fosse il caso di insegnare l'italiano. Forse tutti in Italia (o meglio, in Europa) hanno deciso questo: che non è più utile insegnare la propria lingua, e si sono dimenticati di dirlo anche a me, e allora io sono l'ultima a fare una cosa che non interessa più nessuno, e quindi è bene che smetta. Questo libro è una battaglia, perché la cultura non abbandoni la nostra vita e prima di ogni altro luogo la nostra scuola, rendendo il futuro di tutti noi un deserto. È anche un atto di accusa alla mia generazione, che ha compiuto alcune scelte disastrose e non manifesta oggi il minimo pentimento. Infine, è la mia personale preghiera ai giovani, perché scelgano loro, in prima persona, la vita che vorranno, ignorando ogni pressione, sociale e soprattutto familiare. E perché, in un mondo che li vezzeggia, li compatisce, e ne alimenta ogni giorno il vittimismo, essi con un gesto coraggioso e rivoluzionario si riprendano la libertà di scegliere se studiare o no, sovvertendo tutti gli insopportabili luoghi comuni che da almeno quarant'anni ci governano e ci opprimono." (P. Mastrocola)




Educare alla legalità. Suggerimenti pratici e non per genitori e insegnanti - Colombo Gherardo, Sarfatti Anna

Questo libro - che nasce come completamento di Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini - aiuta genitori, insegnanti e tutti coloro che lavorano nella formazione a parlare ai giovani delle regole di una società civile, di rispetto della legalità e dei suoi principi, attraverso l'analisi e lo studio degli articoli più importanti della nostra Costituzione. Nato dall'esperienza diretta di Anna Sarfatti, insegnante di scuola primaria, e di Gherardo Colombo, che negli ultimi anni ha incontrato centinaia di ragazzi nelle scuole, questo saggio è uno strumento indispensabile, affinché dalla scuola primaria alla secondaria si apprendano concetti complessi con parole semplici e tanti esempi concreti. Solo imparando a conoscere la Costituzione da piccoli si può diventare cittadini consapevoli, come dice, in queste pagine, un bambino di dieci anni: "Secondo tutti i bambini che seguono la Costituzione il mondo deve essere rispettato sennò non si chiamerebbe mondo. E grazie al mondo che siamo stati fatti e cresciuti e quindi siamo in debito e dobbiamo dargli un po' di rispetto in cambio".




Le percezioni sensoriali nell'autismo e nella sindrome di Asperger - Bogdashina Olga

La capacità di percepire correttamente gli stimoli ambientali è fondamentale in molte aree dell'agire sociale e comunicativo. Sebbene le persone affette da autismo vivano nello stesso mondo fisico e abbiano a che fare con la stessa "materia grezza" delle persone senza autismo, il loro mondo percettivo è radicalmente diverso. È riportato da molte fonti che le persone autistiche hanno esperienze percettive "insolite". In questo libro Olga Bogdashina tenta di definire il ruolo dei problemi nelle percezioni sensoriali nell'autismo così come essi vengono raccontati dagli stessi individui con autismo. Un libro per permettere a insegnanti e altri professionisti che lavorano con individui autistici di capire pienamente le differenze di percezione sensoriale nell'autismo.

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8 aprile 2011: in piazza per la Notte Bianca della Scuola


Venerdì 8 aprile 2011 appuntamento a Milano, Torino, Bologna e Napoli con la "Notte Bianca della Scuola", una iniziativa del Partito Democratico che nasce dal desiderio di organizzare un "momento di incontro e di confronto aperto con tutto il mondo della scuola per riaffermare il valore della scuola pubblica italiana quale istituzione democratica fondamentale per il futuro del Paese e dei giovani". Con la Notte Bianca della Scuola si vuole infatti dare voce all'Italia che considera il "valore del sapere" come "motore della crescita". In ogni città coinvolta si svolgeranno lezioni, momenti di approfondimento e di dibattito, spazi di intrattenimento. Inoltre tutte le città saranno collegate in diretta tra loro per dare vita ad "un grande circuito di idee, parole e immagini che coinvolgerà non solo le piazze, ma anche decine di siti web, i social network, alcune tv locali e nazionali".

La notte si potrà seguire in streaming sul sito ufficiale http://www.lanottebiancadellascuola.it/ ed in tv su Youdem.tv, canale 813 di Sky. L'evento inizierà alle 18:00 dell'8 aprile sulla web-radio dedicata all'iniziativa, Radio Notte Bianca. Dalle 21:00 poi ci sarà la diretta dalle 4 città. A Bologna, presso il Teatro Testoni, in Via Matteotti 16, ci saranno Pier Luigi Bersani e il candidato sindaco Virginio Merola; a Milano, presso il Palazzo delle Stelline, in Corso Magenta 59, Giuliano Pisapia; a Torino, presso la Fabbrica delle E, in Corso Trapani 91/b, Piero Fassino; a Napoli, presso la Galleria Principe, Mario Morcone.

