Schoolbookè la rubrica dedicata agli istituti scolastici di tutta Italia e alla loro
offerta formativa realizzata per dare spazio a tutte le attività proposte dalle
scuole per i giovani e, in particolare, a tutte quegli istituti che da molti
anni collaborano con Diregiovani.it prendendo parte alle tante iniziative
promosse dal portale: i giornali on-line, la web Tv, le rubriche tematiche, i
concorsi, lo sportello d’ascolto e l’evento annuale Diregiovani Direfuturo –
Festival delle giovani idee. Tutte le informazioni utili, le attività
curriculari ed extrascolastiche, i laboratori, gli indirizzi di studio, gli
eventi, i contributi realizzati dai ragazzi e i loro commenti..e molto di più!
PRIMARIA NEWS: il giornalino delle elementari
Dalla scuola al Web:
il giornale degli studenti finisce in Rete...La partecipazione è completamente
gratuita. Ogni studente o gruppo classe può aderire al contest senza alcun
limite di invio dei contributi, purché ne sia garantita la costanza.
Nell'ambito del progetto "Giovani domani", gli studenti* di tutta Italia potranno far conoscere le loro penne digitali selezionate e raccolte in "prima pagina" su "Primaria News - il giornalino delle elementari". I contributi testuali (articolo/racconto/recensione/poesia) - dal titolo massimo di 40 battute, senza sottotitolo e con corpo composto da circa 1500/2000 battute (spazi inclusi), pari a 15 righe dovranno essere inviati alla mail:
primarianews@diregiovani.it
E siccome anche le foto "parlano", e’ ammesso l’invio di foto e/o disegni relativi ai contributi purchè originali e in alta risoluzione, in formato jpg, allegate e non inserite nel testo. Le immagini verranno pubblicate all'interno del periodico.
Il materiale inviato alla Redazione "Dalla Scuola - il giornale degli studenti" sarà considerato valido ai fini del Concorso GIORNALISTINERBA.
*per la pubblicazione, indicare sempre il nome ed il cognome dell'autore, la classe di appartenenza con la sezione espressa, il nome della scuola e la città
**al fine della pubblicazione potranno essere apportate minime modifiche
Rapporto MdS sullo stato di salute del Paese
Il cuore uccide le donne, il cancro gli
uomini: ecco come sta l'Italia
Rapporto del Ministero della Salute sullo
stato di salute del Paese, tra sanità e ambiente
ROMA - Quasi 600mila
decessi solo nel 2009, gran parte donne: le malattie del sistema circolatorio
sono la prima causa di morte in generale, nel particolare le malattie
cardiovascolari lo sono tra le donne, i tumori tra gli uomini. I dati,
dell'Istat, sono rilanciati nella Relazione sullo stato sanitario del Paese al
2011 presentato oggi presso il ministero della Salute dal ministro Renato
Balduzzi alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Ambiente e stili di vita sono due passaggi alla fine fondamentali per quanto
riguarda la salute: si va dai siti di interesse nazionale per le bonifiche
all'eccesso ponderale che riguarda oltre il 40% degli italiani.
Tornando però al
numero dei decessi avvenuti in Italia, nel 2009, ammonta a 588.438, di cui
286.619 maschi (48,7%) e 301.819 femmine (51,3%). L'analisi della mortalità per
causa conferma che le malattie del sistema circolatorio sono la prima causa di
morte con 224.830 decessi (il 38,2%), seguite dai tumori con 174.678 decessi
(il 29,7%). Tra le donne, le malattie cardiovascolari si confermano principale
causa di morte con 127.060 decessi (il 42,1%), mentre i tumori rappresentano la
seconda causa con 76.112 decessi (il 25,2%). Tra gli uomini, la prima causa di
morte è rappresentata invece dai tumori con 98.566 decessi (il 34,4%), seguita
immediatamente dalle malattie del sistema cardiocircolatorio con 97.770 decessi
(il 34,1%).
