dal Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 705 di mercoledì 17 ottobre 2012
(Effetti del prolungamento dell'orario di servizio del
personale docente della scuola secondaria di primo e di secondo grado previsto
dal disegno di legge di stabilità per l'anno 2013 - n. 3-02543)
PRESIDENTE. L'onorevole Granata ha facoltà di illustrare la
sua interrogazione n. 3-02543, concernente effetti del prolungamento
dell'orario di servizio del personale docente della scuola secondaria di primo
e di secondo grado previsto dal disegno di legge di stabilità per l'anno 2013
(Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata).
BENEDETTO FABIO GRANATA. Signor Presidente, signora
Ministro, insieme all'onorevole Di Biagio, all'onorevole Muro, all'onorevole Lo
Presti e a tutto il gruppo di Futuro e Libertà, intendiamo interrogare il
Ministro per comprendere se sono vere le notizie di stampa che ritengono
inserito nel disegno di legge di stabilità per l'anno 2013 un prolungamento
dell'orario di servizio degli insegnanti di primo e secondo grado, inclusi
quelli di sostegno, che passerebbe dalle 18 ore attuali alle 24 previste.
Si tratta di un'idea e di un percorso assolutamente contrari
sul piano delle normative vigenti e sul piano contrattuale, che
determinerebbero un esubero di almeno 20, 30 mila posti legati alla supplenza.
Tutto ciò in questa tormentata stagione della scuola pubblica italiana, in cui,
tra i concorsi, i TFA e altre questioni, questa ipotesi determinerebbe un
autentico caos nel settore senza che sia neanche percorribile dal punto di
vista della normativa. Mi dispiace che si sia allontanato il Ministro Fornero
perché questa vicenda rischia di generare un ulteriore incidente,
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analogo a quello degli esodati, perché forse non ci si rende
conto della dimensione delle questioni che questo Governo a volte affronta.
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento,
Dino Piero Giarda, ha facoltà di rispondere.
DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il
Parlamento. Signor Presidente, onorevoli interroganti, in riferimento
all'interrogazione relativa all'articolazione dell'orario di servizio del
personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado e sul numero
di ore settimanali maggiore delle attuali diciotto, preciso che, rispetto al
testo contenuto nel disegno di legge di stabilità, il Ministro Profumo ha ieri
dichiarato la sua disponibilità a rivedere, d'accordo con i gruppi
parlamentari, la proposta contenuta nel disegno di legge. L'eventuale revisione
dovrà naturalmente indicare soluzioni alternative, nel rispetto dei vincoli
finanziari previsti dalla legge n. 135 del 2012, che stabilisce, all'allegato
2, per il MIUR, il conseguimento di un obiettivo di risparmio per il 2013 di
183 milioni di euro, per il 2014 di 173 milioni e per il 2015 di 237 milioni di
euro. L'ispirazione della proposta contenuta nel disegno di legge muove dal
dibattito culturale nel Paese sulla centralità della scuola. È evidente ed
emerge da tutta la letteratura pedagogica ed organizzativa, nonché dai
confronti con le scuole europee che il nostro sistema di istruzione e
formazione ha un bisogno profondo di innovazione.
Sarebbe, ed è, importante riflettere sulla possibilità di
considerare l'orario di lavoro dei docenti in modo nuovo, flessibile e capace
di rispondere alle esigenze formative di tutti e di programmare ed autovalutare
azioni innovative e molteplici, di progettare percorsi di recupero e di
valorizzazione e dell'inclinazione dei talenti di ciascuno. Si tratta di una
prospettiva culturale e politica seria, sulla quale il Ministro auspica che, a
prescindere dalle soluzioni - anche diverse - che si potranno trovare per
rispondere alle esigenze di bilancio, si possano confrontare le diverse opzioni
miranti a costruire una scuola più equa, più solidale e più moderna.
PRESIDENTE. L'onorevole Granata ha facoltà di replicare.
BENEDETTO FABIO GRANATA. Signor Presidente, signor Ministro,
sono parzialmente soddisfatto soltanto dell'apertura che il Ministro Giarda, a
nome del Governo e quindi del Ministro Profumo, ha voluto sottolineare e cioè
che il Ministro Profumo ascolterà le forze di maggioranza e di opposizione e le
parti sociali. Quindi, auspico che sia impercorribile, nel contesto in cui è
stata presentata, questa ipotesi che non è - lo ripeto - neanche alla luce dei
contratti vigenti, possibile.
Voglio dire che siamo assolutamente favorevoli - ci
mancherebbe altro - ad una grande spinta di innovazione e di modernizzazione
del sistema formativo della scuola pubblica italiana. Partiamo, però, dal
presupposto che la scuola pubblica italiana ha i docenti meno retribuiti
d'Europa e il patrimonio di edilizia scolastica più vetusto è più carente
dell'intera Europa. Allora il Governo, se vuole individuare delle priorità,
inizi ad intervenire sull'edilizia scolastica, sul reclutamento degli
insegnanti, chiarisca le questioni legate ai concorsi e agli attuali TFA, che
tanta confusione hanno ingenerato, definisca in maniera assoluta un punto di
partenza di inserimento nel sistema produttivo di quei precari che
rappresentano la sostanza e la struttura materiale della scuola italiana.
Infatti, da oltre 360 giorni, dopo anni e anni di insegnamento, sempre lasciati
nella condizione di precari, non sono mai inseriti nelle piante organiche.
Quindi, Ministro Profumo, una innovazione di questo genere può essere
comprensibile soltanto se si aumenta il livello retributivo rispetto alla
qualità dell'offerta formativa dei docenti. Quindi, in questo senso è
auspicabile, ma estraniandosi dal contesto complessivo della scuola.
PRESIDENTE. Onorevole Granata, la prego di concludere.
BENEDETTO FABIO GRANATA. Alla scuola italiana, prima ancora
che il tablet e la modernizzazione, servono delle aule solide e la serenità per
i docenti, che sono i peggio pagati e certamente non i peggiori d'Europa, forse
migliori (Applausi dei deputati del gruppo Futuro e Libertà per il Terzo Polo).