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Circolare N°1 del 19 marzo 2010 sulla trasmissione per via telematica dei certificati per malattia

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Con la Circolare n. 1 del 19.3.2010, la Funzione Pubblica – Dipartimento per l’Innovazione Tecnologica spiega quali sono gli adempimenti a carico del lavoratore e del medico, e da quando decorre la nuova procedura.

Il 19 marzo 2010 è la stessa data di entrata in vigore del decreto del Ministro della salute, che porta la data 26 febbraio 2010, che ha portato ad attuazione la norma su riportata.
In sintesi: in caso di malattia pertanto, non si dovrà più inviare il certificato medico all’ufficio di servizio.
Nella stessa circolare, che si allega, è illustrata la modalità con cui le pubbliche amministrazioni devono dare attuazione alle nuove disposizioni di cui all’art. 55-septies del d.lgs. 165/2001 sulla trasmissione telematica dei certificati medici attestanti l’assenza per malattia dei dipendenti pubblici.
Per i lavoratori, resta invariato l’obbligo di comunicare all’amministrazione l’assenza per malattia ai fini del controllo fiscale, ma non dovranno più trasmettere il certificato medico entro i 2 giorni lavorativi successivi all’inizio della malattia. Dal 19.3.2010 (data di pubblicazione in G.U. del Decreto Min. Salute 26.2.2010) é iniziato un periodo transitorio di 3 mesi, entro cui valgono sia le vecchie, che le nuove procedure.
Dal 13 giugno 2010 in poi si applicherà solo il sistema di trasmissione telematica.

Guarda la Circolare

Da un punto di vista pratico sembra che (dico sembra perché non è ancora tutto chiaro):
- Se il lavoratore dipendente chiede un permesso per rimanere a casa, per via di una malattia, il sistema nazionale, da oggi in poi, ritiene doveroso o almeno possibile verificare con la visita fiscale, lo stato delle cose (nella scuola si è sempre fatto ndr).
- Dopo i primi 10 giorni di assenza dal lavoro parte la pratica per la verifica della decurtabilita’ dallo stipendio delle assenze
Secondo la nuova circolare inviata dal Ministro Brunetta, sarebbero queste alcune delle novita’ della Medicina del Lavoro.
La disciplina e’ atta a regolamentare i permessi per malattia nelle Pubbliche Amministrazioni, dove la malattia di un giorno, ad esempio, su scala nazionale, non era mai stata verificata con la visita fiscale, come ad esempio il certificato medico non era richiesto nei casi di durata cosi’ breve (nella scuola è sempre stato richiesto ndr).
Per il periodo di malattia che supera i 10 giorni consecutivi, inoltre, dopo la seconda malattia nei 12 mesi, va presentato il certificato medico che attesti lo stato di malattia, rilasciato da una struttura sanitaria pubblica, (uno o plurimo) o da un medico libero professionista convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale (ma non lo è anche il nostro medico di famiglia? ndr).
A livello retributivo, invece, saranno riconosciute nei primi 10 giorni di malattia le prestazioni fondamentali, mentre le agevolazioni e i trattamenti piu’ favorevoli saranno possibili solo nel casi di malattia per infortunio sul posto di lavoro o per attivita’ annesse alla mansione. Niente decurtazione nella tredicesima mensilita’, nella retribuzione individuale di anzianita’, negli assegni ad personam.

In sostanza, speriamo che le cose si chiariscano perché così come sono state pubblicizzate non sono chiare e soprattutto sembrano, quantomeno, inapplicabili. Quello che appare certo è l'ennesimo intento persecutorio nei confronti dei dipendenti della Pubblica Amministrazione mimetizzato dall'intento lodevole dell'eliminazione di milioni di certificati cartacei. Ma per scoraggiare le assenze non era più semplice ed efficace premiare le presenze con un bonus?




La revisione dei coefficienti darà Pensioni sempre più misere

Interessante articolo pubblicato sul sito dei COBAS sugli effetti della revisione dei coefficienti di trasformazione per il calcolo della pensione. L’azione congiunta dei governi che si sono succeduti dal 1992 in avanti, quindi di destra e di sinistra, ha creato una aspettativa pensionistica da fame.

Leggi l'Articolo


Corsi online del Volontariato Internazionale per lo Sviluppo

VISonline è un'iniziativa promossa dal VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) con la finalità di diffondere una cultura della cooperazione e della solidarietà verso il Sud del mondo e di fornire competenza professionale a chi si occupa di tematiche internazionali.


 Organizza dei corsi online nelle seguenti aree:

Area Cooperazione Internazionale
Area Economica
Area Diritti Umani
Area Interculturale

Guarda i Programmi dei Corsi


Africa: quanta sete di insegnanti !

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È una delle poche risorse che l’Africa, ricolma di ogni ricchezza naturale, non possiede a sufficienza. Ed è anche quella, probabilmente la sola, che potrebbe innescare con decisione la marcia di uno sviluppo concreto del continente. Questa preziosa quanto rara "merce" che scarseggia a sud del Sahara ha un volto umano: quello degli insegnanti.
I maestri di villaggio, così come i professori impiegati nelle scuole delle grandi capitali, non sono abbastanza. E, se la situazione non cambierà al più presto, l’Africa mancherà clamorosamente uno dei più importanti obiettivi del Millennio: l’istruzione primaria per tutti entro il 2015. L’allarme viene dall’Unesco (l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura), secondo cui, per non perdere la sfida cruciale che si gioca nelle aule scolastiche, l’Africa subsahariana avrebbe bisogno di quasi altrettanti insegnanti – 2,4 milioni – in più di quelli su cui può contare attualmente, che sono 2,8 milioni.
Una situazione che purtroppo da queste parti non è nuova, anche se la sua origine viene collegata, di volta in volta, a fattori diversi: dai piani di aggiustamento strutturale, che dagli anni Ottanta hanno imposto tagli drastici alle spese per la funzione pubblica, alle politiche più recenti – ma non abbastanza innovative – di Banca mondiale e Fondo monetario internazionale, fino al malgoverno (e alla corruzione) dei leader locali, più propensi a investire eventuali proventi delle ricchezze nazionali in armi piuttosto che in maestri.

