ROMA - "Monti mente". Esplode sul web la rabbia
dei docenti contro il presidente del Consiglio che ieri, nella trasmissione di
Raitre 'Che tempo che fa' ha parlato di "grande corporativismo" di
"alcune sfere del personale della scuola" che non esita a
"usare" gli studenti "per perpetuarsi e non adeguarsi a un mondo
piu' moderno". Ma non solo. Per il presidente Monti, infatti, "gli
studenti sono quelli che sono piu' in credito e fanno bene a manifestare il
loro dissenso, ma abbiamo trovato in alcune sfere del personale della scuola
grande spirito conservatore, grande indisponibilita' a fare per esempio due ore
in piu', che avrebbero liberato risorse per fare piu' seriamente politiche
didattiche".
Immediatamente dopo il suo intervento i docenti soprattutto,
ma gli studenti anche, hanno scelto internet per manifestare il proprio
dissenso. Su facebook sono anche nati due gruppi: 'Docenti incazzati' e 'Quando
il primo ministro tecnico mente'.
In entrambe, oltre a critiche piuttosto dure rivolte a Monti
(la piu' usata e' 'Monti mente', ci sono anche delle lettere virtuali, raccolte
anche nel blog
http://tuttoprof.blogspot.it/, rivolte al presidente del Consiglio, con un
testo per gran parte identico per tutti a cui ogni prof aderente ha inserito,
in coda, il proprio nome e cognome.
Tra le altre cose, nel testo, si legge che "la
mistificazione sul lavoro dei docenti che traspare nelle dichiarazioni di Monti
hanno provocato un moto di indignazione profondo, urgente, dolente" e
ancora che "cosi' come quando le streghe venivano messe al rogo oggi i
professori coloro che raggirano le giovani menti dei ragazzi. Noi professori
aizziamo gli alunni!!". Al conduttore Fabio Fazio si chiede "una
replica. Noi non aizziamo nessuno, sono politiche e leggi proposte (legge
ex-Aprea, aumento delle ore di lezioni, concorso, e politiche di licenziamento
dei precari nella scuola) da questo governo che aizzano la societa' tutta".
In particolare "la proposta del ministro Profumo era di
aumentare le ore di lavoro frontale dei docenti da 18 a 24? Non 2 ore come
sostenuto da Monti che dovrebbe conoscere le bene le percentuali perche'
altrimenti e un demagogo come gli altri".
Sempre sul web e' intervenuto anche il Coordinamento docenti
di Lamezia Terme "per respingere al mittente le falsita' e le offese agli
insegnanti della scuola pubblica italiana". Accusati "di
corporativismo, di strumentalizzazione degli studenti", fatti passare come
coloro che, in questo particolare momento di sacrifici per il paese, "si
sono chiusi a riccio a difesa di presunti privilegi di categoria, vogliamo
esprimere la nostra indignazione". Per il Coordinamento il premier Monti
"dimostra di essere disinformato riguardo alla questione dell'aumento
dell'orario, inserito nella legge di stabilita'. Il 'professore' ha ridotto
quello che era un vero e proprio colpo di mano, in barba alla contrattazione
collettiva di lavoro, ad una incomprensibile lite per 2 ore, quando invece la
proposta era di innalzare a 6 ore l'orario settimanale, praticamente di un
terzo di quello svolto attualmente. Il premier ignora, cosa inammissibile, i
termini della questione o, piuttosto, ha parlato in malafede?". Sul
corporativismo, invece, "ci giunge veramente nuovo che noi saremmo una
categoria arroccata a difesa di vantaggi, dal momento che e' arcinota la
miseria degli stipendi percepiti dai docenti italiani rispetto ai colleghi
europei a parita' di orario di lavoro, nonche' le difficili condizioni di
lavoro in classi paragonabili spesso a stie, in cui vengono stipati
inverosimilmente numerosi alunni, in laboratori antesignani, in edifici privi
delle piu' elementari norme di sicurezza, inadeguati strutturalmente e dal
punto di vista della vivibilita'". Infine, sulla strumentalizzazione che
"noi eserciteremmo sugli alunni, rigettiamo indignati questa accusa che
offende noi e i ragazzi".
26 novembre 2012
fonte: agenzia DIRE.it