Oggi la V Commissione bilancio della Camera inizierà a esaminare il disegno di legge di stabilità 2013. Il testo presentato dal Consiglio dei Ministri il 16 ottobre è già stato modificato dal Presidente dell'Assemblea il 18 ottobre, a seguito del parere espresso dalla V Commissione stessa in merito all'incompatibilità di alcune parti con quanto previsto dall'articolo 11 della legge n. 196 del 31 dicembre 2009.
Le modifiche sono state solo tecniche e non politiche. In poche parole sono state stralciate tutte le parti che prevedevano interventi di carattere ordinamentale e non esclusivamente finanziario.
Per quanto riguarda la scuola nel nuovo testo non compaiono più nell'articolo 3 i commi:
32 (Personale docente dichiarato inidoneo), 33 (Diagnosi funzionale dell'alunno disabile), 35 (Salvaprecari regionale), 36 (Posto per DS o DSGA nelle scuole sottodimensionate), 39 (Uffici scolastici interregionali), 40 (Formazione delle classi nelle scuole paritarie) e 41 (Esami di idoneità).
Mentre continuano a farne parte i commi:
30 - 31 (Funzioni superiori assistenti amministrativi), 37 - 38 (Compensi per le commissioni esaminatrici dei concorsi per docenti), 42 (Aumento dell'orario di insegnamento a 24 ore nella scuola secondaria), 43 (Ferie personale docente), 44 (Monetizzazione delle ferie ai docenti precari), 45 (Inderogabilità da parte del CCNL), 46 (Distacchi), 47 - 48 (Comandi presso altre amministrazioni), 75 - 76 (Fondo per la valorizzazione dell'istruzione scolastica).
Per il momento quindi tutte le norme inserite nel disegno di legge per produrre risparmi continuano a essere presenti. Il comma 42, quello dell'aumento dell'orario di insegnamento a 24 ore, che produce la quasi totalità dei risparmi, è dunque pienamente confermato.
Nulla è cambiato rispetto al disegno di legge iniziale.
Solo nei prossimi giorni sapremo veramente in che modo la V Commissione intenderà modificare il provvedimento e quali modifiche saranno accolte o imposte dal Governo.
Milano, 24 ottobre 2012
Mario Piemontese su Rete scuole