Oggi, la mannaia che si sta abbattendo sui bilanci destinati all’istruzione di numerosi Paesi africani si chiama crisi economica internazionale. E minaccia di colpire così duro che il numero degli analfabeti, invece che azzerarsi, rischia addirittura di aumentare. Nel 2009, secondo lo staff dell’Unesco che monitora i progressi verso la meta dell’istruzione per tutti, la recessione globale ha provocato una diminuzione delle entrate fiscali in 27 dei Paesi più lontani dal raggiungimento di questo obiettivo, con la conseguenza di vanificare anche i successi ottenuti negli ultimi anni: «C’è il pericolo reale che nazioni che avevano compiuto dei progressi, come Mozambico, Etiopia, Mali, Senegal e Ruanda, ora subiscano nuovi arretramenti».
Perché, tradotti in pratica, budget più bassi per il sistema scolastico significano paghe sempre più inadeguate e condizioni di lavoro estreme per maestri e professori, con classi troppo numerose e un aumento massiccio dell’orario di lavoro, per compensare i tagli di personale. Tagli che avvengono mentre, secondo i calcoli dell’Unesco, per arrivare al 2015 con le cattedre piene Paesi come Repubblica Centrafricana ed Eritrea dovrebbero incrementare il numero di insegnanti rispettivamente del 18,5 e del 16% ogni anno.
Un "divario educativo" che in Ciad tocca il 14%, in Niger il 12,5% e in Burkina Faso il 12%. E mentre in molte parti del continente le famiglie sono costrette a ricorrere a maestri "comunitari" (pagati cinque o sei volte meno di quelli statali), vari governi stanno reagendo all’emergenza reclutando personale a termine e spesso non diplomato, quindi meno costoso. Una strategia che, oltre ad aver suscitato l’ira delle associazioni di categoria – con scioperi di massa dal Gabon al Burkina Faso – è fortemente stigmatizzata da Education International, federazione globale di insegnanti, che in Africa riunisce 116 corporazioni di 51 Paesi. «Il ricorso a personale non professionale mina l’offerta di istruzione di qualità – sottolinea l’organizzazione –. Al contrario, è necessario delineare politiche per la formazione, di base e continua, dei docenti, così da assicurare a ogni bambino una cultura adeguata».
E non solo, se è vero che – come ha riconosciuto la stessa Unesco – «il sistema educativo può giocare un ruolo attivo ed efficace anche nella lotta all’Aids, attraverso l’insegnamento e la presa di coscienza sui comportamenti a rischio». Un elemento tutt’altro che marginale, visto che nell’Africa subsahariana circa il 9% dei bambini sotto i 15 anni sono sieropositivi, o hanno perso i genitori a causa del virus dell’Hiv.
Anche per questo la recessione, lungi dall’essere una buona scusa per abbassare gli standard scolastici, rappresenta una sfida che proprio il settore educativo può aiutare a vincere: «Investire nella scuola rappresenta una risposta strategica alla crisi – sostengono gli esperti di Education International –. Chiediamo ai governi di darci gli strumenti per costruire la società del futuro, basata sulla conoscenza: noi siamo parte della soluzione».

Chiara Zappa

fonte: Avvenire.it

Progetto "Scambi professionali" Docenti tra Italia e Francia

Progetto promosso nell’ambito delle iniziative di cooperazione bilaterale fra Italia e Francia. Termine per la presentazione della disponibilità a partecipare: 11 maggio 2010

Guarda la circolare e il formulario di candidatura

Libri di testo: modalità di adozione e quadro normativo

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Modalità di acquisizione e trasmissione telematica dei dati riguardanti le nuove adozioni e le conferme. In linea sul sito del MIUR la nota operativa per l'anno scolastico 2010/2011 con le modalità di adozione e il quadro normativo.

Guarda le modalità

Festival del corto prodotto nelle scuole

Prima edizione sul tema dell’intercultura. Il concorso nazionale è aperto a tutte le classi degli Istituti scolastici di Scuola secondaria di primo e secondo grado


REGOLAMENTO E BANDO DI CONCORSO

Concorso per il Simbolo di Science for Peace

Concorso nazionale promosso dalla Fondazione Umberto Veronesi per l’ideazione del simbolo del progetto Science for Peace. L’iniziativa è rivolta agli studenti delle scuole secondarie di II grado