In occasione della Notte Bianca della Scuola, il Partito Democratico vuole lanciare le 10 proposte per la scuola di domani:

1 - Un nuovo piano straordinario per un’educazione di qualità, per aumentare "il sistema territoriale dei servizi educativi della prima infanzia" e "garantire ad ogni bambino e bambina un posto nella scuola dell’infanzia".

2 - La scuola primaria: nessun bambino sia lasciato indietro, per sviluppare i "modelli educativi del tempo pieno e del modulo con le compresenze degli insegnanti", che servono per raggiungere "i più alti livelli di apprendimento degli alunni".

3 - Una scuola autonoma nel sistema delle autonomie locali, per "rinnovare la didattica della scuola superiore" e "dimezzare la dispersione scolastica".

4 - Dai livelli essenziali delle prestazioni (lep) ai livelli essenziali degli apprendimenti e delle competenze (leac), per "garantire l’unitarietà dell’ordinamento dell’istruzione".

5 - Risorse umane e finanziarie certe per la scuola dell’autonomia, per assegnare, senza ritardi ed in un'unica soluzione, ad ogni scuola, le risorse finanziarie necessarie per organizzare la didattica.

6 - Un moderno sistema di valutazione per una scuola pubblica di qualità, per arrivare a valutare correttamente "l'intero sistema scolastico, delle scuole, dei dirigenti e dei docenti".

7 - Formare e reclutare gli insegnanti di domani, per contrastare il precariato, "rendere immediatamente disponibili per l’immissione a tempo indeterminato i posti attualmente coperti con incarico annuale e riprendere in prospettiva il piano di stabilizzazioni intrapreso dal governo Prodi".

8 - Cambiare la scuola per dimezzare la dispersione scolastica il passaggio cruciale dalla preadolescenza all’adolescenza, per "promuovere progetti ed esperienze di continuità e di raccordo curricolare" tra la scuola media e quella superiore.

9 - Istruzione e formazione professionale di qualità per rilanciare il Made in Italy nel mondo, per arrivare ad un'ampia collaborazione tra il "sistema dell’istruzione di competenza dello Stato ed il sistema della formazione professionale di competenza delle Regioni".

10 - Un piano straordinario per l’edilizia scolastica, per "mettere subito in sicurezza il 65% delle scuole italiane" che non sono a norma.




Tecnologia: risorse didattiche sull'energia

Eniscuola è un progetto che Eni ha avviato nel 2000 in collaborazione con la Fondazione Eni Enrico Mattei con l'obiettivo di fornire ai giovani informazioni di alto livello sulle tematiche dell’energia e dell’ambiente. Lo strumento principale di Eniscuola è il portale www.eniscuola.net, disponibile anche in lingua inglese. Il portale conta oltre 1200 pagine di documenti, foto, grafici e tabelle, esperimenti, giochi, video-interviste ad scienziati nazionali ed internazionali, tra cui i premi Nobel Alan J. Heeger e Sir Harold W. Kroto e ricercatori dell’MIT, della World Bank, dell’Imperial College e dell’University of Cambridge. Dal 2007 tutti i testi pubblicati sono presenti in versione audio scaricabile. Il portale propone alle scuole il progetto Imparare Multimedi@ndo!, attuato in collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali, il quale coinvolge oltre 6mila studenti ogni anno in programmi di formazione on-line. Eniscuola in numeri: nel corso del 2009 sono state visitate 9 milioni di pagine da 850 mila visitatori unici.

Eniscuola collabora con: Uffici Scolastici Regionali, ARPA, Regioni e Province, Comune di Roma, Fondazione Mondo Digitale di Roma attraverso il progetto Studiare è Sostenibile, Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca ed enti museali, come Città della Scienza di Napoli. Eniscuola, inoltre, partecipa alle più importanti manifestazioni scientifiche e culturali italiane, quali: Festival della Scienza di Genova, Città della Scienza di Napoli, Festival delle Scienze di Roma, BergamoScienza e ExpoScuolAmbiente in Lombardia, Notte dei Ricercatori di Torino, Meeting di Rimini, Scienziati all'Auditorium di Roma.

Nel 2007 Eniscuola ha inaugurato una stagione teatrale con lo spettacolo scientifico “Terra: istruzioni per l'uso” replicato in tutta Italia e seguito da oltre 3000 spettatori.

Con il progetto “Giovani, Energia del Futuro” nel 2008 Eniscuola ha coinvolto un milione e 600 mila studenti della scuola secondaria e oltre 41 mila docenti.

Il progetto Eniscuola è stato riconosciuto dalla Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO e s'inquadra nel Decennio ONU dell'Educazione allo Sviluppo Sostenibile, contribuendo a diffonderne principi e obiettivi.