La Relazione poi
tocca l'argomento tabacco: attribuite al fumo dalle 70.000 alle 83.000 morti
l'anno, oltre il 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di
età. Su 52 milioni di abitanti con età superiore ai 14 anni, i fumatori
sono circa 11,6 milioni (22,3%) di cui 7,1 milioni di uomini (28.4%) e 4,5
milioni di donne (16.6%). Nelle ultime settimane si è parlato molto
dell'importanza dell'ambiente sullo stato della salute degli italiani, anche
per casi particolari. Nella relazione del ministero si parla infatti del
progetto 'Sentieri', (Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli
insediamenti esposti a rischio da inquinamento), finanziato dal ministero della
Salute nel quadro della ricerca finalizzata 2006, coordinato dall'Iss si è
concluso nel 2011.
Il progetto ha
analizzato la mortalità delle popolazioni residenti in prossimità di aree dove
sono ubicati grandi centri industriali attivi o dismessi, o di aree oggetto di
smaltimento di rifiuti industriali e/o pericolosi. Tali aree presentano un
quadro di contaminazione ambientale e di possibile rischio sanitario che ne ha
determinato l'inserimento nell'ambito dei “siti di interesse nazionale per le
bonifiche” (Sin). Lo studio ha preso in considerazione 44 dei 57 Sin compresi
al 2010 nel “Programma nazionale di bonifica”, che coincidono con i maggiori
agglomerati industriali nazionali; per ciascuno di essi si è proceduto a una
raccolta di dati di caratterizzazione e successivamente a una loro sintesi. La
mortalità per 63 cause singole o gruppi di cause è stata studiata per ogni
sito, nel periodo 1995-2002 ed i risultati sono stati pubblicati nel 2011.
Nell'insieme dei Sin
la mortalità per le cause di morte, con evidenza a priori Sufficiente o
Limitata con le esposizioni ambientali presenti, supera l'atteso con 2.439
decessi in eccesso per gli uomini e 1.069 decessi in eccesso per le donne.
Anche nell'analisi di tutte le cause di morte si osserva tale sovramortalità:
il totale dei decessi, per uomini e donne, è di 403.692, in eccesso, rispetto
all.atteso, di 9.969 casi, con una media di oltre 1200 casi annui. La quasi
totalità dei decessi in eccesso si osserva nei Sin del Centro-Sud. La
distribuzione delle cause di morte mostra che l'innalzamento della mortalità
rispetto all.atteso nei residenti dei 44 Sin non è uniforme per le diverse
cause: la mortalità per tumori è il 30% di tutti i decessi ma è il 43.2% dei
decessi in eccesso (4.309 decessi per tumore su 9.969 decessi totali). I
risultati indicano che lo stato di salute della popolazione residente in
prossimità dei Sin, per quanto sinora misurato attraverso l'analisi della
mortalità, è meno favorevole di quello della popolazione di riferimento
regionale e forniscono un'ulteriore indicazione della necessità di promuovere e
realizzare efficaci azioni di bonifica dei Sin o, nel caso dei siti industriali
in attività, di ridurre significativamente le emissioni industriali.
A tal proposito il
Piano nazionale della Prevenzione 2010/12 (Pnp), include linee strategiche
mirate a migliorare i requisiti igienici di qualità dell'aria indoor (Iaq) nelle
scuole e negli altri ambienti frequentati dai bambini. Il ministero della
Salute partecipa alla Gard internazionale (International global alliance
against chronic respiratory disease), alleanza promossa dall'Oms comprendente
organizzazioni, istituzioni ed agenzie che lavorano per migliorare la salute
respiratoria tramite un approccio globale per la sorveglianza, la diagnosi, la
prevenzione ed il controllo delle malattie respiratorie croniche.