Guarda il bando e la scheda di partecipazione

La scuola che piace alla Borsa

Gli istituti quotati a Wall Street fanno studiare il 23% degli alunni americani.
Un buon investimento nell'educazione scolastica passa anche dalla Borsa. Per lo meno negli Stati Uniti dove alcuni gruppi specializzati nell'educational sono presenti a Wall Street. Il loro mercato di riferimento continua a crescere. Secondo i dati del Department of Education (DoE) le scuole private quotate in Borsa nel periodo che va dal 2005 al 2009 hanno fornito i loro servizi al 23% della popolazione scolastica americana. "Si tratta di un dato impressionante", spiega uno studio firmato da Todd Young, analista azionario di Morningstar. "E questa tendenza potrebbe continuare". La crisi economica che ha colpito gli Usa, infatti, sta spingendo sempre più famiglie a cercare un'educazione migliore per i propri figli, nella speranza che in futuro possano trovare un buon posto di lavoro.
L'esplosione delle scuole private è confermata anche dal calo degli iscritti in quelle pubbliche. Secondo uno studio della American School and University (un'associazione che raccoglie le società attive nell'educational) nel decennio 1998-2008 le seconde hanno registrato un aumento degli iscritti dell'1,6%. Un dato inferiore anche a quello previsto dal DoE che si attendeva un incremento del 2,6%. "Questo indica che la scuola tradizionale non riesce a mantenere la sua quota di mercato mentre il numero degli alunni potenziali sta crescendo", continua Young. "La colpa è anche delle politiche di iscrizione di questi istituti che spesso sono molto restrittive per mantenere alto il profilo del proprio nome". Il risultato è una crescita della richiesta per le scuole private, che non hanno regole particolari e punteggi minimi per la selezione degli studenti.
Tutto questo non significa che le private quotate non abbiano concorrenza. La più forte è rappresentata dai cosiddetti community college (si tratta di scuole biennali che accettano studenti della comunità locale e sono sovvenzionate da tasse comunali) che stanno aumentando la loro quota di mercato. Secondo uno studio del Department of Higher Education nello stato del Connecticut questo sistema scolastico nel 2008 e nel 2009 ha visto crescere del 7,8% la popolazione delle superiori. Nello stesso periodo, quella universitaria è aumentata dell'1,7%. "La minaccia da parte di queste istituzioni per le private, tuttavia, non è molto seria. I community college, infatti, danno una preparazione di soli due anni, mentre le quotate permettono di completare i diversi cicli di studi", continua lo studio di Young. "Molti community college, inoltre, stanno firmando convenzioni particolari con gli istituti privati per permettere ai propri alunni di continuare a studiare".
Dal punto di vista operativo l'analista consiglia prudenza. "Il settore delle scuole private quotate è destinato a crescere nel lungo termine", dice Young. "Ma, nei prossimi due trimestri, potrebbe esserci una frenata. Se è vero infatti che la crisi economica sta spingendo molte persone senza lavoro sui banchi di scuola, bisogna anche tenere conto che una ripresa della congiuntura provocherà il movimento inverso. A loro vantaggio gioca la scarsità di risorse delle scuole tradizionali e la mancanza di volontà nel cercare nuovi iscritti". Fra i gruppi che operano nel settore, l'analista segnala Apollo. "All'interno del comparto education è in grado di fornire una buona diversificazione", spiega lo studio. "A livello geografico, le sue scuole sono presenti in molti stati americani. Gli istituti che controlla, inoltre, riescono a coprire tutti i livelli della scala educativa statunitense, dalle scuole primarie fino ad arrivare alle università".

fonte:  Mornigstar



Iniziative e Innovazione per una scuola più moderna

Il 2 ottobre 2009 sono state lanciate dal Governo alcune iniziative che io ritengo ancora poco conosciute. Oltre alla ben nota LIM sono state proposte altre iniziative non meno interessanti ed avrei piacere di sapere in quante scuole e in quali forme sono state sviluppate.
 Per una panoramica sulle iniziative proposte rimando al sito della Presidenza del Consiglio

Porta la Sporta: mai più sacchetti di plastica

Diffondere l'utilizzo della borsa riutilizzabile invece dei sacchetti in plastica e monouso. E’ questo l’obiettivo della settimana nazionale “Porta la Sporta” promossa dall’ Associazione dei Comuni Virtuosi, Wwf, Italia Nostra, Fai e Adiconsum che dal 17 al 24 aprile coinvolgera' piu' di 100 comuni italiani.
La campagna è stata lanciata nel marzo 2009 con l'intento di sensibilizzare non solo i consumatori, ma anche i commercianti, aziende, imprese, associazioni e organizzazioni no profit, scuole di ogni grado, enti e istituzioni nazionali e locali a divulgare la cultura del non uso del sacchetto di plastica, come esempio emblematico di uno stile di consumo “usa e getta” non più sostenibile.
Le iniziative di partecipazione alla settimana nazionale “Porta la Sporta”, che promuove l'adozione delle borse riutilizzabili, comprendono azioni di sensibilizzazione e informazione sull'impatto ambientale del sacchetto di plastica.
Portare la sporta può diventare qualcosa di più di una semplice abitudine, può rappresentare il primo atto di consapevolezza ecologica che apre un percorso di atti ulteriori di rispetto verso l'ambiente.
Cosi' come il sacchetto, seppur biodegradabile, è diventato l'icona di uno stile “usa e getta” la borsa deve diventare segno distintivo di quanti non hanno solamente adottato un oggetto ma uno stile di vita di cui essere orgogliosi.


Il Ministero dei Beni Culturali incontra la Scuola

Opuscolo di presentazione dell'iniziativa “Il MiBAC incontra la scuola” pubblicato in occasione dell'ABCD, il Salone Italiano dell’Educazione, la più importante fiera nazionale dedicata alla scuola, che si è tenuta a Genova dall’11 al 13 novembre 2009. Molti spunti didattici e di orientamento che meritano una rivisitazione.