Per spiegare PlayEnergy a chi non lo conosce non si può fare a meno di 4 parole: energia, scienza, tecnologia, ambiente. Da 8 anni sono gli argomenti che il progetto ludico-educativo gratuito di Enel porta nelle classi di tutto il mondo. Con un obiettivo importantissimo per il futuro del nostro Pianeta: diffondere tra i giovani una cultura energetica responsabile, partendo dalla conoscenza delle fonti e degli impianti per arrivare alla distribuzione nelle nostre case e ai corretti comportamenti di utilizzo.

È un impegno che ogni anno si rinnova coinvolgendo migliaia di studenti di ogni grado scolastico con materiali on e off line e iniziative sul territorio. L’edizione 2010-2011 di PlayEnergy conferma la sua formula consolidata e propone interessanti novità per avvicinare sempre di più i bambini e i ragazzi, a scuola come a casa, ai temi dell’energia e della sostenibilità.

Il mondo di PlayEnergy è completamente gratuito. Per scoprirlo, cominciate proprio da questo sito: troverete sezioni di approfondimento, multimedia, sfide e un’area riservata tutta per voi!




Mappe mentali: cosa sono, a cosa servono e quali sono i siti per crearle

Una mappa mentale (mind map) è una forma di rappresentazione grafica della conoscenza teorizzata dallo psicologo inglese Tony Buzan, a partire da alcune riflessioni sulle tecniche per prendere appunti. (Fonte della descrizione: Wikipedia). Sono state proposte dalla comunità scientifica anche come strumento per la generazione e la rappresentazione delle idee e del pensiero mediante associazioni. In questa categoria vogliamo raccogliere informazioni sull'argomento ed i servizi gratuiti per organizzare al meglio le proprie idee.

Bubbl.us è un'applicazione di mindmapping, che offre la possibilità di generare e condividere direttamente online le proprie ''mappe mentali'', ovvero, progetti ed idee rappresentati in formato visuale attraverso l'utilizzo di semplici diagrammi.

Freemind è un software gratuito scritto in Java pensato per tutti coloro che hanno bisogno di organizzare studio, lavoro e progetti di qualsiasi tipo seguendo degli schemi. Freemind consente di realizzare e personalizzare questi schemi offrendo la possibilità dare un aspetto ''visivo'' alle nostre idee. Il sito in inglese, fornisce informazioni, documentazione, caratteristiche tecniche e quant'altro.

Sito italiano sulla metodologia delle mappe mentali. Inventata dallo psicologo inglese Tony Buzan, tale metodologia consiste in una rappresentazione secondo uno schema gerarchico-associativo di processi mentali. Le mappe sono da tempo impiegate in ambito formativo e aziendale, dove quotidianamente si pongono problemi relativi alla creazione, gestione e condivisione della conoscenza.

La costruzione delle mappe mentali è una tecnica molto diffusa per l'organizzazione grafica, e ha qualche rapporto con la costruzione delle mappe concettuali e delle reti semantiche. Ecco una guida italiana di informazione dedicata esclusivamente all'argomento.

Mind42 è un'applicazione online per generare ed organizzare le proprie mappe mentali. L'interfaccia intuitiva e le diverse funzioni permettono di realizzare facilmente i propri schemi e diagrammi con possibilità di condivisione e collaborazione con altri utenti, preventivamente invitati tramite e-mail, nella realizzazione e nella modifica delle mappe.

Mindmeister è un servizio per creare, modificare, condividere diagrammi. Propone una formula ''basic'' gratuita ed una ''premium'' a pagamento. La particolarità del servizio che lo differenzia da altre applicazioni simili è la possibilità di importare ed esportare mappe realizzate con in locale con il software commerciale Mindjet MindManager e a quello gratuito Freemind.

Mindomo è un servizio di mindmapping, con il quale realizzare e organizzare le proprie idee mediante mappe visuali. Mindomo offre una soluzione gratuita, previa registrazione e una premium avanzata a pagamento. Mindomo consente il salvataggio dei prodotti nei formati d'immagine .png, .jpg, .gif.

Mockingbird propone un originale tool per Webmasters attraverso il quale è possibile realizzare il prototipo del progetto del sito che si andrà a realizzare. Per far ciò basta lanciare l'applicazione, tra l'altro molto intuitiva, e procedere con qualche operazione, per meglio comprendere di cosa si tratta. In inglese.

Text 2 Mind Map è un innovativo e curioso servizio che permette di convertire testi in mappe mentali, ovvero, in diagrammi logicamente organizzati. Basta inserire un elenco ragionato di testi nell'apposito campo e con un click trasformarlo in una mappa grafica fatta di nodi e collegamenti tra le parole inserite. Le mappe possono essere personalizzate con facilità nei colori e nelle dimensioni e sono scaricabili gratuitamente in formato ...

WikiMindMap è un connubio tra ricerca web e brainstorming applicato alle varie versioni di lingua della nota enciclopedia libera, Wikipedia. In pratica, l'applicazione permette di effettuare ricerche all'interno di Wikipedia (tra le quali anche la versione in italiano) mostrando la visualizzazione dei risultati con i relativi argomenti correlati attraverso delle mappe visuali. Basta solo digitare l'argomento di interesse nell'apposito ...