Nella Relazione si
sottolinea l'importanza dello stile di vita a proposito dello stato di salute:
il peso corporeo risulta così fondamentale. Secondo i dati del 'Passi 2010'
(Progressi delle aziende sanitarie per la salute in italia) il 32% degli adulti
risulta in sovrappeso, mentre l'11% è obeso: complessivamente, quindi, più di
quattro adulti su dieci (42%) sono in eccesso ponderale. L'eccesso ponderale
cresce in modo rilevante con l'età ed è più frequente negli uomini, nelle
persone con basso livello di istruzione e in quelle con maggiori problemi
economici, con differenze statisticamente significative nel confronto tra
Regioni: la P.A. di Trento è il territorio con la percentuale più bassa di
persone in sovrappeso/obese (29%), mentre la Puglia è la regione con la
percentuale più alta (49%).
Il 97% degli
intervistati ha dichiarato di mangiare frutta e verdura almeno una volta al
giorno, il 39% ha riferito di mangiarne 3-4 porzioni. Solo il 10%, però, ha
riferito un consumo di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura. Le
donne sono quelle che consumano più frequentemente 5 porzioni al giorno, poi le
persone più adulte (50-69 anni) e quelle con un alto livello di istruzione. Il
valore più basso si registra nelle Asl della Calabria (6%), il più alto in
Liguria (20%).
I dati “Passi” 2010
evidenziano che un terzo della popolazione tra 18 e 69 anni è completamente
sedentario, non svolgendo nessun tipo di attività fisica, né al lavoro né nel
tempo libero. La sedentarietà risulta più diffusa al Sud, tra i 50-69enni,
nelle donne, nelle persone con livello di istruzione più basso e in quelle che
riferiscono molte difficoltà economiche.
Tra le strategie
proposta dal Piano Nazionale per favorire uno stile di vita sana e attiva della
Prevenzione 2010-2012 il progetto Buone pratiche sull’alimentazione –
Intervento di promozione di prodotti ortofrutticoli freschi, più noto come E...Vai
con la frutta finalizzato ad incrementare il consumo di frutta e verdura nella
scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado e nei luoghi di lavoro
ha visto il coinvolgimento delle regioni Toscana, Campania, Marche, Puglia,
Sicilia, con il supporto scientifico del Creps-Università di Siena.
11 dicembre 2012
fonte: http://www.dire.it
Concorso scuola, finora i bocciati sono circa il 65%
Dopo 13 anni di assenza torna il concorso degli
insegnanti: 38,4 anni l'età media dei candidati. Profumo: "Così il Paese
torna normale"
ROMA - Torna il concorso degli insegnanti dopo 13 anni di
assenza. Stamattina l'avvio delle prove preselettive che si svolgeranno oggi e
domani in tutta Italia. Nelle 2.500 aule precettate per la prova tutta computer
based, da svolgere su computer, ci saranno i 321 mila iscritti alla selezione e
anche oltre 2 mila aspiranti insegnanti che hanno fatto ricorso contro il bando
emesso dal ministero.
I PRIMI RISULTATI - "Ci aspettavamo esattamente
intorno al 30%, era la media anche del concorso per dirigenti". Lo
dichiara Giovanni Biondi, capo dipartimento del Miur, rispondendo alla domanda
di Maria Piera Ceci che condurra' alle 21.00 speciale scuola su Radio 24, se si
aspettava una percentuale di successo maggiore del 34 per cento. E' iniziata
oggi la prova preselettiva per il concorsone della scuola. Le prove andranno
avanti tutto il giorno, ma questa mattina sono stati forniti dal ministero
della pubblica istruzione i dati su com'e' andata la prima sessione, quella
delle 9, a cui hanno partecipato 32.500 persone circa. Ha superato i test il
34,1% degli aspiranti prof, con punte oltre il 40% nelle regioni del nord e
dati invece molto piu' bassi (fra il 20 e il 27%) nelle regioni del sud.
