google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 TUTTOPROF. google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Indagine sulle lingue nell’Unione Europea


Se da un lato, l’Unione si impegna per l’integrazione a livello europeo, dall’altro, essa tutela la diversità linguistica e culturale dei suoi popoli e in tale prospettiva promuove l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue europee, comprese le lingue regionali e minoritarie. L’ambizioso obiettivo dell’UE, definito in un nuovo piano d’azione, è fare sì che il maggiore numero possibile dei suoi cittadini parli una o, ancora meglio, due lingue oltre alla lingua materna.
Come organizzazione, l’Unione europea lavora con venti lingue ufficiali perché, in una democrazia, tutti i cittadini devono essere in grado di comprendere le leggi vigenti. Non sono ammissibili discriminazioni, ad esempio, nel trattamento riservato agli abitanti dei piccoli e dei grandi paesi. Nei rapporti con le istituzioni UE tutti i cittadini devono avere il diritto di utilizzare la propria lingua nazionale, come i loro rappresentanti eletti al Parlamento europeo.


L’Europa in 12 lezioni, materiale didattico


A che cosa serve l’Unione europea? Come è nata e perché? Come funziona? Che cosa ha fatto per i suoi cittadini e quali nuove sfide deve affrontare oggi? Come può riuscire a coinvolgere di più i suoi cittadini?

Nell’era della globalizzazione è in grado di competere con le altre grandi economie e di preservare i suoi valori sociali? Potrà continuare a svolgere un ruolo importante sulla scena mondiale e contribuire alla lotta contro il terrorismo?

Sono queste alcune delle domande a cui risponde Pascal Fontaine — esperto di affari europei ed ex professore universitario — nella nuova edizione 2007 del suo popolare opuscolo «L’Europa in 12 lezioni».

Guarda l'opuscolo

Umiliato su Facebook e a Scuola, quindicenne si suicida

Omofobiabullismo o ignoranza. E' un mix di fattori quello che ha spinto ieri un ragazzo di quindici anni a togliersi la vita impiccandosi con una sciarpa nella sua casa a Roma, dopo l'ennesima battuta da parte dei compagni che lo prendevano in giro perché gay. E perché vestiva di rosa e portava smalto per le unghie.

Battute che, specie in una fase della vita così delicata come l'adolescenza, possono fare più male del previsto, fino a rendere una situazione talmente insopportabile da non trovare altra soluzione che la morte. 
Il movente, in questo caso, sarebbe stato il rimprovero di un'insegnante al "ragazzo dai pantaloni rosa" - appellativo scelto dai suoi compagni di classe per deriderlo - perché portava smalto per le unghie. L'ulteriore umiliazione che ha spinto il ragazzo ieri a compiere quel gesto estremo. 

continua a leggere

Astronomia in Rete, didattica interdisciplinare dell'astronomia


Pubblicazione del MIUR con la raccolta di materiali didattici per l'insegnamento dell'Astronomia



Matdid: Materiale didattico di italiano per stranieri


Scudit, Scuola d'Italiano mette a disposizione di studenti e di insegnanti di italiano L2 MATDID, una serie di materiali didattici (letture, esercizi e test con soluzione, giochi ecc).
Per ogni materiale indichiamo - vicino al titolo - il contenuto e il livello di difficoltà (elementare 1 e 2; intermedio 1, 2 e 3, avanzato).
Tutti i testi possono essere liberamente scaricati, fotocopiati e usati in classe. 

Prestito garantito per gli studenti meritevoli

Ancora presente sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri

FINALITÀ DEL FONDO
Il fondo consente ai giovani meritevoli ma privi dei mezzi finanziari
sufficienti di intraprendere un percorso di studi o completare la propria
formazione grazie a un prestito garantito dallo Stato.

AMMONTARE DEL FONDO
Euro 19.000.000,00 (diciannovemilioni/00)
CARATTERISTICHE DEI BENEFICIARI
Soggetti di età compresa tra i 18 e i 40 anni che, alternativamente, devono:

a) risultare iscritti ai seguenti corsi:
  • corso di laurea triennale ovvero specialistica a ciclo unico, in regola con il pagamento delle tasse universitarie e in possesso del diploma di scuola superiore con un voto pari almeno a 75/100;
  • corso di laurea magistrale, in regola con il pagamento delle tasse universitarie e in possesso del diploma di laurea triennale con una votazione pari almeno a 100/110;
  • master universitario di primo o di secondo livello, in regola con il pagamento delle tasse universitarie ed in possesso del diploma di laurea, rispettivamente triennale o specialistica, con una votazione pari almeno a 100/110;
  • corso di specializzazione successivo al conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico di medicina e chirurgia con voto pari almeno a 100/110 e in regola con il pagamento delle tasse universitarie;
  • € dottorato di ricerca all¹estero che, ai fini del riconoscimento in Italia, deve avere una durata legale triennale;
b) risultare iscritti ad un corso di lingue di durata non inferiore a sei mesi, riconosciuto da un ³Ente Certificatore²;
CARATTERISTICHE DEI FINANZIAMENTI
  • i finanziamenti si riferiscono ai corsi e ai master precedentemente indicati;
  • Le rate del finanziamento successive alla prima vengono erogate previa presentazione al finanziatore dell¹attestazione dell¹iscrizione all¹annualità successiva del corso di studi e del superamento di almeno la metà degli esami previsti dal piano di studi;
  • I finanziamenti sono cumulabili tra loro fino a un ammontare massimo di 25.000 euro ed erogati in rate annuali di importo non inferiore a 3.000 euro e non superiore a 5.000 euro);
  • la restituzione dei finanziamenti è da effettuarsi in un periodo compreso tra i tre e i quindici anni;
  • il piano di ammortamento del finanziamento non può comunque iniziare prima del trentesimo mese successivo all¹erogazione dell¹ultima rata del finanziamento.
CARATTERISTICHE DEI FINANZIATORI
  • banche;
  • intermediari finanziari.
Per avere informazioni su come accedere ai fondi e scaricare i moduli visita IL SITO DEDICATO 
Puoi anche consultare il decreto integrale: SCARICA IL DECRETO

Maturità: Guida al tema perfetto


La madre di tutte le prove, guida al tema “perfetto”
Scrivere un buon tema è possibile, basta non fare errori
di GIUSEPPE TESORIO

Mobbing nella Pubblica Amministrazione: la tutela delle condizioni di lavoro del dipendente pubblico

Proprio per fornire una risposta unitaria al fenomeno del mobbing, il Dipartimento della Funzione pubblica ha emanato la direttiva 24 marzo 2004, con lo scopo di «sostenere la capacità delle amministrazioni di attivarsi, oltre che per raggiungere obiettivi di efficacia e di produttività, anche per realizzare e mantenere il benessere fisico e psicologico delle persone, attraverso la costruzione di ambienti e relazioni di lavoro che contribuiscano al miglioramento della qualità di vita dei lavoratori e delle prestazioni», creando «specifiche condizioni che possano incidere sul miglioramento del sistema sociale interno delle relazioni interpersonali e, in generale, della cultura organizzativa».
La direttiva sintetizza due diverse esigenze: il benessere dei lavoratori e il benessere dell'ente, considerando la prima come un presupposto fondamentale della seconda: «per lo sviluppo e l'efficienza delle amministrazioni», infatti, «le condizioni emotive dell'ambiente in cui si lavora, la sussistenza di un clima organizzativo che stimoli la creatività e l'apprendimento, l'ergonomia – oltre che la sicurezza - degli ambienti di lavoro» sono «elementi di fondamentale importanza ai fini dello sviluppo dell'efficienza delle amministrazioni pubbliche».

L'attenzione della direttiva non si limita al solo rapporto gerarchico, ma si sofferma su una serie di aspetti collaterali del rapporto di lavoro, presi in considerazione proprio in funzione della qualità della vita nel contesto lavorativo. La direttiva si propone, dunque, di intervenire per assicurare un'ottimizzazione delle risorse umane, creando le condizioni per nuove e forti motivazioni, intervenendo non sul consueto (ma assai apprezzato) aspetto economico, quanto sul miglioramento dell'ambiente di lavoro e sull'aumento della produttività. In tal senso, il Dipartimento della Funzione pubblica ha realizzato il manuale operativo denominato "Benessere organizzativo. Per migliorare la qualità del lavoro nelle amministrazioni pubbliche", il quale dovrebbe, nelle sue intenzioni, costituire la base di lavoro per rendere concreta la riforma perseguita.
Vista la prevalente natura intellettuale del lavoro svolto nella Pubblica Amministrazione, la direttiva vuole coinvolgere i singoli dipendenti in una prospettiva di partecipazione attiva agli obiettivi. In questo senso, vengono in rilievo alcuni aspetti quali le condizioni dell'ambiente di lavoro, la chiarezza degli obiettivi organizzativi, la coerenza tra gli stessi e le pratiche organizzative, l'innovazione tecnologica e culturale, la gestione di situazioni conflittuali manifeste o implicite, la scorrevolezza operativa, le azioni per prevenire gli infortuni e i rischi professionali.

Continua a leggere l'articolo su pubblicaamministrazione.net