Applicazione online che ti permette di creare mappe mentali e di condiverle con il tuo team di lavoro. Il servizio è al momento di questa recensione ancora in beta test. Registrazione gratuita

Yuml.me
Si tratta di un originale strumento online che, attraverso il linguaggio UML (linguaggio di modellazione unificato), permette di creare semplici schemi esplicativi da inserire in una pagina web.

Fonte: Freeonline



Esame di Stato: consigli utili per preparare la tesina per il colloquio

Uno dei momenti più importanti dell'esame orale durante la maturità è l'esposizione del percorso multidisciplinare. Dopo le prove scritte, molti studenti sono spaventati da quello che viene considerato come un ostacolo vero e proprio: la prova orale, durante la quale si troveranno faccia a faccia con la commissione di insegnanti per essere interrogati sulle varie materie. Ecco qualche consiglio su come realizzare la tesina nel migliore dei modi e fare una bella figura davanti ai professori

Dopo aver superato l'ostacolo delle prove scritte, ogni maturando deve superare il colloquio orale. Durante il colloquio, uno dei momenti più importanti è rappresentato dall'esposizione della tesina, o percorso multidisciplinare, durante il quale il maturando avrà la possibilità di esporre ai professori della Commissione le sue conoscenze su un particolare argomento, spaziando tra le varie materie dell'ultimo anno.

In genere, durante il colloquio, all'esposizione della tesina, si dedicano circa 10 minuti, quindi è importante che, nei giorni precedenti all'orale, lo studente si prepari un discorso sintetico e preciso, che affronti tutte le varie materie della tesina, e che abbia la giusta durata temporale. Con il percorso multidisciplinare lo studente può dimostrare alla commissione di saper fare collegamenti tra le diverse materie, partendo da un argomento particolare.
Uno dei primi consigli che qualsiasi insegnante fa ad i suoi studenti è di trovare un argomento interessante e possibilmente originale. Proporre una tesina, ad esempio, sulla Seconda Guerra Mondiale, darà senza dubbio la possibilità di fare molti facili collegamenti con le diverse materie, ma potrebbe risultare, agli occhi della Commissione, un argomento troppo "banale" o troppo generico. Il consiglio è, quindi, quello di cercare un argomento più specifico (come ad esempio "Estetismo: il culto della bellezza" oppure "La libertà"), per poi trovare tutti i possibili collegamenti nell'ambito dei programmi dell'ultimo anno di scuola. Ed un altro consiglio è quello di dedicarsi ad un argomento che vi appassioni molto e su cui pensate di poter fare un discorso interessante.
L'ideale sarebbe di iniziare a pensare al percorso multidisciplinare sin dall'inizio dell'ultimo anno, per avere il tempo di cercare tutto il materiale necessario e di organizzare il lavoro con calma e portare così all'esame una buona tesina. Sin da settembre, quindi, si può iniziare ad appuntare alcuni argomenti che si vorrebbero approfondire e chiedere un parere ai propri insegnanti per i possibili collegamenti. Non è obbligatorio collegare per forza tutte le materie dell'ultimo anno, ma ad ogni modo almeno le materie principali (italiano, filosofia, storia, fisica e così via) dovranno essere inserite nel percorso multidisciplinare.

Una volta deciso l'argomento ed il titolo della tesina, ci si può dedicare a stabilire i vari collegamenti tra le materie. E' utile a questo punto iniziare a scrivere una possibile scaletta su un foglio o comunque una mappa concettuale per avere una "visuale" completa su come sarà articolato tutto il lavoro.

Finalizzata la mappa concettuale (e scelti quindi tutti gli argomenti da trattare nel lavoro) si possono iniziare a cercare tutte le informazioni necessarie per scrivere la tesina. Potete far riferimento ai libri di testo, come punto di partenza, ma il consiglio è di ampliare le proprie ricerche, cercando maggiori informazioni su internet, facendo ricerche in biblioteca e raccogliendo documenti sui vari argomenti. Tutto il materiale raccolto, dovrà poi essere studiato e rielaborato per rendere il discorso più "vostro" (non limitatevi quindi a fare un "copia e incolla" di quello che avete raccolto, ma cercate di rielaborare il discorso prendendo spunto da tutti i testi che avete raccolto). A questo punto potete anche iniziare a prendere appunti su quali aspetti descrivere di ogni argomento. Ricordatevi sempre che per esporre la tesina avrete solo 10 minuti, quindi non sarà necessario fare discorsi troppo lunghi.

