La FLC CGIL dopo l'incontro di oggi a Palazzo
Chigi, convocato sugli scatti di anzianità del personale della
scuola, esprime un giudizio fortemente critico rispetto a
quanto prospettato dal Governo econferma lo sciopero e la manifestazione del
24 novembre 2012.
Il ripristino degli scatti di anzianità per l'anno 2011 ha
bisogno di una copertura finanziaria 480 milioni di euro, ma il MEF a
fronte dei tagli epocali, 8 miliardi in tre anni, ha certificato una
miseria di risparmi: 86 milioni.
È necessario quindi tagliare di un terzo, pari a 384 milioni di euro, il fondo di scuola per pagare gli scatti. Questo sarà scritto nell'atto di indirizzo per l'avvio di una apposita sessione negoziale.
È necessario quindi tagliare di un terzo, pari a 384 milioni di euro, il fondo di scuola per pagare gli scatti. Questo sarà scritto nell'atto di indirizzo per l'avvio di una apposita sessione negoziale.
Non è una soluzione, ma il gioco delle tre carte. L'onere
del pagamento si scarica sui lavoratori che dovranno rinunciare a una parte del
salario accessorio, quello finalizzato al miglioramento dell'offerta formativa
cioè il valore aggiunto alla didattica.
Gli scatti verranno pagati dagli stessi lavoratori ma
anche dagli studenti che avranno meno offerta formativa. L'autonomia
scolastica e il patto sociale con le famiglie ne escono calpestati.
Per coloro poi che dovrebbero percepire lo scatto
negli anni successivi, c'è una sola soluzione: taglio ulteriore del fondo
di scuola. In due anni quindi le risorse disponibili per il miglioramento
dell'offerta formativa si ridurranno a meno di un terzo di quelle attuali.
Secondo il Ministro Grilli, novello Marchionne,
questo "impegno" del Governo dovrà essere compensato da un aumento
della produttività del personale docente e ATA: vale a dire lavorare di
più a parità di salario.
Il Governo tace invece su precariato e piano di
stabilizzazioni docenti e ATA, tagli agli organici, finanziamenti alla scuola
pubblica, docenti inidonei e rinnovo del contratto bloccato da oltre tre anni.
Per queste ragioni la FLC CGIL conferma lo sciopero
e la manifestazione a Roma in Piazza Farnese il 24 novembre e chiede ai
lavoratori e alle lavoratrici, agli studenti e ai cittadini di aderire in massa
per difendere la scuola pubblica e la dignità del lavoro.
Domenico Pantaleo