Guarda l'opuscolo (pdf)

Eventi Culturali: Mostre in evidenza regione per regione

Elenco delle Mostre in Italia, nel Mondo, i Festival e i Grandi Eventi organizzati ad oggi per il 2010.

Mostre in Italia

Mostre nel Mondo

Festival

Grandi Eventi


GRATIS NEI MUSEI: Dal 16 al 25 aprile torna la "Settimana della Cultura"


L’evento culturale piu’ atteso dell’anno: la XII Settimana della Cultura.


Il MiBAC (Ministero per i Beni Culturali e Ambientali ) apre gratuitamente, per dieci giorni, tutti i luoghi statali dell’arte: monumenti, musei, aree archeologiche, archivi, biblioteche con dei grandi eventi diffusi su tutto il territorio.
Più di 2.900 appuntamenti per tutti i gusti: mostre, convegni, aperture straordinarie, laboratori didattici, visite guidate e concerti che renderanno ancora più speciale l’esperienza di tutti i visitatori.
Un’occasione imperdibile per avvicinarsi alla più grande ricchezza del nostro Paese: il nostro patrimonio artistico e culturale.

Guarda la Presentazione con le iniziative per Regione

Discriminazioni razziali: da oggi è possibile segnalarle online

Segnalare episodi di discriminazione, razziale o di altro tipo, grazie ad un servizio web gratuito, disponibile in tutte le lingue 24 ore su 24: è una possibilità offerta dal nuovo sito dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità, http://www.unar.it./
Il servizio consente a chi è vittima di razzismo o di altro tipo di discriminazione di inviare direttamente la segnalazione, così come avviene già con il numero verde gratuito 800 90 10 10. A denunciare possono essere anche testimoni di episodi di discriminazione.
Tra i compiti del Contact center, anche quello di monitorare costantemente stampa e web mediante un servizio centralizzato di rilevazione e denuncia dei fenomeni discriminatori nei media: questo consente di effettuare una segnalazione di articoli, siti, blog e servizi radiotelevisivi a contenuto discriminatorio.

Vai al sito

Vitalizio: pubblicato il decreto con i criteri e le modalità per la concessione

Pubblicato nella GU n. 81 dell’8 aprile 2010 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 febbraio 2010 sulla determinazione dei criteri e delle modalità per la concessione dei benefici economici previsti dalla legge n. 440/1985 concernente l'istituzione di un assegno vitalizio a favore di cittadini italiani che abbiano illustrato la Patria attraverso meriti acquisiti nei campi delle scienze, delle lettere, delle arti, dell'economia, del lavoro, nel disimpegno di pubblici uffici o di attività svolte a fini sociali, filantropici, umanitari, e che versino in stato di particolare necessità.


I candidati devono:

- essere in possesso della cittadinanza italiana;

- essere in possesso di documentazione che attesti la chiara fama ed i meriti acquisiti a livello nazionale ed internazionale;

- versare in uno stato di particolare necessità;

- non aver subito pronunce di condanne penali irrevocabili con conseguente interdizione dai pubblici uffici.

La concessione dell'assegno straordinario vitalizio è deliberata dal Consiglio dei Ministri e, previa comunicazione al Parlamento, viene attribuita con decreto del Presidente della Repubblica.

Guarda il Testo del decreto

Bando di concorso per soggiorni in favore di pensionati INPDAP

740 posti, per soggiorni della durata di due settimane, dedicati alla ricreazione, allo sport e alla cultura, presso strutture turistiche di terzi, con classificazione almeno 4 stelle e presso strutture sociali INPDAP di cui:

n. 100 presso struttura alberghiera montana;

n. 150 presso struttura alberghiera marina;

n. 250 presso struttura alberghiera termale;

n. 140 presso il Convitto di Sansepolcro (AR);

n. 100 presso il Convitto di Spoleto (PG).
 
Vedi il Bando

Premio Giacomo Matteotti, sesta edizione

La Presidenza del Consiglio dei Ministri indice la sesta edizione del Premio nazionale intitolato a Giacomo Matteotti.

Il premio, che ha una cadenza annuale, viene assegnato ad opere che illustrano gli ideali (fratellanza tra i popoli, libertà e giustizia sociale) che hanno ispirato la vita di Giacomo Matteotti.

Il Premio è suddiviso in tre sezioni:
- Saggistica
- Opere letterarie e teatrali
- Tesi di laurea

Guarda la Presentazione

Il governo dei giovani: iniziative del Governo per i giovani

Guida pratica alle misure per i giovani italiani nei primi due anni del governo Berlusconi.

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Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione (D.L. 16/4/1994 n°297)

Testo integrale con link di riferimento  per ogni voce (più facile da consultare) del Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione (D.L. 16/4/1994 n°297)

Guarda il Testo integrale

Part time nella Scuola

un utile vademecum sul rapporto a tempo parziale (part-time) nella Scuola

- I riferimenti normativi
- Chi può costituire un rapporto a tempo parziale
- Gli obblighi di servizio dei docenti in part time
- Trattamento economico e altre informazioni per i docenti in part time
- La presentazione delle domande di lavoro a tempo parziale 2010/2011
- Modello della domanda

Guarda il Vademecum

Tabella di Valutazione dei Titoli per le supplenze

TABELLA DI VALUTAZIONE DEI TITOLI PER L’INCLUSIONE NELLE GRADUATORIE DI
CIRCOLO E DI ISTITUTO DI III FASCIA, VALIDE PER IL CONFERIMENTO DELLE
SUPPLENZE AL PERSONALE DOCENTE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA E
SECONDARIA ED ARTISTICA E AL PERSONALE EDUCATIVO.
 
