google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 TUTTOPROF.: La mia esperienza di insegnante a 24 ore google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

La mia esperienza di insegnante a 24 ore


  Pochi ricordano che le 24 ore di insegnamento nella scuola già esistono. Sono una possibilità di aumento delle ore, volontaria, che ogni docente ha fino ad arrivare appunto a 24.
  Ogni anno quando il DS constata che nella scuola sono a disposizione degli spezzoni orari ha il dovere di proporli ai docenti già presenti nell’istituto prima di inviarli al Provveditorato per la ricerca di un supplente annuale.
  Ora, visto che gli insegnanti non navigano nell’oro, si penserebbe che su quelle ore c’è l’arrembaggio. Assolutamente no, la maggioranza delle volte le ore tornano al Provveditorato che da parte sua provvede ad assegnarle.
  Non avevo mai capito il perché di questo “spreco” finché non è toccato a me.
Una decina di anni fa nella mia scuola media, in una borgata di Roma, si erano rese disponibili 6 ore di Educazione Tecnica (ancora si chiamava così) che furono proposte agli insegnanti della scuola. Tutti le rifiutarono compreso io, più per imitazione che per convinzione.

Iniziò quindi la ricerca da parte del provveditorato di un supplente a cui assegnarle. Niente, dopo un mese e mezzo il supplente non si trovava. Era accaduto che dopo l’accorpamento della cattedra di Educazione Tecnica si era creato un tale soprannumero di insegnanti che nessuno si era dedicato a fare supplenze su quella materia certo che non ne avrebbe trovate.
  Così, verso la fine di ottobre, un po’ pregato e un po’ obbligato, accettai di farle io.

Senza entrare troppo nel dettaglio vado subito alle conclusioni: è stata un’esperienza devastante che mi ha fatto giurare, arrivato all’agognato termine, che non l’avrei più rifatta.
Non esagero, ricordo solo che gli ultimi mesi sono andato avanti a Red Bull. Ricordo gli sfottò dei colleghi che mi vedevano berla in sala professori, alle ultime ore, e la scorta che avevo nel cassetto.

E avevo meno di 50 anni. E avevo 3 ore per classe (quindi 9 classi) e non 2 ore come ha Tecnologia adesso.

Se dovessi insegnare ora per 24 ore avrei 12 classi, quindi circa 300 alunni e 4 terze da portare agli esami. A quasi 60 anni e con la prospettiva di dover arrivare a 66, se non a 67.
No grazie, ho già provato. Non ho neppure il piacere di scoprire cosa significhi avere 24 ore d’insegnamento.
Qui non si tratta di sogni infranti o di cultura negata o di delusione esistenziale. Qui si tratta di pura, “animale” resistenza fisica, imparagonabile con qualsiasi altro lavoro intellettuale. Ed ho parlato solo delle 24 ore di insegnamento frontale, poi c’è tutto il resto di cui non parlo per non tediarvi ma che conoscete bene.
Se passasse questo provvedimento l’unica soluzione per me sarebbe o il part time o le dimissioni volontarie.

E parliamo dell’aspetto economico
Lo so..lo so che non c’è alcun aspetto economico nel provvedimento ma, tanto per capire quanto ci estorcerebbero, vi spiego quello che ho percepito per quelle 6 ore.
  Per un periodo di tempo che va dal 1 novembre alla fine delle lezioni ha preso 7050 € lordi che, dopo tasse e detrazioni varie, sono diventate circa 3950 (il 44% in meno). E mi dicono che adesso tasse e detrazioni sono arrivate al 47% (che fortuna che ho avuto!).
Facendo le debite proporzioni ad occhio e croce se iniziassimo dal 1 settembre a fare 24 ore ci estorcerebbero oltre 5000€ netti! Ovvero 420€ al mese. Scusate se è poco. E in più avremmo la Red Bull a nostro carico, speriamo almeno che la rendano mutuabile.