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Tagli alla Scuola: lettera di una Professoressa

cari colleghi, 
stavo leggendo le riflessioni, i lamenti, le delusioni di una categoria che è stata bistrattata da decenni, senza che nessuno sia intervenuto in modo serio a suo favore. Percepisco la volontà di noi tutti, docenti di ruolo e precari, di far qualcosa che possa interrompere questo stillicidio di risorse, fondi e...stipendi. Sono sempre più amareggiata, anzi oserei dire disgustata, per come viene considerato il nostro "mestiere" (con le parole di Profumo). Peccato che dalle nostre mani non esca nessun prodotto! Tuttavia, se la situazione continuerà su questa linea di importante "investimento" per le nuove generazioni,  saremo capaci di far uscire una.....ignorante futura classe dirigente!!!
E' questo quello che noi genitori e docenti vogliamo per i nostri figli?
Dobbiamo organizzare una grande  manifestazione a Roma, possibilmente il sabato (quando lo Stato non ci toglie i soldi dallo stipendio! Vogliamo dargli anche questa soddisfazione?) che raccolga i docenti di tutta l'Italia, senza un sindacato, un partito politico, insieme ai genitori che credono in un futuro migliore per i propri figli e ai giovani che capiscono già quali saranno le difficoltà di un domani molto vicino!
Dobbiamo esserci tutti! In nome di una scuola che riconosca la libertà di pensiero, che educhi ad una coscienza critica e...che  torni a dare la meritata dignità alla nostra professione!
Se non basterà, occuperemo le scuole (nei limiti della legalità) ed organizzeremo concerti di giovani musicisti, presentazioni di nuovi libri, .......e altro ancora per dimostrare che la cultura non muore facilmente....

NON DOBBIAMO CEDERE!

Margherita