Guarda Tabella
 

Previdenza Complementare: I vantaggi fiscali

Le agevolazioni tributarie per chi aderisce a una delle forme pensionistiche complementari. E’ questo il tema affrontato nella Guida dell'Agenzia delle Entrate dal titolo “I vantaggi fiscali della previdenza complementare”.
La previdenza complementare è stata di recente oggetto di un’importante riforma. Le nuove regole di funzionamento sono in vigore dal 1° gennaio 2007 e sono state introdotte principalmente dalla legge 243/2004 e dal decreto legislativo 252/2005.
La revisione del sistema si è resa necessaria per venire incontro, in particolare, ai lavoratori più giovani per i quali, dopo le riforme del sistema previdenziale obbligatorio succedutesi negli ultimi anni, si prefigura un futuro pensionistico penalizzante.
La preoccupazione è che l’uscita dal mondo del lavoro per raggiunti limiti di età coincida con una forte diminuzione del livello di reddito disponibile, rispetto a quanto percepito durante il periodo di attività lavorativa.



Fisco e Scuola, progetto didattico sull'Educazione alla legalità fiscale

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Il progetto nato dalla collaborazione tra l'Agenzia delle Entrate e il mondo della Scuola per promuovere la diffusione della cultura della legalità fiscale tra i giovani.

Guarda il progetto


Normattiva, la banca dati delle leggi italiane

Dal 19 marzo 2010 è on line 'Normattiva'. Si tratta di una banca dati, accessibile a tutti e consultabile gratuitamente, che contiene i testi delle leggi statali vigenti aggiornate in tempo reale. Le leggi presenti nella banca dati 'Normattiva' potranno essere consultate nel loro testo originario, come pubblicato nella Gazzetta Ufficiale; nel testo vigente, e quindi effettivamente applicabile, alla data di consultazione della banca dati e nel testo vigente a qualunque data pregressa indicata dall'utente. Il cittadino sarà aiutato con strumenti che consentono la ricerca per concetti e per classi di materie. Normattiva è il frutto della collaborazione tra le principali istituzioni dello Stato, con il coordinamento del Ministro per la semplificazione normativa. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati - in collaborazione con la Corte di Cassazione - curano gli adempimenti per la realizzazione del programma e lo sviluppo del sito. L'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ne cura la gestione e provvede all'alimentazione della correlata Banca Dati. Normattiva, infatti, è anche un sito in evoluzione. L'intero corpus della normativa statale verrà inserito gradualmente, secondo un programma già definito, e le funzionalità di ricerca verranno progressivamente arricchite. Attualmente sono disponibili per i cittadini tutti gli atti normativi pubblicati dal primo gennaio 1980 ad oggi.

Vai a Normattiva


Viaggi d'Istruzione, gite scolastiche: Gli accompagnatori sono assicurati solo se inclusi nel POF

Con un'importante circolare - emanata il 31 marzo 2003 - l'INAIL (Direzione Centrale Prestazioni e Direzione Centrale Rischi) ha dettato chiarimenti ed istruzioni operative in merito alla trattazione dei casi di infortunio riguardanti gli insegnanti delle scuole pubbliche e private.
Tra i campi di applicazione ricadono anche i Viaggi d'Istruzione PURCHE' PROGRAMMATI NEL P.O.F.

Vedi la circolare dell'INAIL


40 ORE: Gli incontri SCUOLA-FAMIGLIA vanno Inclusi?

Gli incontri scuola-famiglia oggetto di convocazione collegiale, non rientrano tra gli adempimenti dovuti senza limite orario. La convocazione collegiale e la contemporanea presenza in istituto dei docenti componenti il Consiglio di classe o d’Istituto, fanno sì che i relativi ademp imenti vadano considerati alla stregua di attività funzionali all’insegnamento di natura collegiale.Come tali rientranti nel monte delle 40 ore dei Consiglio di classe o dei Collegi docenti.

Così si è espresso il Dipartimento di consulenza legale in un argomentato parere, che riportiamo integralmente.

Articoli Scuola

Una Selezione degli articoli pubblicati sui giornali riguardanti l'Universo Istruzione scelti da TUTTOPROF.

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Personale Docente e Amministrativo Tecnico Ausiliario (ATA): Calcolo dello stipendio mensile

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Verifica l'importo del tuo stipendio sul cedolino con questo semplice programma del Prof. P. De Paolis

Calcola lo Stipendio

 

Istruzione: studio della Banca d'Italia sul suo rendimento

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Una pubblicazione della Banca d’Italia, che si limita al punto di vista puramente economico, guarda al sapere come ad un investimento. (“I rendimenti dell’istruzione”, di F.Cingano - P.Cipollone, n.53, 2009). Se l'investimento in azioni e titoli può aver raggiunto rendimenti annui al 5,2 , INVESTIRE NELL’ISTRUZIONE farebbe guadagnare al singolo fino al 9 per cento della spesa iniziale, producendo un beneficio superiore ai costi sostenuti.

Guarda la Pubblicazione


ISCRIZIONE AL PORTALE PER RICEVERE I CEDOLINI

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Ricordiamo che a breve i cedolini e il CUD non saranno più inviati sulla casella di posta.

Saranno scaricabili dal portale STIPENDIO P.A. 

