Le conoscenze che i futuri docenti devono avere di sicuro dominio sono
quelle relative alla propria disciplina di insegnamento sia a livello critico
sia a livello dei fondamenti epistemologici, cosa che permetterà di poter
individuare i diversi itinerari di insegnamento ma anche di verifica
dell’apprendimento per valutare gli alunni.
E’ richiesta inoltre la conoscenza degli strumenti interattivi per
gestire la didattica della classe e dei principali strumenti didattici delle
discipline di riferimento con relativi criteri di valutazione.
Necessari fondamenti di psicologia dello sviluppo e dell’educazione e
anche conoscenze approfondite pedagogiche e didattiche che permettano al
docente di stabilire la giusta relazione con gli alunni per promuovere
significativi apprendimenti in contesti interattivi anche in coordinamento con
gli altri docenti che operano nella stessa classe o nello stesso plesso.
Importante è anche la capacita del saper gestire i gruppi, quindi
conoscenze sociali che lo permettano insieme a ottime relazioni interpersonali
; ma anche conoscenze degli strumenti idonei all’attuazione di una didattica
personalizzata, laddove ce ne sia bisogno, per una programmazione
personalizzata con i bisogni formativi del singolo alunno.
Inoltre indispensabile conoscere le tematiche legate alla valutazione
riferita alle comparazioni internazionali e nazionali, come ad esempio le prove
INVALSI.
Necessaria la conoscenza della normativa scolastica con particolare
attenzione a:
a) L’evoluzione storica della scuola italiana;
b) La Costituzione italiana e le linee essenziali dell’ordinamento
amministrativo dello Stato;
c) L’autonomia scolastica e l’organizzazione del amministrativa del
sistema scolastico;
d) Le competenze degli enti locali territoriali;
e) Gli ordinamenti scolastici;
f) Il governo, la gestione della singola scuola e le funzioni degli
organi collegiali;
g) Le reti e le associazioni di scuole;
h) Lo stato giuridico del docente e il contratto di lavoro;
i) La promozione della ricerca, della sperimentazione e dell’innovazione
nella scuola;
l) La formazione in servizio;
m) Invalsi e Indire.
Conoscenza inoltre di documenti europei fatti propri dall’ordimento
italiano in materia di educazione come ad esempio le pari opportunità.
La conoscenza essenziale di una delle lingue straniere della comunità
europea almeno a livello B2 e anche la conoscenza minima delle competenze
digitali per usare le tecnologie e i dispositivi multimediali che servono a
potenziare l’apprendimento.
fonte: http://www.concorsoscuole.it