Raccolti ed analizzati tutti i testi e le informazioni sugli argomenti di cui volete parlare, l'ultima cosa che resta da fare è scrivere la tesina. Ci sono vari modi per presentare una tesina alla Commissione. Il metodo classico è quello di fare un'analisi scritta di tutti gli argomenti seguendo un certo criterio (e per questo è importante la scaletta!). Non dovete scrivere un'enciclopedia, anche perché spesso i professori non avranno il tempo di leggerla attentamente, ma cercate di riassumere gli aspetti più importanti di ogni argomento. Siate sintetici al punto giusto e soprattutto chiari nell'esposizione (tutti devono capire cosa avete scritto e cosa volete spiegare).

In alcune scuole i professori consigliano anche di preparare il percorso multidisciplinare in maniera diversa: non come una vera e propria tesina, ma, ad esempio, come presentazione attraverso dei "lucidi". In questo caso non dovrete scrivere tutto il discorso, ma dovrete fare degli schemi sui vari argomenti di cui volete parlare. Schemi che poi, al momento dell'esposizione durante l'esame, potranno essere approfonditi nel vostro discorso.

Un altro metodo usato è quello di preparare una presentazione, ad esempio, con Microsoft PowerPoint. Anche in questo caso potrete essere piuttosto schematici nella presentazione, ricordandovi sempre della durata del colloquio, per far in modo di avere il tempo di esporre tutta la tesina. Per presentare la tesina sarà poi indispensabile avere accesso ad un computer il giorno dell'orale.

In genere, comunque, ad ogni studente viene lasciata la libertà di scegliere il metodo che preferisce per presentare il percorso multidisciplinare. Quindi potrete scegliere ciò che pensate di poter preparare con più facilità e dedicarvi con calma, durante l'anno scolastico, alla realizzazione del lavoro, per non arrivare i giorni prima dell'esame senza avere niente da presentare agli insegnanti. C'è da dire che ci sono studenti che si dedicano alla realizzazione della tesina solo durante l'ultimo mese o nelle ultime settimane precedenti all'esame. Ma, per evitare l'ansia dell'ultimo momento, sarebbe utile iniziare a pensarci molti mesi prima. In bocca al lupo!

> Lo schema
> Il collegamento tra tutte le materie

Fonte: Studenti.it



La scuola può insegnare ancora qualcosa?

La scuola italiana è ormai ridotta sull'orlo dell'oblio, senza fondi, senza regole, vicina al collasso.
Nei grossi centri urbani, in particolare, la scuola sta attraversando un periodo di crisi come mai si era visto finora. I fondi stanziati dal governo non sono sufficienti nemmeno alla tenuta dei registri di classe, della cancelleria, del materiale per il mantenimento delle strutture. L'introduzione, secondo la nuova normativa del maestro unico, non supportata da nessuna teoria pedagocico/scentifica, solleva numerosissime polemiche non solo da chi nella scuola ci lavora, ma anche dalle organizzazioni sindacali che si sono organizzati in cortei di protesta.
Secondo alcune interviste nelle scuole statali e comunali della zona "La Rustica" a Roma e di numerose altre scuole di periferia e non, gli stessi insegnanti lamentano che "è una vergogna", e "non si era mai toccato così il fondo ".
Il sospetto che viene alla mente è che questa sia una precisa strategia politica messa in atto dal governo per ridurre la scuola e l'università in una posizione facilmente criticabile dai genitori e dalla società nel suo insieme, per poi poter giustificare così l'intervento privato in un settore che è sì in crisi da tempo, ma che ha assiucrato al nostro paese finora molti benefici, come ad esempio solida stabilità ed ugualianza sociale. Dal prossimo anno i genitori dovranno pagare per mantenere i propri figli alla scuola dell'obbligo oltre le ore 12, dando un colpo finale all'ingresso delle donne nel mercato del lavoro. Attualmente è altissima infatti la percentuale delle donne che al secondo figlio abbandona il lavoro.

Ci si domanda se manchino davvero i soldi per il settore scolastico o si preferisca utilizzare tali fondi per altri impieghi meno importanti. Secondo il nostro parere, consultando anche le statistiche dei paesi a più alta industrializzazione, la scuola dovrebbe essere il fulcro degli investimenti di un paese, non il fanalino di coda.

Responsabile della pubblicazione:
Stefano Bozzoni
di A1 Institute



ALLARME VISTA: "SE IL BAMBINO NON VEDE BENE, NON IMPARA!"

Secondo una recente ricerca il 51,4% dei genitori non sono “attivi” nei confronti della prevenzione oculare e 7 su 10 ritengono le visite oculiste “non necessarie”.
Dati allarmanti per Commissione Difesa Vista, che sottolinea come “a una visione scorretta corrisponda un minore apprendimento”.
Da non sottovalutare anche l’attività sportiva da far praticare ai propri figli: “va scelta in base all’eventuale difetto visivo”, suggerisce l’oculista.