E' possibile iscriversi seguendo i passi indicati sulla pagina principale.

Prima di avviare la procedura bisogna munirsi di codice fiscale, partita fissa (in alto a destra sul cedolino) e codici alfanumerici degli ultimi tre cedolini (in alto a sinistra accanto al codice fiscale),

Bisogna ricordarsi di cambiare la password ogni 90 giorni.

Interrogazione parlamentare sul Disagio Mentale Professionale negli Insegnanti

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L’appello lanciato al ministro Gelmini – pubblicato sul blog Burnout e attualmente sottoscritto da quasi 1.500 docenti – è stato raccolto e trasformato in una interrogazione parlamentare. Daremo conto della replica istituzionale quando questa avrà luogo.

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05374 presentata da

DANIELA SBROLLINI

venerdì 11 dicembre 2009, seduta n.257

SBROLLINI. -

Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro per le pari opportunità, al Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione.

- Per sapere – premesso che:

i Ministeri dell’istruzione e delle pari opportunità hanno opportunamente patrocinato una ricerca nazionale sulla categoria professionale degli insegnanti, i cui risultati risultano essere pubblicati sul n. 3/09 dell’autorevole rivista scientifica La Medicina del Lavoro; la categoria professionale degli insegnanti (costituita all’82 per cento da donne) rientra – secondo la bibliografia scientifica internazionale - tra le cosiddette, helping profession ed è soggetta a un rischio specifico di usura psicofisica; il disagio mentale professionale negli insegnanti risulta essere un problema di livello internazionale come confermato dalle istituzioni francesi i cui dati constatano come si tratti della categoria professionale col più elevato rischio suicidario tra i dipendenti della pubblica amministrazione; in virtù dei suddetti rilievi, i dicasteri transalpini della Salute e della Pubblica Istruzione hanno reputato opportuno – già nel 2006 - assegnare d’ufficio agli insegnanti uno psichiatra (ogni 300 docenti) cui fare riferimento in caso di necessità; dei docenti presi in carico dai servizi di psichiatria francesi, nell’ambito della suddetta iniziativa, il 50 per cento risultava affetto da problemi di adattamento con manifestazioni depressive, mentre il 10 per cento da sindrome post-traumatica da stress; in Giappone un recente studio retrospettivo effettuato dai Ministero della pubblica istruzione e della salute ha osservato che la percentuale delle assenze dal lavoro per causa psichiatrica era passata dal 34 per cento del 1995 al 54,6 per cento del 2004; pur non disponendo di alcun dato istituzionale in proposito, recenti ricerche italiane – come lo studio pubblicato sul n. 5/04 de La Medicina del Lavoro – mostrano che nei grossi centri urbani del nostro Paese la categoria professionale degli insegnanti è soggetta a una frequenza di patologie psichiatriche pari a due volte quella degli impiegati, due volte e mezzo quella del personale sanitario e tre volte quella degli operai; ulteriori dati ad oggi disponibili mostrano inoltre che, dopo le quattro
riforme previdenziali intervenuto dagli anni novanta ad oggi, la percentuale di accertamenti medici per l’inabilità al lavoro recanti una diagnosi psichiatrica è costantemente e cresciuta tra gli insegnanti passando dal 30 per cento del 1992 al 70 per cento del 2006; lo studio oggi pubblicato su La Medicina del Lavoro (n. 3/09), peraltro patrocinato dai ministeri dell’istruzione dell’università e della ricerca e delle pari opportunità mostra come quasi 1/4 dei docenti faccia ricorso all’uso di psicofarmaci per affrontare lo stress lavoro
correlato; nel suddetto studio la metà del campione dei docenti risulta disinformato, sui propri diritti e doveri in materia di tutela della salute dei lavoratori, arrivando a considerare erroneamente illegittimo (alla stregua di un vero e proprio atto di mobbing) l’accertamento medico richiesto dal capo d’istituto senza il consenso dell’interessato; la ricerca nazionale condotta sui dirigenti, scolastici nel 2008 - presentata alle istituzioni in sala stampa a Montecitorio in data 21 maggio 2008 – mostra come solo una minima percentuale (inferiore all’1 per cento del campione) saprebbe effettivamente gestire docenti affetti da disagio mentale professionale – attraverso il ricorso all’accertamento medico in commissione medica di verifica ponendo altresì a rischio la salute del lavoratore e l’incolumità dell’utenza.
 Il nuovo testo unico sulla tutela della salute dei lavoratori (articolo 28 del decreto legislativo n. 81 2008) prevede l’individuazione del rischio lavoro correlato (rischi psico-sociali) soppesato anche per sesso ed età nel documento di valutazione dei rischi (DVR) di ciascun istituto scolastico; lo studio pubblicato su La Medicina del Lavoro (n. 3109) ha evidenziato come nella donna il rischio di sviluppare una patologia depressiva aumenta di 5 volte in periodo perimenopausale, rispetto al periodo fertile, e l’età media dei docenti, italiani (82 per cento donne) è di 50 anni; la predetta ricerca ha evidenziato come solo una minima parte della categoria professionale in questione (11,8 per cento) possiede stima e fiducia nelle istituzioni competenti; in data 16 maggio 2009, è scaduto il termine – già precedentemente oggetto di proroga – per l’individuazione dei rischi psico-sociali e l’elenco delle contromisure atte a contrastarli nel DVR; la materia dei rischi psico-sociali negli insegnanti nonché la loro prevenzione e gestione – rispettivamente nei docenti e nei dirigenti scolastici – risulta essere sconosciuta in ambito scolastico ed il succitato argomento non è oggetto di fondazione istituzionale sistematica da parte di alcun ufficio scolastico regionale e provinciale seppure specificamente espresso per i capi d’istituto (comma 2, articolo 6 del decreto ministeriale n. 382 del 1998) e per i docenti (articoli 15 e 37 decreto legislativo n. 81 del 2008; i reiterati episodi di cronaca nera riportati dai mass media (maestra che taglia la lingua ad alunno, professore investe di proposito due suoi studenti eccetera) meritano di essere attentamente considerati quale eventuale espressione di disagio mentale professionale anziché venir liquidati come fatti sporadici; è in fase iniziale il dibattito sull’innalzamento dell’età pensionabile delle donne, pur non disponendo di alcun dato nazionale sul disagio mentale professionale degli insegnanti -: se i Ministri interpellati non ritengano doveroso intervenire in merito alla problematica in oggetto, per tutelare la salute degli insegnanti e l’incolumità dell’utenza. Se, in particolare, non ritengano opportuno intraprendere tempestivamente le seguenti iniziative:

a) attivare ricerche epidemiologiche per conoscere l’entità del disagio mentale professionale degli insegnanti accertando urgentemente: a) l’incidenza della patologia psichiatrica nelle assenze per malattia e negli accertamenti sanitari operati dalle commissioni mediche di verifica afferenti al Ministero dell’economia e delle finanze; b) il consumo di psicofarmaci (antidepressivi, ansiolitici, ipnotici) con l’aiuto dei medici di medicina generale; c) il tasso suicidario della categoria come peraltro già avviene in Francia;

b) avviare, a livello nazionale e regionale, iniziative formative omogenee e standardizzate a favore dei dirigenti scolastici per, una corretta prevenzione, il riconoscimento precoce dei segnali di disagio e soprattutto la gestione appropriata del disagio mentale professionale (attraverso il ricorso alle competenti commissioni mediche di verifica del Ministero dell’economia e delle finanze);

c) valutare nel tempo l’andamento dell’incidenza dei casi di patologia psichiatrica negli insegnanti, accertarne l’effettiva correlazione con la menopausa (le donne rappresentano l’82 per cento dei docenti e l’età
media è di 50 anni), prima di ipotizzare una riforma dell’età pensionabile;

d) prevedere idonei stanziamenti per i suddetti interventi e per l’applicazione del decreto legislativo n. 81 del 2008, nella scuola attraverso opportune azioni di sensibilizzazione dei dirigenti, dei medici (di base, specialisti, componenti delle CMV), nonché di informazione, formazione prevenzione, cura e ricerca a favore di docenti e personale ATA;

e) effettuare campagne di comunicazione sociale a favore della professione docente col duplice obiettivo di: restituire il giusto prestigio e la relativa dignità di ruolo a coloro che hanno il compito di formare le future generazioni; ripristinare la fiducia nelle competenti istituzioni, attraverso una nuova e meritata attenzione verso una professione attualmente dimenticata e svilita. (4-05374)

Fonte: Burnout

Assenze per malattia art.71 del DL n.112/2008

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Pensioni: tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario previsioni della Ragioneria Generale dello Stato

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La Ragioneria Generale dello Stato (RGS) redige annualmente un rapporto nel quale si illustrano le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario. Tali tendenze vengono analizzate sulla base delle previsioni effettuate con i modelli della RGS, aggiornati con cadenza annuale. Il Rapporto n.11 illustra le previsioni effettuate con i modelli aggiornati al 2009.
I principali contenuti del Rapporto sono:

- le previsioni di medio-lungo periodo della spesa pubblica per pensioni, sanità e Long Term Care (LTC) in rapporto al PIL, elaborate in funzione di scenari definiti in ambito nazionale (nazionale base) ed EPC-WGA (EPC-WGA baseline);

- un’ampia analisi di sensitività, volta a misurare l’impatto di ipotesi alternative circa le variabili dello scenario demografico e macroeconomico;

- un’analisi degli effetti distributivi del sistema pensionistico pubblico;

- un’analisi dei tassi di sostituzione lordi e netti della previdenza obbligatoria e complementare;

- una descrizione delle procedure di aggiornamento, con particolare riguardo alla revisione delle stime di crescita di breve periodo per tener conto degli effetti reali della crisi finanziaria;

- le previsioni della spesa pubblica per sanità e per LTC effettuate secondo le metodologie del pure ageing e del reference scenario;

- una valutazione della metodologia di previsione dei disabili impiegata ai fini della previsione della spesa per LTC;

- il confronto fra le previsioni aggiornate al 2009 e quelle dell’anno precedente;

- una valutazione degli effetti finanziari della revisione dei coefficienti di trasformazione;

- una valutazione degli interventi sul sistema pensionistico contenuti nella L 102/2009;

- la previsione del numero di pensionati, coerente con quella del numero di pensioni;

- una descrizione dello stato di avanzamento dell’indagine sugli interventi socio-assistenziali dei comuni e la prospettazione di alcuni risultati;

- una descrizione del quadro normativo relativo alle prestazioni oggetto di previsione.