"Ci aspettavamo esattamente intorno al 30%, era la media anche del concorso per dirigenti"- ha continuato Biondi. E per quanto riguarda il gap fra 'promossi nelle regioni del nord e del sud, per Biondi "dipende dalla preparazione dei candidati, non posso dire che i candidati al sud siano meno preparati, anche perche' molti candidati del sud hanno scelto come regione per concorrere quelle del nord dove ci sono piu' posti disponibili. Certo al sud c'e' maggiore disoccupazione e avevamo numeri maggiori di candidati ed e' possibile che non tutti si siano preparati a dovere e hanno fatto il concorso tanto per fare". Biondi ha anche spiegato che "non si sono registrate difficolta' tecniche", nonostante le prove si stiano tenendo tutte per via telematica e dunque nonostante la macchina gigantesca con 48.000 postazioni attive nelle scuole. CONTINUA A LEGGERE
"Ci aspettavamo esattamente intorno al 30%, era la media anche del concorso per dirigenti"- ha continuato Biondi. E per quanto riguarda il gap fra 'promossi nelle regioni del nord e del sud, per Biondi "dipende dalla preparazione dei candidati, non posso dire che i candidati al sud siano meno preparati, anche perche' molti candidati del sud hanno scelto come regione per concorrere quelle del nord dove ci sono piu' posti disponibili. Certo al sud c'e' maggiore disoccupazione e avevamo numeri maggiori di candidati ed e' possibile che non tutti si siano preparati a dovere e hanno fatto il concorso tanto per fare". Biondi ha anche spiegato che "non si sono registrate difficolta' tecniche", nonostante le prove si stiano tenendo tutte per via telematica e dunque nonostante la macchina gigantesca con 48.000 postazioni attive nelle scuole. CONTINUA A LEGGERE
fonte: http://www.dire.it
Orientamento alla scelta universitaria
Andare all’università? Sì, ma quale? I percorsi universitari sono una giungla! E poi, per decidere, è meglio seguire il cuore o la ragione? I tuoi dubbi sono normali. Per questo è nato AlmaOrièntati, il percorso di orientamento alla scelta universitaria messo a punto dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea. Grazie alla collaborazione di un team di esperti e ai suggerimenti delle migliaia di diplomati che, prima di te hanno sperimentato il percorso, potrai orientarti e fare la scelta giusta per il tuo futuro lavorativo. Ricorda: un quinto dei giovani che si iscrive all'Università si ritira dopo il primo anno proprio a causa di un orientamento approssimativo!
AlmaOrièntati rappresenta un'importante occasione per documentarti. Le informazioni fanno riferimento a studi accreditati in Italia e in Europa e alle indagini AlmaLaurea, con particolare riguardo all'esperienza concreta, di studio e di lavoro, compiuta dagli studenti universitari che ti hanno preceduto. AlmaOrièntati non è un nuovo "passatempo per l'estate": per gli obiettivi che ti propone di raggiungere, richiede la tua attenzione per almeno 15 minuti.
AlmaOrièntati rappresenta un'importante occasione per documentarti. Le informazioni fanno riferimento a studi accreditati in Italia e in Europa e alle indagini AlmaLaurea, con particolare riguardo all'esperienza concreta, di studio e di lavoro, compiuta dagli studenti universitari che ti hanno preceduto. AlmaOrièntati non è un nuovo "passatempo per l'estate": per gli obiettivi che ti propone di raggiungere, richiede la tua attenzione per almeno 15 minuti.
AlmaOrièntati è un percorso articolato in quattro tappe:
- Individua i tuoi punti di forza
- Conosci il sistema universitario e il mercato del lavoro? Prendi confidenza con alcune delle loro caratteristiche.
- Cerca il tuo corso di studio. Individua i corsi di laurea in base alle materie di studio che più ti piacciono.
- Che cosa vuoi fare da grande? Sei una formica ambiziosa o un aquilotto alpino? Valuta le tue aspirazioni lavorative per scegliere meglio il percorso universitario.
