Soltanto alcuni giorni addietro l’Istat aveva fornito tutta
una serie di statistiche concernenti i bambini italiani ed il loro attuale
rapporto con il mondo della tecnologia e, in particolar modo, con quello di
internet.
Conseguenzialmente alla pubblicazione di tali dati nelle
ultime ore la Società Italiana di Pediatria ha però provveduto a pubblicare il
suo “manifesto” per un uso più responsabile e consapevole del web da parte dei
minori.
Analizzando i vari punti del manifesto non è poi così
difficile intuire come la Società
Italiana di Pediatria si sia scagliata, prevalentemente, sulla scuola che, a
differenza di quanto avviene attualmente, dovrebbe andarsi a configurare anche
come una guida consapevole per i più giovani verso l’utilizzo corretto delle
moderne tecnologie.
Per esser più precisi, gli
insegnanti dovrebbero essere formati al fine di poter spiegare, nel miglior
modo possibile, ai propri studenti come servirsi di internet in maniera
corretta e sicura facendo inoltre i modo che i più giovani trasferiscano tali
informazioni anche ai loro genitori.
Le linee guida miranti ad un corretto utilizzo di internet
servono però a ben poco se nelle scuole non si hanno a disposizione risorse
multimediali.
Nel manifesto, quindi, si preme anche affinché la banda
larga risulti disponibile ovunque, che nelle scuole siano rese disponibili
lavagne interattive multimediali, che gli studenti abbiamo la possibilità di
ampliare le proprie conoscenze servendosi anche di eBook e che venga offerta
l’opportunità di rivedere le lezioni tenute in aula anche a casa mediante un
apposito servizio di streaming.
Il manifesto della Società Italiana di Pediatria, in
sintesi, va a configurarsi come una proposta di una vera cultura digitale ai
giovani che, qualora preso effettivamente in considerazione, permetterebbe
anche di annullare, nel modo più rapido possibile, il digital divide e a tutte
le problematiche ad esso connesse.
fonte: geekissimo