Leggi tutto il Rapporto


Scuola: Festività Pasquali e altre ricorrenze suddivise per Regione

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Fonte: MIUR

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Istruzioni in materia di pagamento di stipendi e pensioni

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Istruzioni in materia di pagamento di stipendi e pensioni da parte delle Amministrazioni dello Stato e dell'INPDAP, in considerazione della pubblicazione del D.Lgs. 27.01.2010, n.11, che recepisce la Direttiva 2007/64/CE, relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno (cosiddetta Payment Services Directive - PSD)


Leggi la Circolare
 

Visita fiscale: le nuove fasce di reperibilità in vigore dal 4 febbraio 2010

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E' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 20 gennaio il decreto ministeriale n. 206 del 18.12.2009 del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione che definisce le nuove fasce di reperibilità per i pubblici dipendenti in caso di assenze per malattia. Il decreto è pienamente in vigore dal 4 febbraio (quindicesimo giorno dalla pubblicazione).

Il provvedimento - emanato ai sensi del nuovo comma 5 dell'articolo 55-septies del decreto legislativo 165/01 (comma introdotto dall'art. 69 del decreto legislativo 150/09) - determina dette nuove fasce: dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00 di ogni giorno, compresi i giorni non lavorativi e festivi.

Il decreto ha anche regolamentato le deroghe al rispetto delle fasce di reperibilità, stabilendo che sono esclusi dall'obbligo di rispettare gli orari suindicati i dipendenti per i quali l'assenza è riconducibile ad una delle seguenti circostanze:
  •  patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
  • infortuni sul lavoro;
  • malattie per le quali e' stata riconosciuta la causa di servizio;
  • stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta.
  • Sono esclusi, altresì, i dipendenti nei confronti dei quali è stata già effettuata la visita fiscale per il periodo di prognosi indicato nel certificato.
Leggi il DECRETO 18 dicembre 2009, n. 206


Pensione: La decurtazione per i primi 10 giorni di malattia non incide sull'importo

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L’INPDAP, con la Circolare n. 13 del 28 maggio 2009, ha precisato che la decurtazione della retribuzione durante i primi 10 giorni di malattia, come stabilito con l’articolo 71 del DL n. 112/2008, non produce effetti sull’importo della pensione. Infatti, sia gli articolo 24 e 50 del RDL n. 680/1938, per gli iscritti alla Casse pensioni degli ex Istituti di previdenza (CPDEL; CPS; CPI; CPUG), sia gli articoli 68 del DPR n. 3/1957 e 13 della legge n. 177/1976, per i dipendenti dello Stato, dispongono che nel caso di retribuzione ridotta la contribuzione va determinata con riferimento alla retribuzione virtuale intera che il lavoratore avrebbe percepito se non fosse stato assente. Di conseguenza il trattamento pensionistico va determinato con riferimento alla retribuzione che sarebbe spettata se non ci fosse stata la decurtazione. Con la stessa Circolare l’INPDAP precisa che non subisce riduzione neanche la contribuzione dovuta a favore della Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali e la contribuzione per il trattamento di fine servizio o TFR. Pertanto, anche in questi casi, le prestazioni vengono determinate con riferimento alla retribuzione virtuale che sarebbe spettata se non ci fosse stata la decurtazione.


Pensioni: La riforma Dini con gli aggiornamenti

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Con la legge 8 agosto 1995, n. 335, è stata realizzata una ulteriore determinante fase del processo di riordino generale del sistema pensionistico, avviato dal DLgs 30 dicembre 1992, n. 503. Ciò è avvenuto mediante: 1) consistenti ulteriori modifiche apportate direttamente dalla stessa legge di riforma agli ordinamenti pensionistici dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) e delle altre forme di previdenza sostitutive ed esclusive dell’AGO, con particolare riferimento a: - l’introduzione del sistema di calcolo contributivo; - nuove condizioni concernenti i requisiti di anzianità contributiva e di età anagrafica nonché l’applicazione del criterio delle decorrenze prestabilite per il conseguimento del diritto e per l’ammissione alla fruizione della pensione di anzianità; - l’unificazione della pensione di anzianità e della pensione di vecchiaia nella nuova pensione di vecchiaia per coloro ai quali si applica esclusivamente il sistema di calcolo contributivo; - il mantenimento del sistema di calcolo retributivo per i lavoratori con almeno 18 anni di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995; - l’applicazione delle regole del sistema di calcolo contributivo per le anzianità contributive successive al 31 dicembre 1995 nei confronti dei lavoratori che a tale data risultino in possesso di un anzianità contributiva inferiore ai 18 anni; - la possibilità, per i lavoratori assunti anteriormente al 1° gennaio 1996 e in possesso di almeno 15 anni di anzianità contributiva di cui non meno di 5 maturati dopo il 31 dicembre 1995, di richiedere che la pensione sia liquidata esclusivamente con le regole del sistema contributivo; - la possibilità di riconoscere, ai lavoratori iscritti alle forme di previdenza esclusive, il diritto alla pensione di inabilità in caso di cessazione dal servizio per assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa a causa di infermità non dipendente da cause di servizio; - l’estensione alle forme di previdenza sostitutive ed esclusive della normativa sul trattamento pensionistico a favore dei superstiti, vigenti in ambito AGO. 2) la previsione di ulteriori modifiche, da attuarsi attraverso l’emanazione di provvedimenti delegati, finalizzate ad armonizzare, ai principi fissati dalla stessa legge di riforma, le normative pensionistiche di particolari categorie di lavoratori, non ancora pienamente coinvolte nel processo di riordino, tra cui quelle dei magistrati e dei militari.



Architettura: Test di ammissione degli ultimi 3 anni

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Veterinaria: Test di ammissione degli ultimi 8 anni

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Odontoiatria: Test di ammissione degli ultimi 8 anni

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