Alla fine ti sarà restituito un profilo personalizzato. È orientativo, naturalmente! Ricorda che nessuno può dirti con assoluta certezza qual è la scelta migliore per te. Rispondendo alle domande, potrai ricevere alcuni suggerimenti che ti saranno utili per prendere una decisione, magari consultando l'ufficio orientamento della tua futura Università.
fonte: almalaurea.it
Allergie a scuola, bimbi a rischio
Sono aumentate di sette volte negli ultimi dieci anni le reazioni allergiche che potrebbero essere letali nei bambini, come l'anafilassi. E un terzo degli shock allergici nei bambini si manifestano per la prima volta a scuola con insegnanti largamente impreparati. Più a rischio le uova, il latte di mucca e le noccioline.
L'Accademia Europea di Allergia e Immunologia Clinica (EAACI) ha lanciato una campagna contro le allergie alimentari il cui scopo è quello di aumentare la consapevolezza circa il rapido aumento degli episodi di anafilassi nei bambini, una reazione allergica severa e potenzialmente a rischio morte, educando le persone a riconoscere i sintomi e ciò che li provoca oltre che insegnando gli interventi in emergenza come ad esempio l'utilizzo della penna adrenalinica.
“Il primo elemento di questa campagna - spiega Cezmi Akdis, Presidente EAACI - è il lancio degli Standard minimi internazionali per i bambini allergici a scuola che stabilisce i requisiti di base per la sicurezza . Un terzo di tutte le reazioni allergiche più gravi si verifica durante le ore scolastiche dove i bambini sono esposti a nuovi cibi e al rischio di venire a contatto con alimenti che potrebbero scatenare queste reazioni“.
Educazione a Scuola con "ilgustofascuola"
L'industria alimentare italiana ha finanziato per oltre un milione di euro due cicli di corsi rivolti ai referenti regionali e provinciali e ai docenti delle scuole secondarie di primo grado tenuto da storici dell'alimentazione, dirigenti scolastici, dietologi, tecnologi, esperti di diritto alimentare - coinvolgendo circa 900 docenti nel primo ciclo svoltosi lo scorso gennaio e altrettanti in quello che si terrà il prossimo gennaio -, l'implementazione di strumenti digitali e tecnologici a supporto della didattica - in primis il sito www.ilgustofascuola.it - e la partecipazione di migliaia di studenti alla quinta edizione di Apertamente - il gusto fa scuola.
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Aprea: in Lombardia mancano 700 DS
Nelle scuole lombarde l'anno prossimo ci sarà una vera e propria emergenza dirigenti scolastici visto che rimarranno vacanti 700 posti. A denunciarlo è l'assessore regionale all'Istruzione e formazione, Valentina Aprea, nel corso di un incontro con i giornalisti.
Aprea ha criticato il congelamento del concorso per dirigenti scolastici (che ha in pratica privato la Lombardia di 355 vincitori e 406 idonei): “Oggi abbiamo 440 reggenze, posti che per la maggior parte sarebbero stati coperti con il concorso congelato, l'anno prossimo con i nuovi pensionamenti rischiamo di avere 700 posti vacanti”.
Per questo Aprea non solo ha auspicato che sia accolto il ricorso per sbloccare il concorso, ma ha anche chiesto una nuova selezione per la Lombardia.
L'assessore all'Istruzione ha poi presentato la delibera, approvata oggi dalla Giunta, sulla razionalizzazione della rete scolastica lombarda per l'anno scolastico 2013-14. Rispetto alle 1.224 autonomie scolastiche esistenti nell'anno 2012-13 si passerà a 1.151, con una riduzione di 53, tenuto conto che 20 nuove autonomie saranno destinate ai centri provinciali per l'istruzione degli adulti. Aprea ha spiegato: “Abbiamo chiuso il dimensionamento nel rispetto dei costi standard”, la Lombardia infatti ha un rapporto medio di studenti per autonomia scolastica che supera le mille unità, a fronte di una media nazionale di 860. Inoltre le decisioni sono state prese sempre di concerto con il territorio: "Non abbiamo mai agito d'imperio, sono stati ascoltati i territori secondo il metodo della sussidiarietà".
fonte: http://www.tuttoscuola.com
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