google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 TUTTOPROF.: ADHD: l'importanza dell'Alimentazione google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

ADHD: l'importanza dell'Alimentazione


Le ultime ricerche, per il controllo dei sintomi del disturbo di iperattività e difficoltà di concentrazione, approdano al consumo di alcuni alimenti ed al divieto di altri.
I sintomi principali del disturbo di ADHD sono di due ordini di valutazione: una carente o difficoltosa concentrazione ed una difficoltà nel controllo del movimento inteso come iperattività. A queste difficoltà se ne aggiungono altre, meno serie ma sempre problematiche: difficoltà ad addormentarsi, ansia generalizzata e sentimento di negatività. Cure farmacologiche specifiche per l’ADHD non esistono. Vengono utilizzati, nei casi più gravi, una classe di antidepressivi anfetaminici che però funziona solo nell’80% dei casi. Risultati soddisfacenti si ottengo invece con la terapia cognitivo – comportamentale. L’ultima frontiera per fronteggiare la sintomatologia dell’ADHD sembra essere semplice: eliminare dalla dieta alcuni nutrienti, a quanto pare, offre un aiuto ai bambini con disturbo di iperattività e scarsa concentrazione.
Come agiscono gli alimenti
Alcuni alimenti fanno bene alle cellule nervose, aumentandone la capacità di ritenzione e di concentrazione. L’apporto quotidiano di questi nutrienti deve essere costante ed adeguato. Deve essere inoltre considerata la possibilità di assumere un supplemento, oltre la dieta alimentare, a base di vitamine, sali minerali e altri nutrienti che normalmente non vengono inclusi nella normale alimentazione. Questi elementi, assunti quotidianamente, possono contribuire ad una migliore performance della concentrazione. Dovrebbero, invece, essere eliminati dalla dieta alcuni nutrienti che stimolano l’iperattività.