Un cambiamento di vita

«Il bambino che per la prima volta mette piede a scuola non solo inizia il suo percorso formativo che durerà diversi anni, ma sta anche cambiando completamente il suo contesto di vita», spiega Francesco Loperfido, Responsabile del servizio di Oftalmologia generale presso l’Unità Operativa di Oftalmologia e Scienze della Visione dell’Ospedale San Raffaele di Milano e consulente della Commissione Difesa Vista. «Per lui è quindi importante iniziare questa nuova avventura al meglio delle forze. In questo contesto un controllo della vista è fondamentale, perché spesso a una visione scorretta corrisponde anche un apprendimento scorretto». Il non vedere correttamente – sia che si tratti di miopia (vedere male da lontano) sia di astigmatismo (visione sfocata o sdoppiata a tutte le distanze), sia di ipermetropia (visione da vicino) – non solo rallenta oggettivamente l’apprendimento perché il bambino ha difficoltà a vedere, ma può anche provocare stress e angoscia e farlo così entrare in un circolo vizioso.

Posture e controlli

Inoltre la difficoltà del vedere induce spesso a posture scorrette. Per esempio il bambino astigmatico tende a stare storto rispetto al libro o, al contrario, tiene il libro stesso o il quaderno storti; il miope invece tende ad avvicinarsi molto al testo e quindi ad ingobbirsi. Infine l’ipermetrope deve staccarsi spesso dal libro perché la visione gli si annebbia, c’è molto affaticamento durate la lettura che quindi necessita di lunghe pause per continuare a studiare. «Questi sono atteggiamenti “spia” da tenere d’occhio, perché rivelano ai genitori che c’è un problema e bisogna risolverlo», ammonisce Loperfido. Se fa fatica a vedere, sarà un bambino svogliato, disattento, che non vuole studiare e potrebbe manifestare anche cefalea, arrossamenti degli occhi, stanchezza e cercherà di usare gli occhi il meno possibile. «Un accurato controllo visivo, che rassicuri in merito alla salute oculare del bambino e ne verifichi la funzionalità, è quindi la mossa vincente per inaugurare un periodo estremamente importante per il bambino», sostiene Loperfido.

Un po’ di numeri

Raccomandazioni non da poco, se si tiene conto che da una recente ricerca promossa dalla Commissione Difesa Vista (2008) emerge che 1 bambino su 3 (oltre il 33%) dei bambini da 6 a 13 anni ha almeno un difetto della vista (in ordine: astigmatismo, miopia, ipermetropia, strabismo). Di questi, poi, non tutti portano occhiali da vista: ben il 20% infatti non corregge il difetto, pur sapendo di averlo.

Famigliarità e dintorni

Se in generale tutti i bambini devono essere sottoposti a visite, ancora più importante è per coloro che hanno genitori miopi. «La familiarità del difetto visivo non è da sottovalutare e impone controlli anche se non ci sono difetti apparenti», spiega il dottor Loperfido. «In alcuni casi potrebbe evidenziarsi un difetto grave in un occhio, mentre l’altro occhio ci vede bene, in questo caso le due immagini provenienti dai due occhi non sono sovrapponibili e il bambino si appresta a una visione monoculare. La visita è davvero indispensabile. Visite regolari e tempestive, infatti, permettono di evidenziare problemi comuni e molto diffusi: oltre alla già citata miopia, anche ipermetropia, astigmatismo e strabismo o altri disturbi più gravi come la cataratta congenita. I controlli, con l’eventuale modifica della compensazione ottica, vanno effettuati con regolarità ogni 6-12 mesi», conclude Loperfido.

Occhiali mon amour

Una volta fatto il controllo e appurata la presenza di un difetto, la mossa successiva è la correzione con un paio di occhiali ad hoc. Si sa che l’atteggiamento di giovani e giovanissimi verso l’occhiale da vista non è sempre positivo. Dall’indagine di Commissione Difesa Vista emerge la percezione che i bambini tra i 6 e i 13 anni hanno degli occhiali da vista: infatti un quarto del campione (sia totale, sia tra i portatori di occhiali) risponde che “i bambini piccoli che portano gli occhiali da vista sono proprio sfortunati”. E’ quindi importante veicolare un messaggio positivo legato alla salute oculare e al conseguente uso di occhiali da vista in presenza di un difetto visivo.

Oggi l’occhiale è uno strumento indispensabile, di correzione ma non solo. L’atteggiamento verso questo accessorio - negli ultimi anni - è cambiato, grazie anche a molti personaggi dello spettacolo e della TV – e per i più piccoli anche molti personaggi dei cartoni animati - che indossano con orgoglio gli occhiali, liberandoli dal loro ruolo di semplice oggetto correttivo e trasformandoli in elementi fashion, fondamentali per il loro look. Oggi le aziende dell’occhialeria vengono incontro anche alle esigenze dei giovani proponendo loro modelli sempre più trendy e in materiali leggerissimi, facili e belli da indossare, con un buon rapporto qualità prezzo.

Per i più grandi

Per gli studenti più grandicelli, inoltre, si aggiungono alcuni fattori che possono influenzare o aggravare difetti visivi già presenti come l’uso intenso di computer, molte ore continuative sui libri e fattori ambientali come lo studio in ambienti male illuminati. Tutti elementi negativi che possono essere “contenuti” grazie a precise regole di comportamento e norme di sicurezza:

• ottimizzare la luminosità dello schermo in base alla luce presente nell’ambiente

• una pausa di 15 minuti ogni 2 ore trascorse davanti al computer

• adottare un’adeguata illuminazione sia come quantità che come qualità. La posizione della luce nella stanza di studio non deve riflettere su oggetti o su pareti, la giusta situazione di illuminazione si ha quando l’oggetto illuminato ha un costante contrasto. Bisogna evitare anche la luce diretta sugli occhi sia che provenga dalla finestra che da una fonte di illuminazione artificiale.

Difetti visivi e sport

Un accenno importante merita anche la scelta dello sport da far praticare ai propri figli. «I bambini molto miopi possono subire dei traumi più seri alla retina fino a comportare lesioni che, non valutate, inducono a danni seri quali anche la caduta della retina», spiega il dottor Loperfido. «Una disciplina non vale l’altra e soprattutto non espone agli stessi rischi. Lo sport deve essere scelto in relazione al difetto visivo. Per i miopi gravi sono quindi sconsigliate tutte quelle attività che possono includere scontri violenti o cadute». Dunque a ciascuno il suo sport e anche per chi porta gli occhiali è importante praticare un’attività sportiva che lo faccia crescere forte e sano! Insomma se si vogliono fare arrivare i nostri piccoli campioni alle Olimpiadi in piena salute basta optare per lo sport più adatto!

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Michela Mezzolo
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E' ORA DI REAGIRE!

E’ l’ora di non porgere più l’altra guancia alla delegittimazione e diffamazione continua della scuola pubblica e degli insegnanti da parte del Presidente del Consiglio, del Ministro dell’Istruzione, degli altri Ministri, è l’ora che noi insegnanti, se vogliamo mantenere almeno un briciolo di dignità e coerenza con la nostra delicatissima funzione e professione, reagiamo,civilmente e legalmente, ma
REAGIAMO!
In che modo?
Dando, già da domani, lunedì 28 febbraio 2011, un segno tangibile della nostra indignazione, ad esempio:
indossando il lutto al braccio o un bottone nero;
facendo qualche minuto di silenzio nelle nostre classi, di assordante silenzio, da contrapporre alle insultanti frasi di chi ci offende con le parole e con i fatti;
mettendo degli striscioni sulle nostre scuole...
E’ l’ora di ricordare a questi signori e al paese, che la funzione della scuola pubblica è quella di istruire e di concorrere alla formazione degli individui in un clima di pluralismo, tolleranza, rispetto reciproco, e di far sviluppare ai nostri giovani la capacità di pensiero critico, libero e indipendente.
Noi non rinunceremo mai a perseguire questo obiettivo e a difendere la nostra libertà di pensiero, opinione, parola.



Spesa sociale: Tutti i drammatici tagli previsti per il 2011

Interessante indagine di Yahoo finanza, con grafici e numeri, sui drammatici tagli alla spesa sociale previsti dal Governo per il 2011.

Ridimensionamenti profondi, a volte drastici, che renderanno più difficile la vita quotidiana di molti cittadini italiani. Sono i tagli di spesa sui servizi sociali previsti dalla manovra finanziaria per il 2011. Dalla famiglia ai disabili, dai servizi per l'infanzia alle politiche giovanili, i finanziamenti statali destinati alle politiche socio-assistenziali nel 2011 hanno subito un crollo verticale e in alcuni casi sono stati completamente azzerati. La riduzione di risorse rispetto al passato è evidente. Nel 2008, i dieci fondi più importanti per le attività di welfare potevano contare su stanziamenti complessivi per 2 miliardi e 520 milioni di euro. Nei due anni successivi le risorse sono state quasi dimezzate, calando a 1 miliardo e 851 milioni di euro nel 2009 (-30,5% rispetto all'anno precedente) e a 1 miliardo e 472 milioni nel 2010 (-15%). La penalizzazione prospettata per il 2011 dal Disegno di legge di stabilità e dal Bilancio di previsione dello Stato è ancora più massiccia: in tutto, i fondi sociali riceveranno poco più di 349 milioni di euro, l'86,1% in meno rispetto al 2008.  Attraverso queste scelte, "il governo punta a disimpegnarsi dal welfare dei servizi, mentre mantiene salda la gestione del welfare monetario, un insieme di misure poco efficienti, che assorbono gran parte della spesa sociale", scrive Sergio Pasquinelli, opinionista del sito di approfondimento economico-politico Lavoce.info, in un articolo dedicato ai tagli alla spesa sociale.




Che cos'è il Mobbing?

Il mobbing è una situazione lavorativa di conflittualità sistematica, persistente e in costante progresso all'interno del luogo di lavoro, in cui gli attacchi reiterati e sistematici posti in essere con atti e/o comportamenti anche non autonomamente sanzionabili, hanno lo scopo di danneggiare la salute, i canali di comunicazione, il flusso di informazioni, la reputazione e/o la professionalità della vittima.
L'ambiente di lavoro teso, la gestione della scuola secondo moduli autoritari o in forme inadempienti delle norme vigenti in materia di lavoro, di gestione amministrativo-contabile, in materia didattica, non sono ancora "il mobbing" (fenomeno che per esistere ha bisogno di una strategia persecutoria mirata nei confronti di una persona o di un gruppo determinato di persone), ma non lo escludono a priori, perché, anzi, la situazione di conflitto generalizzato, del tutto contro tutti o dell'uno contro tutti, può essere un terreno fertile allo sviluppo del mobbing.
Il mobbing in prima battuta è una realtà fenomenica, non un concetto giuridico, e che, pertanto, intanto si potrà riconoscerlo nella fattispecie concreta, in quanto la fattispecie medesima sia perfettamente sussumibile nei requisiti richiesti dalla psicologia del lavoro, nazionale e internazionale, compreso l'andamento nelle sei fasi successive del modello Ege.
Le fonti di responsabilità dell'autore dei fatti illeciti, sono da ricercare nel generale principio del neminem laedere espresso dall'art.2043 cod. civ., la cui violazione è fonte di responsabilità aquiliana.
Una concorrente responsabilità contrattuale del datore di lavoro ex art.2087 c.c., non si attaglia all'Istituto Scolastico, poiché il datore di lavoro del personale scolastico continua ad essere lo Stato, nella sua personificazione del Ministero dell'Istruzione.
Il risarcimento comprende il danno di natura patrimoniale ed il danno non patrimoniale, nelle tre componenti del danno biologico, morale ed esistenziale.





C'E' SPAZIO PER TUTTI - PIERGIORGIO ODIFREDDI

IL GRANDE RACCONTO DELLA GEOMETRIA

Come tutte le scienze, anche la geometria affonda le sue radici nella notte dei tempi. Ricostruirne la storia significa ripercorrere il cammino stesso della civiltà umana, e individuare le tracce lasciate da questa disciplina nelle opere d'arte di tutte le epoche e di tutti i popoli. A cominciare per esempio dalle piramidi, che ci rivelano le conoscenze degli Egizi nel campo dei poligoni e dei solidi. O dallo Sri Yantra, un antico e misterioso oggetto di culto indiano che nasce da una complessa intersezione di triangoli. Fino all'arte contemporanea, dove scopriamo la struttura nascosta nei singolari dipinti di Salvador Dalì, o ci soffermiamo sull'arte astratta di Kandinsky e Mondrian, le cui opere sembrano essere state pensate appositamente per illustrare un testo di geometria. Con il suo consueto stile, sempre leggero e divertente, Piergiorgio Odifreddi trasforma quello che è stato e continua a essere uno dei peggiori incubi scolastici per gli studenti di ogni generazione in un viaggio attraente, ricco di sorprese e di curiosità. Una straordinaria occasione per riscoprire in una nuova luce vecchie conoscenze come Pitagora, Euclide e Archimede, per abbandonare timori e stereotipi, e partire con entusiasmo alla conquista dello spazio geometrico.
 




Istat: Il 21,2% dei giovani tra i 15 e i 29 anni non studia e non lavora

In Italia i giovani che non studiano e non lavorano sono poco più di 2 milioni, il 21,2% tra i 15-29enni. E' quanto emerge dal rapporto Istat "Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo".
Il dato si riferisce al 2009 e riguarda i giovani Neet, ovvero quelli non più inseriti in un percorso scolastico/formativo. Il dato italiano è il peggiore a livello europeo.
In Italia, rivela l'Istat, anche l'incidenza sul Pil della spesa in istruzione e formazione è inferiore a quella dell'Unione Europea, con il valore italiano, 4,6% per il 2008, più basso del 5,2% dell'Ue.

La quota di giovani (18-24enni) con al più la licenza media, che ha abbandonato gli studi senza conseguire un titolo superiore, è pari al 19,2% e colloca l'Italia in una delle posizioni peggiori nella graduatoria Ue27 (media 14,4% nel 2009), si legge ancora nel rapporto dell'Ente Nazionale di Statistica.

Anche il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) italiano è superiore a quello europeo. In Italia questo valore è pari al 25,4%, in aumento di oltre quattro punti rispetto all'anno precedente e superiore a quello medio dell'Unione (19,8%).

Un dato in crescita, invece, è quello dei 30-34enni che hanno conseguito un titolo di studio universitario o equivalente (19%), quota cresciuta di 3,3 punti percentuali tra il 2004 e il 2009. Tale livello, sottolinea l'Istat, è tuttavia ancora molto contenuto rispetto all'obiettivo del 40 per cento fissato da "Europa 2020".